A Casa Ariosto le foto del concorso "La città che cambia"
Immagini di una città in trasformazione
08-05-2008 / Giorno per giorno

Un racconto per immagini delle evoluzioni della Ferrara contemporanea. Alle pareti di casa Ariosto le istantanee dei cinque vincitori del concorso "La città che cambia" proporranno da sabato 10 maggio un excursus fotografico tra le più recenti metamorfosi dei diversi quartieri cittadini. La mostra rappresenta l'esito dell'invito che, lo scorso anno, l'Amministrazione comunale ha lanciato agli appassionati di fotografia, per la realizzazione di reportage dedicati alle mutazioni del paesaggio urbano ferrarese.
Al concorso hanno preso parte undici fotografi, fra i quali la commissione giudicatrice, composta da Gabriele Basilico, Giovanna Calvenzi e Laura Incardona, ha selezionato cinque vincitori (Claudio Tassinari, Gabriele Belcastro, Daniele Iodice, Alberto Mion, Massimo Scaramelli) e fra questi il vincitore assoluto: Claudio Tassinari.
La mostra, a ingresso gratuito, rimarrà aperta fino a domenica 8 giugno, dal martedì al sabato dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, domenica dalle 10 alle 13, lunedì chiuso.
Le schede dei vincitori:
Nato a Ferrara nel 1971, Claudio Tassinari, si è laureato in Architettura all'Università di Ferrara nel 1999. La sua tesi, "Progetto di uno spazio teatrale polivalente all'interno degli ex magazzini Brunelli a Ferrara", è stata esposta al MusArc di Ferrara in occasione della mostra "Spazio/Formazione. Nuove idee per un nuovo teatro". È iscritto all'Ordine degli Architetti della Provincia di Ferrara. Dopo un periodo di tirocinio, ha lavorato come libero professionista a Ferrara, collaborando con studi di Architettura, società e con il Dipartimento di Architettura dell'Università di Ferrara. Dal conseguimento della laurea, ha partecipato a vari concorsi di progettazione, d'idee e di fotografia. Dal 2000 collabora con vari docenti della Facoltà di Architettura di Ferrara, dove dal 2007 ricopre anche il ruolo di tutor, per il supporto e la formazione degli studenti che svolgono attività di tirocinio curricolare. Contestualmente svolge la professione di architetto.
Gabriele Belcastro è nato a Padova nel 1975 e vive a Ferrara. Ha vissuto per diversi periodi all'estero. Ha studiato Fisica, ed ha conseguito la laurea in Lettere Moderne.
Non ha esperienze di fotografia professionale. Ha partecipato alla realizzazione di alcuni video documentari, tra cui un reportage nei campi di rifugiati palestinesi in Siria e Libano. Ha all'attivo qualche pubblicazione. Lavora in modo precario nell'ambito editoriale.
Daniele Iodice è nato a Bologna nel 1982. Vive tra Bologna e Ferrara. Si occupa di fotografia dal 2002. Si è laureato in Architettura nel 2008, con una tesi incentrata sul disagio abitativo in Italia. Ha seguito un workshop di fotografia, con esposizione finale, alla Facoltà di Architettura di Ferrara e ha preso parte a due concorsi organizzati dalla stessa Facoltà (concorso di fotografia "Bassoprofilo" e concorso per un cortometraggio "Cortoprofilo"), conseguendo in entrambi i casi una menzione.
Alberto Mion vive a Ferrara, dove ha compiuto gli studi universitari di Architettura, specializzandosi in Pianificazione territoriale. Da sempre appassionato di fotografia, ha lavorato come fotoreporter per quotidiani e riviste locali. Da qualche anno si occupa prevalentemente di rappresentazione dell'architettura e del paesaggio. Ha partecipato al progetto "Strada Provinciale 2", di cui ha curato anche la pubblicazione, che raccoglie gli esiti dell'indagine fotografica diretta dalla Prof.ssa Gaia Magoni per la Facoltà di Architettura di Ferrara. Con il fotoreportage "Shprese (speranza)" ha realizzato diverse mostre (con il patrocinio di Circi, Cefa e del Comune di Ferrara). Ha partecipato con alcune immagini al progetto fotografico "Verso il terzo Veneto", promosso dalla Regione Veneto nell'ambito dell'edizione 2006 della Biennale di Architettura di Venezia. La ricerca "Sostenibile? Sguardo sulla città padana contemporanea" è stata in parte pubblicata sul primo numero di "Architettare", rivista dell'Ordine degli Architetti P.P.C. di Reggio Emilia. Ha in preparazione un fotoreportage sulla Romania.
Massimo Scaramelli, medico in pensione, è appassionato di fotografia da circa cinquant'anni ed iscritto al club fotografico "Fotoclub Ferrara" da quattro. Il suo genere preferito è il paesaggio, ma si dedica anche allo still-life e alla fotografia creativa. Ha partecipato a vari concorsi fotografici nazionali, conseguendo in diversi casi buoni risultati.