Denis Riva e il gruppo Duemilacentododici da domani a Bari
La creatività ferrarese alla Biennale dei giovani artisti
21-05-2008 / Giorno per giorno

Saranno l'artista visivo Denis Riva e il gruppo teatrale Duemilacentododici a rappresentare Ferrara alla prossima edizione della Biennale dei giovani artisti dell'Europa e del Mediterraneo, che prenderà il via domani a Bari e proseguirà fino a sabato 31 maggio.
La manifestazione, considerata come la più prestigiosa vetrina della creatività artistica giovanile in Europa, presenterà i lavori di oltre 800 artisti provenienti da tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. Numerose anche le discipline rappresentate, dalle arti visive (pittura, scultura, installazione, fotografia, fumetto/illustrazione, video arte, performance) alle arti applicate (grafica di comunicazione, design, architettura, moda), dallo spettacolo (teatro, danza) alla musica (rock, jazz, contemporanea), dal cinema alla letteratura, fino alla gastronomia. Oltre 90 saranno gli artisti italiani presenti, fra i quali i ferraresi Denis Riva e il gruppo Duemilacentododici, che prenderanno parte all'evento sostenuti dall'Ufficio Giovani artisti del Comune.
Denis Riva è nato nel 1979 a Cento (Ferrara), dove tuttora vive e lavora. Ha frequentato l'istituto d'arte "Dosso Dossi" di Ferrara, conseguendo il diploma nel 1998. Artista eclettico, inizia ad esporre le sue opere già dal 1997, sia in mostre collettive che personali, in gallerie e sedi pubbliche. Dal 2006 collabora intensamente con la galleria ModenArte di Modena; da qui la partecipazione nel 2007 alla 17th Annual International Modern + Contemporary Art Fair al Convention Center di Miami Beach (Usa), seguita da quella all`Art DC di Washinton DC, Art Santa Fè, Arte in fiera di Reggio Emilia, la personale I Post-Atomici alla galleria ModenArte, e la personale Segreti e Bugie nella sede lombarda della galleria ModenArte a Iseo (Brescia). Notevole è il suo impegno anche nelle arti applicate. Al suo attivo ha molti lavori su carta, alcuni dei quali pubblicati, altri raccolti in piccoli opuscoli o libri che costituiscono delle autonome opere d'arte in copia unica, come "La Storia di Snuffi" o i suoi "Ptunumi di Igor", le "Miniature a penna bic" e "Proporzioni Magiche" serie di libri piccolissimi illustrati.
Alla Biennale di Bari Denis Riva presenterà l'opera I Post-atomici. "In qualche modo - spiega l'artista - 'I Post-atomici' sono una collezione nata dalla voglia di sperimentare una determinata tecnica su determinati supporti, opere di piccole dimensioni che germogliano dall'assemblaggio di scatole di ogni tipo, di cartone o in legno, incartate e rifinite, pronte per ospitare una creatura che vaga per l'eternità o che rimane immobile, in cerca di spiegazione". La rappresentazione è totalmente grafica, non c'è pittura, la penna sostituisce i colori e diventa uno strumento di altissima precisione, piacevole e fine, con il quale vengono create fusioni armoniose di parti meccaniche, plastiche, umane, animali, vegetali ed industriali. Realizzati in chiave ironica, sono "oggetti" da collezione che racchiudono la forza di un'opera pittorica con la pulizia di una costruzione grafica.
Il gruppo teatrale Duemilacentododici, e l'omonimo spettacolo che sarà presentato alla Biennale, nascono dal percorso laboratoriale realizzato nel 2007 dall'unità operativa didattica Arti sceniche del Comune di Ferrara, diretta da Antonio Utili. I laboratori di pratica teatrale,nati nel 2003, sono articolati sullo studio dello spazio, del corpo, degli oggetti, della voce e dei suoni, attivati sui diversi linguaggi e caratterizzati di volta in volta dall'impronta di autorevoli maestri. Drammaturgia, narrazione, azione scenica permettono di affrontare percorsi di produzione creativa dalla progettazione alla realizzazione, con l'obiettivo di far acquisire ai partecipanti gli strumenti della messa in scena.
Il percorso laboratoriale del 2007 è stato condotto da Tcp - Tanti Cosi Progetti, associazione culturale produttrice di creazioni di teatro di figura, danza, progetti artistici e didattici. Lo spettacolo che viene presentato a Bari è frutto dello studio della "Gerusalemme Liberata" di Torquato Tasso, per la quale si immagina la stesura e la rappresentazione scenica di un nuovo ultimo canto. Il testo, rappresentato secondo le modalità del teatro contemporaneo di ricerca, cerca di indagare il tema, cruciale nella società contemporanea, del rapporto con il diverso, con l'altro da sé, partendo dalla polarità cristiano-musulmano che si realizza nel capolavoro di Tasso.
Dal 1992 ad oggi quella di Bari è la ottava edizione della Biennale alla quale prendono parte giovani creativi ferraresi, dopo Valencia (1992), Lisbona (1994), Torino (1997), Roma (1999), Sarajevo (2001), Atene (2003) e Napoli (2005). Trentotto in tutto sono gli artisti della nostra città che hanno partecipato negli anni alla manifestazione, di questi: 23 per la sezione Arti Visive, 4 per la sezione Letteratura, 5 per il Teatro, 2 per il Cinema/Video, 2 per il Design, uno per l'Illustrazione e uno per la Grafica.