La programmazione del Comunale aprirà il 1° novembre con il musical 'Hair'
Prosa 2008-2009: una stagione dedicata al teatro contemporaneo
21-05-2008 / Giorno per giorno
Il Novecento e il teatro contemporaneo sono i veri protagonisti della stagione di prosa 2008/2009 del Teatro Comunale di Ferrara. Per i titoli proposti e per i grandi interpreti in scena, per la presenza di classici rielaborati da registi di forte personalità, per l'attenzione nei confronti dell'one-man-show, forma di spettacolo che si va imponendo con sempre maggior forza, per lo spazio dedicato al musical.
La nuova programmazione sarà proprio inaugurata da questo genere teatrale tanto amato dal pubblico. Il 1° novembre (con repliche sino al 3) andrà in scena la versione italiana di Hair, il musical che con il suo inno non violento contro ogni forma di intolleranza ha incarnato lo spirito degli anni '60. A 40 anni esatti dal debutto a Broadway lo spettacolo è presentato in Italia con un cast di venti giovani provenienti da tutto il mondo. Le musiche, eseguite dal vivo e cantate in lingua originale, sono state rielaborate con l'inserimento di richiami al rock e al pop da Elisa. Con la cantante hanno lavorato il coreografo David Parsons e il regista Giampiero Solari.
Dopo questo inconsueto debutto, dal 28 al 30 novembre sarà ospite del Comunale di Ferrara, nella doppia veste di attore e regista, Carlo Cecchi propone in un unico appuntamento due schegge d'autore: Claus Peymann compra un paio di pantaloni e viene a mangiare con me di Thomas Bernhard, che racconta la vita del Burgtheater di Vienna e del suo direttore Claus Peymann, e Sik-Sik l'artefice magico di Eduardo De Filippo, che tratteggia i comici fallimenti di un illusionista di terz'ordine. Cecchi affianca autori lontanissimi tra loro per atteggiamento culturale ed ispirazione, ma proprio questo contrasto porta a un risultato particolarmente divertente e insieme intenso: "uno spettacolo - come ha scritto lo stesso Cecchi - per raccontare il teatro che mette in scena se stesso", ma anche uno spettacolo per rendere omaggio a due grandi maestri.
Tra gli autori in cartellone spicca un altro grande protagonista del Novecento europeo. Si tratta dello scrittore di origine ungherese George Tabori di cui viene presentato il più celebre lavoro teatrale: quel dissacrante Mein Kampf che debuttò proprio al Burgtheater di Vienna nel 1987, durante gli anni in cui era diretto da Claus Peymann. Lo spettacolo - in programma dal 14 al 16 aprile - racconta di un paradossale ma verosimile incontro tra il giovane Hitler, aspirante pittore, e un mendicante ebreo nella grande Vienna avviata alla decadenza. Mein Kampf, che vede nei ruoli principali due eccellenti interpreti come Dario Cantarelli e Marcello Bartoli, segna il ritorno alla regia di Egisto Marcucci, dopo un lungo periodo di forzato allontanamento dalla scena. Si ricostituisce così il terzetto che ha fondato la compagnia nel '95, con una memorabile edizione de Le sedie di Ionesco.
Dall'Europa si passa all'America con La parola ai giurati di Reginald Rose in scena dal 18 al 21 dicembre. Scritto nel 1954 come dramma televisivo, poi trasformato da Sidney Lumet in film di successo e ancora rielaborato per le scene dallo stesso Rose, questo testo si fonda su un caposaldo del sistema giuridico anglosassone: la presunzione di innocenza sino al momento in cui la colpevolezza non sia dimostrata al di là di ogni ragionevole dubbio. Affiancato da una bella compagnia di attori che offre una interpretazione realistica di grande efficacia, con questo lavoro che lo vede impegnato come regista e protagonista, torna a Ferrara Alessandro Gassman.
E' un ritorno particolarmente gradito anche quello di Silvio Orlando e di Anna Bonaiuto, che insieme ad altri due volti noti del teatro e del cinema italiano, Alessio Boni e Michela Cescon, dal 12 al 15 marzo sono i protagonisti del Dio della carneficina della scrittrice francese Yasmina Reza, in cui si affrontano in modo caustico i temi di strettissima attualità dell'educazione dei figli e dell'intolleranza in scena. Presentata lo scorso anno in Francia con Isabelle Huppert in uno dei ruoli principali, questa pièce arriva in Italia, con la regia di Roberto Andò, dopo essere stata proposta con successo anche in Inghilterra e Germania.
Da un testo recentissimo si passa al grande repertorio con la nuova produzione del Teatro dell'Elfo, che dal 5 all'8 marzo presenta un nuovo allestimento di Romeo e Giulietta. Avvalendosi dell'interprertazione di Ida Marinelli e Luca Toracca nei ruoli dei protagonisti, Ferdinando Bruni affronta la più celebrata tra le opere shakespeariane: "Ripercorro il testo - sottolinea il regista nel motivare la sua scelta - e mi accorgo della sua quasi magica capacità di muoversi insieme a noi attraverso le epoche della nostra vita, di sembrare ogni volta diversa, di raccontarci sempre qualcosa di nuovo".
In scena dal 6 all'8 febbraio un formidabile Gianrico Tedeschi, uno dei grandi maestri del teatro italiano, interpreta La rigenerazione, capolavoro di Italo Svevo sul tema della vecchiaia presentato nella messa in scena di Antonio Calenda. Ne è protagonista l'ultrasettantenne Giovanni, che intende sottoporsi a un'operazione che gli consenta di ringiovanire per recuperare quella libertà adolescenziale che nel corso degli anni è stata in lui soffocata dal conformismo della vita borghese.
Ultimo tra i classici in programma, dal 26 febbraio al 1° marzo la Compagnia Lombardi-Tiezzi presenta uno dei più complessi e meno frequentati lavori di Luigi Pirandello: I giganti della montagna. Per questo testo sull'arte e sugli artisti, Federico Tiezzi ha creato uno spazio neutro in cui confluiscono senza soluzione di continuità recitazione, musica, arte visiva, cinema, danza: linguaggi diversi per entrare nei meccanismi del teatro, delle sue suggestioni, dei suoi fasti e fallimenti. Di grande livello la compagnia che, a fianco di Sandro Lombardi, vede impegnati tra gli altri Iaia Forte, Silvio Castiglioni, Marion D'Amburgo, Massimo Verdastro.
Il Teatro di Ferrara propone di frequente nella sua programmazione, spettacoli costruiti intorno alla presenza di un unico interprete, molto spesso anche autore - o coautore - dei testi. In questa doppia veste quest'anno sono in cartellone tre artisti dalla forte personalità.
Dall'11 al 14 dicembre andrà in scena Neri Marcorè con Un certo Signor G, selezione di testi e canzoni dall'opera di Giorgio Gaber e Sandro Luporini con la regia di Giorgio Gallione . Con il solo accompagnamento di due pianiste, Marcorè propone al pubblico "il signor G trent'anni dopo" evitando con intelligenza le trappole dell'imitazione. Il risultato è uno spettacolo piacevolissimo e pieno di sorprese, dove il sarcasmo si alterna a momenti di imprevedibile delicatezza, ulteriore conferma di quanto l'opera di Gaber sappia essere ancora caustica, attuale ed emozionante.
Sulle parole di due grandi scrittori del nostro tempo è costruito La notte delle lucciole - in programma il 22 e il 23 gennaio -, spettacolo che Marco Baliani e Roberto Andò hanno realizzato a partire dai testi di Leonardo Sciascia e Pier Paolo Pasolini. In una scena concepita come un'aula scolastica in grado di evocare i luoghi più diversi, la pièce vede Marco Baliani, uno dei massimi esponenti del teatro di narrazione, impegnato in un immaginario dialogo amicale a distanza, in cui i due scrittori diventano, con la forza delle loro parole, messaggeri di una lucida analisi del presente. Al fianco di Baliani, nel ruolo di interlocutori e insospettabili provocatori, è un gruppo di cinque bambini.
Per la prima volta ospite della stagione di prosa, dal 10 al 12 febbraio approda al Comunale Alessandro Bergonzoni, con il suo nuovo spettacolo Nel. Con una regia a due mani firmata, oltre che da Bergonzoni, da Riccardo Rodolfi, lo spettacolo prosegue la ricerca dell'attore-autore bolognese sul comico e sulla parola. Con un volto da buffone e uno da filosofo dell'assurdo, Bergonzoni prosegue il suo incessante movimento per sfuggire ai trabocchetti del reale e del verosimile e trovare prospettive diverse da cui analizzare il mondo.
Il cartellone di prosa è completato da una proposta davvero particolare. Sarà per la prima volta a Ferrara La Fura Dels Baus, compagnia conosciuta in tutto il mondo per il forte impatto delle sue proposte. Il 20 e 21 marzo, in due serate fuori abbonamento, il gruppo catalano presenterà Boris Godunov. Partendo dalla drammaturgia dell'opera di Pukin - un classico della letteratura russa nelle cui pagine è espressa la costante lotta per il potere - lo spettacolo "ricostruisce" l'attentato che una pattuglia di terroristi ceceni mise a segno nell'ottobre del 2002 al Teatro Dubrovka di Mosca ed esplora i lati più oscuri di quella vicenda. Il risultato è un'opera dura, che libera l'angoscia più profonda, rivolto ad un pubblico che non teme di 'essere preso in ostaggio'.
La stagione di prosa 2008/2009 sarà integrata da incontri di approfondimento con le compagnie e gli artisti ospiti realizzati in collaborazione con le associazioni del territorio, con le scuole superiori e con le facoltà universitarie. Il programma delle iniziative sarà presentato in autunno.
La stagione 2008/2009 si avvale del sostegno di CASSA DI RISPARMIO DI FERRARA, sponsor istituzionale del Teatro Comunale di Ferrara.
Vendita abbonamenti: conferme dal 26 maggio; nuovi abbonamenti dal 14 giugno
Per informazioni: biglietteria del Teatro Comunale tel. 0532 202675, fax 0532 206007 www.teatrocomunaleferrara.it - teatro@comune.fe.it
(Testo a cura dell'Ufficio stampa del Teatro Comunale di Ferrara)
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