Sabato 7 giugno in piazza Trento e Trieste
L'arte della boxe in memoria di Uber Bacilieri
03-06-2008 / Giorno per giorno

Sono dodici i pugili che sabato 7 giugno alle 21, in piazza Trento Trieste, saliranno sul quadrato da combattimento per disputare il Memorial Uber Bacilieri. Tutti gli incontri saranno ad alto livello agonistico con dieci atleti di prima serie e due di seconda serie. L'incontro più atteso è certamente quello tra il pugile ferrarese Matano (toro scatenato) ed Ernesti, il numero uno nella classifica nazionale della categoria pesi Superwelter, con al suo attivo oltre settanta incontri e sessanta vittorie, a differenza del nostro pugile ferrarese solo 21 incontri, di cui 16 vinti, 2 pareggiati e 3 persi. L'impresa è azzardata ma non impossibile infatti la scelta di un tale avversario è dettata dalla volontà di Matano di passare al professionismo entro l'anno. Il maestro di pugilato Croce appoggia questa sua volontà ma non condivide totalmente la decisione di affrontare un avversario come Ernesti. L'altro pugile della Cape è il giovane Constantin Chiruta che sabato sera dovrà affrontare un veterano del ring, l'esperto Mamone con oltre 30 incontri al
suo attivo. Chiruta, a differenza di Matano, secondo l'opinione di Croce, ha tutte le carte in regola per una brillante carriera dilettantistica, considerando che in soli due anni di attività è ora un pugile 2°serie con 15 incontri. La sua è una boxe lineare, elegante e tecnica, caratteristica fondamentale alla base di una buona carriera.
Oltre ai pugili ferraresi si affronteranno rispettivamente: Rossi (Rimini) con all'attivo ben 212 incontri, contro il potente Wuca (Modena), Nettuno (Rimini) contro El Adibì (Bologna), Chiappe (Bologna) contro Lazzari (Budrio), Pesci (Bologna) contro Ciccola (Pisa), tutti pugili di l°serie. Oltre al pugilato si disputeranno combattimenti di altre discipline
Hanno collaborato all'organizzazione dell'appuntamento, patrocinato dall'assessorato allo Sport del Comune di Ferrara, Orlando Bagni, Massimo Calura, e in particolar modo il suo braccio destro Giuseppe Costantino, che con impegno hanno raggiunto una squadra con ben tredici pugili in attività. In caso di maltempo la manifestazione si terrà presso la palestra CAPE in via Foro Boario alle 20,30.
LA SCHEDA - UBER BACILIERI (a cura del figlio Michele Bacilieri)
Uber Bacilieri è nato a Comacervina nel 1923 da una povera famiglia di braccianti. E' il più
giovane di 7 figli ed anche il più dotato, fisicamente. Madre natura è stata generosa con lui-: forte e
volenteroso inizia a lavorare a lavorare molto presto ed ancora in giovanissima età apprende il
mestiere di calzolaio lavorando in una bottega a Ostellato. Verso lo sport prova grande attrazione e
avverte la possibilità di esprimere quella parte di se stesso che rimane latente durante le ore
trascorse al lavoro e affronta le discipline più svariate che vanno dal nuoto, al ciclismo, al podismo
nelle quali ottiene buoni risultati. In particolare si mette in luce nel nuoto dove forza e stile non gli
mancano. Arriva però la guerra e la prigionia, trascorsa prima ad Auschwitz e poi a Nordorf. Riesce
a salvarsi grazie al suo coraggio e alla sua intraprendenza mettendo in pratica i lavori imparati da
ragazzo ed in particolare quello di calzolaio.
Finita la guerra torna a casa segnato nel fisico ma non nello spirito e pur pesando 61 chili si
riprende rapidamente e, quasi casualmente, arriva alla boxe i cui primi rudimenti li aveva appresi
negli ultimi mesi di prigionia da un ufficiale inglese.
In una palestra cittadina inizia a tirare pugni arrivando in breve a frequentarla quotidianamente
partendo da Comacervina con una bicicletta con le ruote in legno. Apprende molto in fretta con il
maestro Salmasi e iniziano i primi combattimenti. Nel 1946 conquista il titolo italiano nella
categoria novizi e nel 1948 diventa campione italiano dilettanti strappano il biglietto per le
Olimpiadi di Londra che si tengono nello stesso anno. Solo i contestati verdetti dei giudici gli
impediscono di diventare campione olimpico titolo assegnato ai punti allo spagnolo Iglesias ma
l'onore e l'orgoglio di quei giorni lo accompagnarono indelebilmente per tutto il resto della sua vita.
Successivamente portò la maglia azzurra per altri 19 incontri partecipando agli europei di Oslo e ai
Giochi del Mediterraneo. Nel 1950 diventa professionista ed affronta il suo primo incontro con
Spaiardi che terminò con un pari avendo al suo fianco come allenatore Nando Strozzi autentico
mito della boxe di quei tempi. Ha continuato a combattere fino al 1959. Si ritirerà dopo aver
disputato complessivamente 215 incontri 51 dei quali da professionista, dopo aver conquistato tre
titoli italiani pesi massimi nel 1952, 1953 e 1956 e dopo essere stato protagonista nei ring di tutta
Europa ed in particolare in Inghilterra, Svezia, Germania e Norvegia. Smessi i guantoni diventò
Vigile Urbano da tutti ricordato per la sua imponente figura. Poi la pensione ed il progressivo ritiro
a vita privata non senza prima avere fondato, assieme ad alcuni ex pugili fra i quali gli amici
fraterni Paolo Mazzacurati e Luigi Migliari, nel 1979, il Club Amici del Pugilato Estense.
(Per comunicazioni: Michele Bacilieri cell. 338-4565409)