Chiusa la mostra sull'artista catalano si pensa già a quelle su Turner e Boldini
L'astrattismo onirico di Mirò regala un nuovo successo a Ferrara Arte
06-06-2008 / Giorno per giorno

Oltre 123mila visitatori in poco più di tre mesi, con una media giornaliera di 1.250 presenze. Sono numeri di tutto rispetto quelli che la mostra "Mirò: la terra" lascia in eredità a Ferrara, anche sul piano finanziario. L'introito complessivo dei biglietti e dei guadagni del bookshop è stato infatti stimato a preconsuntivo in un milione 436mila euro (oltre 6mila in più di quelli attesi), a fronte di un costo di realizzazione di 2 milioni e 42mila euro. A saldo saranno dunque sufficienti 606mila euro di contributi e sponsorizzazioni, anziché i 750mila previsti.
"Risultati che parlano da soli - ha dichiarato stamani in conferenza stampa il sindaco Gaetano Sateriale - e che fanno di quella appena conclusa una delle mostre di maggior successo degli ultimi anni, non solo in ambito locale. Questo a conferma, ancora una volta, della capacità di Ferrara Arte di organizzare in pochi mesi eventi che attraggono migliaia di visitatori, offrendo percorsi di lettura artistica interessanti e originali"
Realizzata a distanza di oltre venticinque anni dall'ultima retrospettiva dedicata in Italia a Mirò, l'esposizione di palazzo dei Diamanti ha offerto all'ammirazione del pubblico un'ottantina di capolavori del maestro catalano, tra dipinti, sculture, assemblaggi e disegni, provenienti da prestigiosi musei e collezioni private di tutto il mondo, molti dei quali mai esposti prima nel nostro Paese.
Dalla fase dei paesaggi rurali a quella dei dipinti onirici, dalla stagione dei soggetti primordiali all'originale ciclo dei Sobreteixim, la rassegna ha ricostruito l'intero percorso creativo di uno degli indiscussi protagonisti dell'arte moderna, proponendo al pubblico una chiave di lettura del tutto inedita della sua produzione: quella del rapporto vitale con la terra, universo di sensazioni e simboli da cui l'artista ha tratto idee e suggestioni nel corso di tutta la sua carriera. Conclusa il 25 maggio scorso, dopo 99 giornate di apertura, la mostra è stata realizzata in collaborazione con il museo Thyssen-Bornemisza di Madrid, ed è stata curata da Tomàs Llorens.
Nel tracciare il resoconto dell'iniziativa, il presidente di Ferrara Arte Francesco Ruvinetti ha sottolineato in particolare i benefici effetti ricevuti dalle attività cittadine, con oltre 4mila biglietti per la mostra venduti dagli alberghi e più di 640 visite con guida. Il 67% dei quasi 4mila ospiti intervistati ha inoltre dichiarato di essere giunto a Ferrara appositamente per vedere l'esposizione e il 70% ha detto di aver visitato o di aver intenzione di visitare i musei cittadini. Rilevanti anche i dati sul livello di istruzione del pubblico, per la maggior parte composto da laureati e diplomati, e quelli sulle affluenze degli studenti: quasi 14mila, di cui 9.700 provenienti da fuori Ferrara.
Ma pensando già ai prossimi eventi espositivi di palazzo dei Diamanti, il dirigente del settore Attività culturali del Comune Andrea Buzzoni ha dato l'appuntamento agli amanti dell'arte al prossimo 16 novembre, per l'apertura della rassegna su "Turner e l'Italia". "L'organizzazione della mostra dedicata al più grande pittore romantico - ha puntualizzato - è in una fase ormai molto avanzata. Nelle ultime settimane abbiamo raggiunto un accordo con la Tate di Londra, proprietaria della più importante collezione di Turner del mondo, che ha accordato alla mostra ferrarese un prestito eccezionale di ben 12 oli, 19 acquerelli e 3 preziosi taccuini di disegni realizzati durante i viaggi in Italia, tutti capolavori assoluti delle diverse stagioni di produzione dell'artista".
Per settembre 2009 l'appuntamento sarà, invece, con "Boldini nella Parigi degli Impressionisti", rassegna inedita incentrata sulle opere realizzate tra il 1871, anno del trasferimento dell'artista ferrarese nella capitale francese, e il 1886, anno dell'ultima mostra impressionista. L'evento sarà realizzato in collaborazione con lo Sterling & Francine Clark Art Institute di Williamstown, che ospiterà la rassegna dopo Ferrara. "Per la prima volta - sottolinea Buzzoni - verrà presentata in un museo americano di straordinario prestigio una grande mostra di Boldini, con molte opere appartenenti al nostro museo cittadino".
I NUMERI DI MIRO'
Come è andata:
Visitatori: 123.618 in 99 giorni di apertura con una media giornaliera di 1.248 biglietti staccati.
Bilancio preconsuntivo:
1) Costo della mostra: 2.042.346,48 euro
2) Entrate nette di mostra: 1.436.144,99 euro
3) Contributi e sponsorizzazioni necessari al pareggio del bilancio della mostra: 606.201,49 euro
Alcune informazioni
- In mostra gratis: un ottimo risultato ha avuto l'iniziativa dell'Amministrazione Comunale rivolta ai cittadini di Ferrara e provincia che, da domenica 11 maggio a sabato 17 maggio dalle 18 alle 20, da domenica a giovedì e dalle 20.00 alle 22.00 venerdì e sabato, hanno visitato gratuitamente la mostra in 2.208, pari al 1,78% del totale dei visitatori dell'intera mostra, e al 22% del totale dei visitatori della settimana indicata (tot. Visitatori settimana 10.211).
- Gli ospiti delle strutture ricettive: un altro numero significativo è quello dei clienti degli Hotel, degli Alberghi e dei Bed and Breakfast di Ferrara e provincia che hanno visitato la mostra con un biglietto a costo scontato e sono stati 4.033 pari al 3,26 % del totale del pubblico.
- Le settimane migliori: sono state, in ordine decrescente:
La decima settimana di mostra dal 20 al 26 aprile (settimana comprendente San Giorgio e il ponte del 25 aprile) con 12.326 visitatori.
La terzultima di mostra (comprendente il ponte del 1 maggio), dal 27 aprile al 03 maggio, con 12.106 visitatori.
La sesta settimana di mostra, dal 23 al 29 marzo (settimana di Pasqua) con 11.926 visitatori
- I giorni peggiori e quelli migliori: il peggiore è stato il primo lunedì di mostra, 18 febbraio, quando a staccare il biglietto sono state 189 persone, e il migliore, il lunedì di Pasqua il 24 marzo, con 4.067 visitatori.
Le interviste al pubblico (n. 3.931)
a) La provenienza del pubblico: il 48,82 % è venuto dall'Emilia Romagna, il 51,18 % dalle altre regioni italiane e dall'estero.
b) Le prime in classifica: la città che ha dato più visitatori alla mostra è stata Bologna con il 18,14%, seguita da Ferrara con il 12,52%, da Modena con il 5,75%, da Padova 5,34%, da Milano 3,97%, da Roma 2,34% e da Firenze 2,31%.
Da rilevare la positiva affluenza di visitatori provenienti dalle regioni del centro-sud Italia pari al 6,51%.
c) È venuto a Ferrara appositamente per visitare la mostra?:
- ha risposto sì il 67,39%
- ha risposto no il 14,73%
- ha risposto di essere di Ferrara il 2,52%
- non ha risposto il 5,37%
d) Come è venuto a conoscenza della mostra?:
- il 15,34 % ha indicato il sito internet della mostra
- l'11,99 % con il depliant della mostra ricevuta a casa
- il 9,82% con il depliant informativo allegato al Magazine del Corriere della Sera
- il 9,34 % con il depliant informativo allegato al quotidiano La Repubblica
- l'8,78 % grazie alla segnalazione di conoscenti
- l'8,04% ha indicato la pubblicità su quotidiani e riviste
e) Il giudizio sulla mostra è stato positivo per 93,92%, negativo per il 5,70%, non ha risposto lo 0,38%.
f) Il bookshop: un altro successo, l'ha giudicato positivamente l'88,37% e negativamente il 3,79%, non ha risposto il 7,84%.
g) Un pubblico fedele: il 67,72% delle persone ha dichiarato di aver già visitato almeno una mostra a Palazzo dei Diamanti, mentre il 31,37% è venuto per la prima volta.
h) Buono l'interesse per i musei ferraresi:
- il 70,31% ha dichiarato di aver visitato o aver intenzione di visitare i musei cittadini
- il 26,41% si è detto non interessato
i) L'età dei visitatori:
- tra i 41 e i 65 anni il 49,35%
- tra i 26 e i 40 anni il 32,03%
- fino a 25 anni il 9,90%
- oltre i 65 anni il 4,45%
j) Laureati e diplomati su tutti. È loro il primato dei visitatori della mostra: i primi con una percentuale del 46,65%, i secondi con il 41,26%.
k) La mostra e la città: molti hanno dichiarato di essere venuti a visitare la mostra e di ripartire in giornata (il 76,80%), ma un buon numero avrebbe pernottato in città (il 19,02%): chi una notte (il 37,95%), chi due (il 27,56%) e chi, addirittura, più di due (il 21,23%)
l) Luoghi di soggiorno: i più gettonati gli alberghi (49,70%) seguiti dalle case private (19,28%) e dai Bed and Breakfast (19,13%)
m) E in futuro? Alla domanda: desidera essere informato sulle nostre future iniziative? C'è chi ha risposto sì dimostrando l'intenzione di tornare (69,63%), chi ha dichiarato di ricevere già informazioni (11,68%) e chi non ha voluto lasciare il suo indirizzo (17,91%).
Il call center Ferrara mostre e musei
Ad usufruire di questo prezioso servizio sono state 27.072 persone organizzate in gruppi, di cui: 13.160 adulti e 13.912 studenti delle scuole materne, elementari, medie e superiori. Da sottolineare quindi una grande affluenza sia delle scuole provenienti da altre città che di quelle di Ferrara e provincia. In specifico, 9.728 sono stati gli studenti provenienti da altre città e 4.184 sono stati gli studenti delle scuole di Ferrara e provincia.
Nel dettaglio gli studenti delle scuole superiori di Ferrara e provincia che hanno visitato Miró sono stati 1.096; quelli delle medie 1.105, delle elementari 1.465 ed infine delle materne 518. Di rilievo l'elevata presenza degli alunni delle scuole elementari e materne, dato veramente eccezionale rispetto anche alle passate mostre del Simbolismo e di Cosmè Tura e Francesco del Cossa.
Anche i singoli visitatori si sono avvalsi del Call Center e sono stati numerosi 4.621, mentre coloro che hanno acquistato il biglietto on line tramite internet direttamente sul sito della mostra sono stati 3.460, per un totale di 8.081 persone singole prenotate.
In totale le persone - singoli e gruppi - prenotate alla mostra di Miró sono state 35.153.
Le visite guidate richieste alla mostra di Miró sono state n. 641 per un totale di 13.815 persone interessate, tra studenti delle scuole di ogni ordine e grado e gruppi di adulti.
È continuata nel frattempo, durante la mostra, anche l'attività del Call Center rivolta ai musei comunali. Infatti i visitatori che hanno prenotato nei vari musei comunali nel periodo della mostra di Miró sono stati 19.030.