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Il sindaco in Consiglio comunale parla dell'indagine che coinvolge dipendenti dell'Edilizia. Ok a spray e manette per i vigili

Sateriale: "Siamo intervenuti con tempestività, rigore e trasparenza: l'Amministrazione è sana"

01-07-2008 / Giorno per giorno

"Credo che abbiamo agito, nella situazione data, con tempestività e rigore, fornendo piena collaborazione agli inquirenti e con tutta la trasparenza che le informazioni in nostro possesso e un'indagine in corso ci hanno consentito". Così si è espresso il sindaco Gaetano Sateriale nell'informativa fornita al Consiglio comunale relativa alla situazione che si è venuta a creare all'interno dell'Amministrazione dopo gli arresti di alcuni dipendenti comunali. "Malgrado la rilevanza e la gravità degli episodi contestati - ha aggiunto il sindaco - credo si possa dire che il corpo di questa Amministrazione è sano, che la correttezza dei procedimenti è la regola e che non sono e non saranno tollerate pratiche illecite e difformi".
Fra le delibere approvate nella seduta del 30 giugno l'approvazione del regolamento sugli strumenti di autotutela e contenzione fisica in dotazione e uso agli appartenenti al Corpo di Polizia municipale di Ferrara. che prevede l'uso di spray antiaggressione e manette.


CONSIGLIO COMUNALE - seduta del 30 giugno

Comunicazioni

In apertura di seduta il sindaco Gaetano Sateriale ha letto un'informativa - in risposta ad una richiesta del gruppo AN-PdL - relativa alla situazione che si è venuta a creare all'interno dell'Amministrazione dopo gli arresti di alcuni dipendenti comunali.
Questo il testo integrale:

INFORMATIVA AL CONSIGLIO COMUNALE SVOLTA DAL SINDACO
Come è noto una inchiesta giudiziaria ha coinvolto dipendenti comunali impiegati presso gli uffici dell'assessorato all'Urbanistica e all'Edilizia privata.
L'inchiesta è tuttora in corso; una sua prima fase si è chiusa con il patteggiamento del geometra Gardenghi, addetto alla istruzione delle pratiche urbanistiche, per il reato di concussione verso 21 parti lese. I fatti coprono un periodo che va dal 2001 al 2007, anno dell'arresto di Gardenghi. La maggior parte degli episodi è collocata nel triennio 2004 2006.
Con la stessa imputazione sono stati arrestati altri due funzionari, addetti all'istruttoria delle pratiche edilizie, che negli anni precedenti si sono occupati di pratiche urbanistiche.
L'ordinanza di arresti domiciliari di questi ultimi, la conferenza stampa degli inquirenti, ci fanno ritenere che l'inchiesta non sia esaurita. Abbiamo già sottolineato il ruolo attivo avuto dalla nostra Amministrazione (l'Assessore Atti con l'ing. Rossi) nel promuovere l'avvio delle indagini, convincendo il professionista rivoltosi all'ing. Rossi per lamentarsi di essere oggetto di richiesta di denaro a sporgere denuncia agli inquirenti, ed a collaborare attivamente. Lo stesso avremmo certamente fatto molto prima di fronte ad altre denunce che fossero pervenute (ma non sono pervenute) ai vertici politici o dirigenziali dell' Amministrazione.
Quando dalla chiusura del procedimento Gardenghi sono emersi pubblicamente, e inusualmente, i nomi di due funzionari sui quali era evidente che erano o sarebbero state aperte indagini, abbiamo autonomamente deciso di procedere al loro trasferimento ad altri uffici, pur in assenza di formali comunicazioni giudiziarie che ci sono giunte solo dopo l'arresto.
Va inoltre sottolineato che dagli atti dell'inchiesta non emerge alcun elemento che possa far pensare che siano stati portati all'esame del Consiglio Comunale o della 3a Commissione provvedimenti con sia pur minimi profili di illegittimità.
Su questo punto il Consigliere Perazzolo aveva chiesto di ottenere l'elenco dei provvedimenti sottoposti alla approvazione dei consiglieri e l'assessore ha già provveduto in data 26 giugno ad inoltrare ai Capigruppo consiliari, ai presidenti del Consiglio Comunale e della 3a Commissione Consiliare l'elenco dei procedimenti urbanistici ( piani attuativi e piani di utilizzo) approdati al consiglio o alla commissione con la indicazione dell'istruttore preposto.
Credo che abbiamo agito, nella situazione data, con tempestività e rigore, fornendo piena collaborazione agli inquirenti e con tutta la trasparenza che le informazioni in nostro possesso e un'indagine in corso ci hanno consentito.
Abbiamo chiesto agli Ordini di architetti e ingeneri e al Collegio dei geometri di ragionare insieme dell'accaduto, e di individuare congiuntamente un percorso che ci metta per il futuro al riparo da episodi di questa natura.
Perché pur davanti al numero non insignificante di professionisti coinvolti (alcuni dei quali risulterebbero indagati di favoreggiamento) siamo convinti che si tratti di episodi che hanno coinvolto solo una esigua minoranza dei professionisti che operano quotidianamente con la nostra Amministrazione, e che gli episodi riguardino un numero molto circoscritto di pratiche rispetto a quelle trattate dagli uffici.
Malgrado la rilevanza e la gravità degli episodi contestati, credo si possa dire che il corpo di questa Amministrazione è sano, che la correttezza dei procedimenti è la regola e che non sono e non saranno tollerate pratiche illecite e difformi.

Bisogna comunque chiedersi se gli episodi contestati non possano essere stati alimentati dalla situazione organizzativa dell'Assessorato, dalla discrezionalità di gestione dei tempi delle pratiche, da una scarsa vigilanza sulla attività degli uffici.
Una valutazione compiuta di questi aspetti ci porta a ritenere che la gestione delle pratiche edilizie ( permessi di costruire e piani di utilizzo agricoli) non abbia mai sofferto situazioni di tempi lunghi. Le difficoltà organizzative anche gravi degli uffici dello sportello unico dell'edilizia, non si sono mai tradotte in perdita di controllo dei tempi delle pratiche tali da favorire la ricerca di soluzioni non corrette.

Ciò non significa negare che la gestione delle pratiche urbanistiche abbia attraversato un periodo di difficoltà organizzativa per un concorso di varie ragioni, tra le quali sono state prevalenti la richiesta di maggiori prestazioni da parte della normativa e la richiesta di maggior compiutezza alle pratiche soprattutto sulle tematiche ambientali. Ha contribuito inoltre la difficoltà ad acquisire i pareri degli enti esterni, anche essi in progressiva difficoltà di organico in rapporto all'aumento dei compiti.

Questo non significa certo negare o minimizzare le difficoltà organizzative che hanno investito gli uffici.
Ovviamente la vicenda ci stimola ad accelerare e accentuare il processo di riorganizzazione delle modalità operative con cui vengono amministrate le pratiche per aumentare la trasparenza.
Il rapporto con gli Ordini professionali interessati, che abbiamo sintetizzato in un comunicato congiunto, si esprime ad un elevato livello di consapevolezza dei problemi, come dimostra il riferimento a due aspetti decisivi: la semplificazione e il doppio lavoro dei pubblici dipendenti.
Gli impegni assunti con gli Ordini di architetti e ingeneri e il Collegio dei geometri si collocano dunque sul versante della trasparenza e della prevenzione, attraverso:

· Il monitoraggio dei tempi, e la visibilità dell'iter delle istruttorie come condizione essenziale per evitare parzialità e favoritismi, che si può avvalere anche della gestione informatica dei procedimenti. Su questo punto intendiamo creare una Funzione Ispettiva interna con competenze non di merito ma di rispetto dei tempi e delle regole procedurali.

· La semplificazione delle procedure: si costituirà uno specifico gruppo di lavoro per la definizione delle procedure nella elaborazione del RUE.

· Il rafforzamento anche sul piano della consapevolezza etica del ruolo pubblico del servizio reso dal professionista.

Sul piano interno l'organizzazione degli uffici è in fase di assestamento .
La nostra reazione ai fatti è stata certo condizionata dai limitati spazi di manovra di cui l'Amministrazione dispone in termini di personale. Fin dall'anno scorso si è bandita una selezione che ha permesso di introdurre nuovo personale, prima per ricomporre la unità organizzativa che si occupa di piani attuativi, di cui era già previsto un potenziamento numerico, e poi per fronteggiare la emergenza nell'ambito dello sportello unico della Edilizia attraverso la integrazione del piano occupazionale per l'assunzione di tre nuove unità.

Come ho già avuto modo di dire, questa Amministrazione ha collaborato e collaborerà con la magistratura inquirente in ogni modalità richiesta e in piena fiducia. Una soluzione rapida della indagine in corso è utile anche al compimento dei processi riorganizzativi avviati.

In questi giorni la stampa locale ha dato grande rilievo alle vicende legate all'altra inchiesta giudiziaria riguardante l'appalto di lavori di manutenzione affidati secondo l'accusa in modo irregolare. Devo dire a riguardo che le notizie diffuse non evidenziano fatti o circostanze che non fossero in qualche modo già conosciute semmai chiariscono meglio l'impianto accusatorio che nasce come noto da una costola di una indagine avviata da un'altra procura.
Ricordo di aver chiesto al Direttore del Dipartimento del Territorio una accurata ed ampia relazione sui fatti che da tempo è stata messa a disposizione del Magistrato.
Ne emerge un quadro complessivo che, senza entrare nel merito delle vicende ancora oggetto di indagine, non prefigura, a nostro parere, l'esistenza di una situazione di diffuse irregolarità, semmai testimonia l'impegno dell'amministrazione a tutelare le proprie ragioni di fronte a clamorose inadempienze contrattuali di una ditta appaltatrice.
Anche su questi fatti l'Amministrazione comunale è la prima ad avere interesse che il quadro si chiarisca definitivamente.
Attendiamo quindi con la massima fiducia il completamento delle indagini e l'accertamento di eventuali responsabilità penali.

Sul documento sono intervenuti i consiglieri Enrico Brandani (AN-PdL), Pier Francesco Perazzolo (FI - Pdl), Gianluca Vitarelli (Pd), Liliano Cavallari (Iaf), Barbara Diolati (Verdi), Ilario Zamariolo (Sdi).
In sede di replica il sindaco ha ringraziato i consiglieri "per la correttezza con la quale hanno affrontato un dibattito particolarmente delicato".


Queste le delibere approvate

Assessore relatore Raffaele Atti
Approvazione del Regolamento sugli strumenti di autotutela e contenzione fisica in dotazione e uso agli appartenenti al Corpo di Polizia municipale di Ferrara.
Dopo l'illustrazione della delibera da parte dell'assessore Raffaele Atti sono intervenuti i consiglieri Pier Francesco Perazzolo (FI - Pdl), Francesco Colaiacovo (Pd), Alex De Anna (Iaf), Enrico Brandani (An - Pdl), Francesco Rendine (An - Pdl), Irene Bregola (Prc), Barbara Diolaiti (Verdi), Liliano Cavallari (Iaf) e, per dichiarazione di voto a seguito della replica dell'assessore Atti, Francesco Colaiacovo (Pd), Pier Francesco Perazzolo (FI - Pdl), Liliano Cavallari (Iaf), Barbara Diolaiti (Verdi), Irene Bregola (Prc), Alberto Balboni (An - Pdl).
Al termine del dibattito è stata messa in votazione una risoluzione presentata dal consigliere Perazzolo (FI - Pdl) respinta con 21 voti contrari e 12 favorevoli e una risoluzione presentata dal consigliere Cavallari del gruppo Io amo Ferrara, respinta con 19 voti contrari, 12 favorevoli e 1 astenuto.
La delibera presentata dall'assessore Atti è stata approvata con 17 voti a favore, 3 contrari e 13 astenuti.

SCHEDA -Sono due i nuovi strumenti di autotutela e contenzione che saranno d'ora in poi in dotazione agli agenti del Corpo di Polizia municipale con qualifica ausiliaria di agenti di Pubblica sicurezza: lo spray antiaggressione e le manette. I due dispositivi, che secondo le determinazioni del Ministero dell'Interno non costituiscono arma nel senso tecnico-giuridico (perché non in grado di recare offesa alla persona), potranno tuttavia garantire l'incolumità agli operatori nei casi, sempre più frequenti, di aggressioni, di resistenze fisiche ed oltraggi di particolare asprezza. Il provvedimento è stato adottato sentite anche le richieste avanzate dalle organizzazioni sindacali della categoria, per offrire agli operatori adeguate attrezzature di autodifesa. Per lo stesso si è tenuto conto, oltre che delle determinazioni ministeriali, delle indicazioni della Prefettura di Ferrara che confermano la possibilità dell'adozione di tali presidi di autotutela, dalla legge della Regione Emilia Romagna e dal "Regolamento base per i corpi di Polizia municipale" adottato dalla Conferenza Regione Autonomie Locali (con l'inserimento di specifica ed espressa previsione di tali strumenti) e dagli atti adottati dalle regioni limitrofe.
Lo spray con principio attivo capsicum sarà assegnato solamente agli operatori che avranno superato il corso di formazione e addestramento specifico. Gli agenti potranno impiegarlo, secondo quanto previsto dal Regolamento, esclusivamente per la difesa da aggressioni nei loro confronti o contro altre persone, e in ogni caso dopo aver effettuato ogni possibile tentativo per evitare situazioni di conflittualità. Ciascun caso di utilizzo dello spray dovrà inoltre essere tempestivamente comunicato al comandante del Corpo con una relazione che specifichi le circostanze che hanno reso necessario il suo impiego. Anche per l'uso delle manette, indicate dal nuovo Regolamento come strumento di contenzione, gli agenti dovranno seguire uno specifico corso di formazione e dovranno agire nei limiti di quanto consentito dalla legge.


Inserimento di nuove linee interrate in cavo a 15kv "Giunone, Scalini, Apollo, Narciso e Felice" in uscita dalla cabina primaria a Cassana.
La delibera, illustrata dall'assessore Raffaele Atti, è stata approvata con 17 voti a favore, 13 contrari e 3 astenuti.