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Letta scrive al sindaco per confermare l'impegno per la valorizzazione degli immobili pubblici

Dal Governo via libera per il chiostro di San Benedetto e il museo della Shoah

17-07-2008 / Giorno per giorno

"Abbiamo la conferma che il progetto di trasformazione dell'ex carcere di via Piangipane nella sede del Museo nazionale dell'Ebraismo italiano e della Shoah procede come previsto e che anche il doppio chiostro rinascimentale della chiesa di San Benedetto sarà restaurato per farne la sede della scuola nazionale di formazione dell'Agenzia delle Entrate".
Il sindaco Gaetano Sateriale ha reso pubblici in conferenza stampa i contenuti della lettera ricevuta dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio Gianni Letta. Il 3 luglio il sindaco aveva chiesto ragguagli al sottosegretario "in merito a progetti e accordi rilevanti stipulati con il precedente Governo". Ieri è arrivata la risposta: "Tutte le iniziative segnalate stanno proseguendo il loro iter al fine di giungere nei tempi previsti alla loro conclusione".
"Sono grato al sottosegretario Letta - ha dichiarato Sateriale - per l'interesse manifestato e la tempestività delle risposta, un fatto assai raro e quindi particolarmente rimarchevole, che va a tutto onore della persona".
Per quanto riguarda l'ex carcere "il dirigente responsabile - assicura Letta - provvederà a completare l'iter per la trasformazione dello stabile indicato quale sede del museo". L'apertura è prevista nel 2011, in concomitanza con i festeggiamenti per il 150° anniversario dell'Unità d'Italia.
Mentre per quel che concerne il chiostro di San Benedetto "manca solo il nulla osta della Soprintendenza regionale di Bologna", al vertice della quale è stata recentemente nominata Carla Di Francesco. L'intervento prevede il completo restauro e il ripristino totale del doppio chiostro rinascimentale, che resterà aperto al pubblico pur con spazi interni riservati alla scuola di formazione dell'Agenzia delle Entrate.
Il sindaco aveva chiesto lumi anche in merito allo sviluppo del Programma unitario di valorizzazione sottoscritto nel giugno dello scorso anno dal Comune e dall'Agenzia del Demanio, che porterà benefici anche alle casse municipali. Il piano riguarda 32 immobili - di cui numerosi in centro storico - e comprende 10 beni dello Stato (ex convento dei Teatini, caserma Bevilacqua, caserma Pozzuolo del Friuli, Cavallerizza Militare, palazzo Furiani, porzione dell'aeroporto di Ferrara, ex deposito munizioni di Porotto, porzione di terreno con sovrastante magazzino, Caserma Caneva o di Sant'Antonio, ex tiro a segno), e 22 beni del Comune (ex scuola via Chiorboli, ex scuola via dei Prati, ex scuola via della Coronella, ex macello, ex scuola G. Banzi, Centro sportivo Mathema, ex scuola via Ravenna, ex scuola via Martelli, ex Bassa Macelleria, ex scuola De Amicis, ex scuola Calcagnini, ex convento San Domenico, convento Sant'Antonio in Polesine, Casa Gombi, ex scuola via della Crispa, fabbricato via Caldirolo, ex casa del Popolo di Porporana, ippodromo, parte non vincolata del Municipio, edificio di via Previati 6, ex scuola di Contrapò, mercato ortofrutticolo).
Anche in questo caso Letta ha svolto una preziosa mediazione "segnalando l'urgenza" degli interventi alla nuova direzione dell'Agenzia. Per il Puv sono attualmente in corso le procedure per l'affidamento dello studio di fattibilità.
Infine il sindaco ha chiarito che per quanto concerne la ratifica ministeriale del Accordo di programma sul petrolchimico approvato da Comune e Provincia è già stato fissato l'appuntamento a Roma con il ministro Scajola.