Con "Magie notturne" itinerari guidati attraverso la città antica
Tre passeggiate nella storia alla scoperta della Ferrara che non ti aspetti
12-09-2008 / Giorno per giorno

IN BREVE
"Magie notturne, passeggiando per Ferrara": tre serate alla scoperta della città antica. Giovedì 18 e 25 settembre e venerdì 3 ottobre il Comune offre l'occasione per approfondire la conoscenza di luoghi e storie ricche di fascino e suggestioni. La partecipazione all'iniziativa è gratuita, le passeggiate guidate avranno inizio alle 21. Sono stati individuati itinerari di particolare pregio artistico, urbanistico e storico, percorsi poco noti ai turisti, ma anche agli stessi ferraresi: vicoli stretti e sinuosi nel cuore della città.
Il primo appuntamento è per giovedì 18 dinanzi alla chiesa di Sant'Antonio Abate, in via Saraceno 58. Si attraverserà la zona del "Castrum" per andare alla ricerca, secondo il modello della caccia al tesoro che caratterizzerà le passeggiate, delle tracce del castello dei Curtensi.
LA NOTIZIA
"Non tutti i ferraresi conoscono le bellezze straordinarie della nostra città". Sulla base di questo presupposto, esplicitato dal sindaco Gaetano Sateriale, il Comune di Ferrara organizza tre serate alla scoperta di luoghi e storie ricche di fascino e suggestioni: 18, 25 settembre e 3 ottobre sono le date prescelte, la partecipazione è gratuita, le passeggiate avranno inizio alle 21 nei luoghi di volta in volta prefissati. "Sono stati individuati itinerari di particolare pregio artistico, urbanistico e storico", commenta il sindaco. Francesco Scafuri, del servizio Beni monumentali, che farà da guida, puntualizza che "si tratta di percorsi poco noti ai turisti, ma anche agli stessi ferraresi: vicoli stretti e sinuosi nel cuore della città antica".
Il primo appuntamento con "Magie notturne, passeggiando per Ferrara" è per giovedì 18 alle 21 dinanzi alla chiesa di Sant'Antonio Abate, in via Saraceno 58. Si attraverserà la zona del "Castrum" per andare alla ricerca, secondo il modello della caccia al tesoro che caratterizzerà le passeggiate, delle tracce del castello dei Curtensi.
Il secondo itinerario (giovedì 25) parte dalle chiesa di san Domenico e conduce alla ricerca del castel Tedaldo. La terza e conclusiva passeggiata, venerdì 3 ottobre, coinciderà con la giornata di apertura del Festival Internazionale e si snoderà dalla basilica di santa Maria in Vado per condurre alla scoperta della Porta di Sotto.
"E' un esperimento che potremmo decidere di ripetere ed estendere in futuro", chiarisce l'assessore alla Cultura Massimo Maisto, che sottolinea come queste escursioni saranno anche l'occasione per valutare alcune ipotesi relative all'arredo urbano della città. L'assessore e il sindaco esprimono l'invito ai residenti a collaborare alla buona riuscita anche evitando, per quanto possibile nelle serate indicate, di parcheggiare l'auto lungo le strade in cui sono previste le visite. "Chiediamo questa disponibilità e ringraziamo chi vorrà contribuire a rendere più gradevole il percorso".
LA SCHEDA: MAGIE NOTTURNE - PASSEGGIANDO PER FERRARA
Tre itinerari alla scoperta della città antica
Primo itinerario: da via Saraceno al "Castrum", alla ricerca del Castello dei Curtensi
Giovedì 18 settembre 2008 alle ore 21
Luogo di ritrovo: davanti alla chiesa di Sant'Antonio Abate (via Saraceno, 58)
L'itinerario prevede una passeggiata in via Saraceno che, insieme alla vie Mazzini e Garibaldi, costituiva la via dei Sabbioni, sviluppatasi in epoca medievale. Percorrendo via Saraceno, oltre alla chiesa di Sant'Antonio Abbate (fondata nel XIV secolo e trasformata nell'attuale architettura dal 1864 al 1866), si potranno ammirare pregevoli cotti ed altri elementi decorativi che arricchiscono le facciate degli storici edifici. Attraversando il successivo tratto di strada (via Porta San Pietro), ci incammineremo poi seguendo le vie del Castrum, estremamente suggestive, nonostante le trasformazioni apportate nel tempo.
Il Castrum, antico insediamento di tipo militare, costituisce il primo nucleo generatore della città di Ferrara e viene individuato nel sistema di strade a forma di ferro di cavallo che si articola proprio attorno a via Porta San Pietro; secondo autorevoli studi fu fondato dai bizantini ravennati nel VII secolo per contrastare l'invasione longobarda.
Le tracce di storiche architetture medievali e rinascimentali leggibili sulle facciate delle abitazioni, alcuni interessanti edifici come la casa del Capitano o l'ex chiesa dei Santi Simone e Giuda, ma anche le lapidi che ci raccontano di decine di torri e antichi manieri, offrono al visitatore del Castrum diversi percorsi sempre nuovi e interessanti. L'atmosfera che ancora si respira nei suoi vicoli, ci riporta all'epoca in cui la città muoveva i primi passi per divenire una delle più importanti capitali europee dell'arte e della cultura.
Secondo itinerario: dalla Chiesa di San Domenico a quella di Santa Maria Nuova, alla ricerca di Castel Tedaldo
Giovedì 25 settembre alle ore 21
Luogo di ritrovo: davanti alla chiesa di San Domenico (Piazza Sacrati)
Dalla chiesa di San Domenico, attraverso Piazza Sacrati, raggiungeremo la zona retrostante l'abside del tempio, dove un tempo si tenevano lezioni universitarie. Qui si trovavano anche l'Oratorio di Santa Croce e il Tribunale dell'Inquisizione, poi del Sant'Uffizio, luogo deputato alle pubbliche abiure. Poco distante erano state costruite anche le prigioni dell'Inquisizione, demolite soltanto nel 1801.
Nella vicina via Garibaldi, una delle strade più antiche di Ferrara, si potrà osservare la splendida facciata di palazzo Bentivoglio (1583-85), caratterizzata da un'architettura e da un apparato decorativo dalle originali soluzioni. Imboccando la vicina via Colomba o la parallela via Muzzina, ci immergeremo di nuovo nelle atmosfere medievali ed in breve raggiungeremo la piazzetta dove è ubicata l'ex chiesa di San Nicolò: fondata nel XII secolo, fu ricostruita prima nel 1380 e nuovamente nel 1475, mentre tra il 1498 e il 1503 fu ampliata con la costruzione dell'abside rinascimentale, autorevolmente attribuita all'architetto Biagio Rossetti per l'accuratezza del progetto e per il raffinato partito decorativo.
Da qui, attraversando un tratto di via Gusmaria e di via Concia, giungeremo alla chiesa di Santa Maria Nuova, una delle più antiche della città, sia pure più volte ristrutturata nel secolo scorso, famosa perché contiene la cripta degli Aldighieri. Ritornati in via Garibaldi, percorreremo un tratto di via Cassoli, poi svolteremo a sinistra per Corso Vittorio Veneto, in fondo al quale si trova il Serbatoio dell'Acquedotto (1930-32), eretto sul sedime di un'area ricca di storia. La monumentale struttura novecentesca, recentemente restaurata dall'Amministrazione Comunale, è stata realizzata infatti nell'area dove insisteva la seicentesca Fortezza pontificia, che a sua volta fu costruita nel sito occupato un tempo dalla delizia di Belvedere e dal Castel Tedaldo, quest'ultimo eretto poco prima dell'anno Mille da Tedaldo di Canossa.
Terzo itinerario: dalla basilica di Santa Maria in Vado alla chiesa della Madonnina, alla ricerca della Porta di Sotto
Venerdì 3 ottobre 2008 alle ore 21
Luogo di ritrovo: davanti alla chiesa di Santa Maria in Vado (via Borgovado, 3)
Questo percorso muove dalla chiesa di Santa Maria in Vado: esistente già prima del Mille, fu ampliata e trasformata in una splendida basilica rinascimentale da Biagio Rossetti, a cui fu affidata nel 1495 la direzione dei lavori, mentre il capomastro Bartolomeo Tristano si occupò dell'esecuzione delle opere. Siccome entrambi dovevano tener conto di alcuni disegni forniti dal grande pittore Ercole de' Roberti, l'edificio di culto rapprenta uno degli esempi architettonici più importanti dell'epoca.
Il prospetto principale della basilica si trova sulla via Borgovado, percorrendo la quale è possibile notare la settecentesca chiesa di Santa Teresa Trasverberata. Il piccolo tempio, con annesso convento di clausura delle carmelitane, nonostante non sia riportato nelle guide della città, riveste particolare pregio, in quanto sia all'esterno che internamente rieccheggiano linee e forme del XVIII secolo.
Nell'adiacente via Brasavola e nella successiva via Camposabbionario, dove insistono i Ruderi della chiesa di Sant'Andrea, si respira un'atmosfera particolarissima, in quanto anche le case più anonime sembrano nascondere storie di immobili più antichi, che aspettano solo di essere svelate dal visitatore.
Via Camposabbionario sbocca verso sud in via Coperta, che a sua volta confluisce nella via Caprera; quest'ultima strada rappresenta una sorta di lungo cannocchiale urbanistico, in fondo al quale si staglia la facciata della Casa di Biagio Rossetti (1490), visibile per successivi quadri prospettici mano a mano che l'osservatore si avvicina allo storico edificio appartenuto all'architetto di Ercole I d'Este.
Poco distante si può ammirare la chiesa della Madonnina (1526), la cui pregevole facciata venne trasformata dopo il terremoto del 1570 dall'architetto Alberto Schiatti. La costruzione del tempio è legata ad un fatto ritenuto miracoloso avvenuto nel 1510 presso la Porta di Sotto, che si trovava proprio in quel luogo.
L'itinerario si conclude alla palazzina dei BagniDucali, eretta in gran parte tra il 1541 ed 1542 per ordine del duca Ercole II d'Este dall'architetto e pittore Girolamo da Carpi. Il nobile fabbricato in origine era parte integrante di una delle più belle "delizie" estensi della città, sovrastata da un riporto di terra di notevoli dimensioni, la cosiddetta Montagna (oggi conosciuta come "Montagnone").