Intervista in videoconferenza da Boston. Programma intenso e nomi importanti nel weekend con i giornalisti di tutto il mondo
Anche l'anima critica di Noam Chomsky per "Internazionale a Ferrara"
16-09-2008 / Giorno per giorno

Il New York Times scrive: "Ci sono buone ragioni per pensare che Chomsky sia il più importante intellettuale vivente"; per The Nation: " è una fonte inesauribile di sapere" e sul The Guardian si legge : "Insieme a Marx, Shakespeare e la Bibbia, Chomsky è tra le dieci fonti più citate nella storia della cultura".
Sarà proprio l'intervista ad Avram Noam Chomsky - famoso linguista e filosofo americano, voce critica del sistema mediatico statunitense - collegato a Ferrara in videoconferenza da Boston, uno degli appuntamenti attesi di "Internazionale a Ferrara", che sta oliando i motori per una partenza alla grande, il prossimo 3 ottobre.
Torna dunque dopo il successo dello scorso anno il festival dedicato al giornalismo e all'informazione globale - promosso dal Comune di Ferrara e dal settimanale Internazionale - in cui "sfogliare dal vivo", attraverso le voci e i volti dei protagonisti, un numero tutto speciale della rivista diretta da Giovanni De Mauro che pubblica il meglio dei giornali di tutto il mondo.
E proprio venerdì 3 ottobre, alle ore 21 presso il cinema Apollo, il pensiero di Chomsky sulla situazione degli USA - sollecitato da Lucia Annunziata - sarà al centro dei riflettori e chiuderà la prima giornata della seconda edizione di questo animato appuntamento, ove i più scottanti temi dell'attualità saranno affrontati in un programma denso e ricco di personaggi - giornalisti, columnist, scrittori, artisti, fotoreporter ecc. - di straordinario interesse.'
Professore emerito di linguistica al Massachusetts Institute of Technology Chomsky è riconosciuto come il fondatore della grammatica generativo-trasformazionale, spesso indicata come il più rilevante contributo alla linguistica teorica del XX secolo. L'influenza del pensiero dello statunitense - innovatore radicale che ha fatto scuola in tutto il mondo - va in realtà ben al di là della stessa linguistica, fornendo interessanti e fecondi spunti di riflessione anche nell'ambito della filosofia, della psicologia, delle teorie evoluzionistiche, della neurologia e della scienza dell'informazione.
Ma sono soprattutto l'impegno politico e le sue prese di posizioni pubbliche - a partire da una forte opposizione alla guerra del Vietnam a metà degli anni Sessanta - che hanno fatto conoscere Chomsky al vasto pubblico. La costante e acuta critica nei confronti della politica estera di diversi paesi e, in particolar modo, degli Stati Uniti, così come l'analisi del ruolo dei mass media nelle democrazie occidentali - di cui ha spesso denunciato le strumentalizzazioni e quella che ha definito la "fabbrica del consenso" - lo hanno reso uno degli intellettuali più celebri e seguiti della sinistra radicale americana e mondiale.
Tantissimi, come dicevamo, comunque i protagonisti degli altri incontri, dibattiti, conferenze, interviste pubbliche, ecc. che si snoderanno nella tre giorni ferrarese - organizzata in collaborazione con l' ARCI Ferrara e l'Associazione Ferrara Sotto le Stelle - in cui si dibatterà di Medioriente e di Africa, di censura e di emergenza petrolio, della situazione cubana e di finanza creativa nell'economia globale, di Cecenia, terrorismo e cronache dal pianeta Rom.
A Ferrara interverranno: dal cileno Roberto Ampuero, autore de "I nostri anni verde oliva" a Norberto Fuentes, scrittore e giornalista cubano autore di "L'autobiografia di Fidel Castro"; da Guy Dinmore, corrispondente del quotidiano britannico Financial Times, a Ariella Azoulay, storica e critica della fotografia israeliana; da Yu Hua scrittore cinese a Shailja Patel poetessa e artista kenyana; da Binyavanga Wainaina, giornalista e scrittore keniano, a Asne Seierstad reporter norvegese, inviata in Cecenia, Afghanistan e Iraq, e autrice de "Il Libraio di Kabul"; fino a Milana Terloeva giornalista e scrittrice cecena, Jason Burke chief reporter dell'Observer di Londra (suo il libro "Al-Qaeda. La vera storia"), Leo Hickman giornalista britannico del quotidiano The Guardian, propugnatore dell'ethical living, Loretta Napoleoni, economista attualmente residente in Inghilterra, tra i massimi esperti di terrorismo, Alexey Malashenko ricercatore del Carnegie Institute di Mosca e docente del Moscow State Institute of International Relations, solo per citarne alcuni
Tra gli italiani: Antonio Scurati, Sergio Romano, Omero Ciai, Gad Lerner, Maria Nadotti, Concita De Gregorio.