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Presentata la stagione di danza 2008/09

Grandi coreografi fra tradizione e avanguardia sul palco del Comunale

16-09-2008 / Giorno per giorno

(Comunicato a cura dell'Ufficio stampa del Teatro Comunale di Ferrara)
La presenza di coreografi ai più alti livelli. La nuova danza italiana. Gli intramontabili classici. Quindici serate di spettacolo con sei prime nazionali. Sono queste le scelte artistiche che confermano la particolarità della proposta di danza del Teatro di Ferrara.
Ad aprire il cartellone sarà Danza Contemporanea Festival, che si svolge tra ottobre e dicembre ed è costruito intorno a tre nomi di spicco assoluto: Wim Vandekeybus, Alain Platel, Wayne McGregor.
Inaugura la stagione, martedì 28 ottobre, Ultima Vez di Wim Vandekeybus, compagnia fiamminga legata da uno "storico" sodalizio al Teatro di Ferrara - fra i primi a farne conoscere il lavoro in Italia - dove è stata compagnia residente dal 2000 al 2002. Nello spettacolo Du feu dans le sang ("Fuoco nelle vene"), che viene presentato nella nostra città in prima nazionale, Vandekeybus ripropone il proprio percorso artistico in una sorta di retrospettiva in cui sono presenti i lavori coreografici e suoi film più significativi di oltre vent'anni di attività. L'alienazione dell'uomo di oggi e la sua capacità di adattamento è il tema di Menske, ultima creazione di Vandekeybus, che vede in scena un cast di 10 danzatori/attori di 8 diverse nazionalità. Lo spettacolo, in programma giovedì 30 e venerdì 31 ottobre, mette in scena una comunità di persone che si confronta con le paure più segrete dell'individuo negli spazi urbani e globalizzati del terzo millennio: ognuno a suo modo, a dispetto dei propri limiti, cerca di sopravvivere agli imprevisti della vita.
Nasce in Belgio, ma ha il suo punto di forza nella capacità di esprimere la varietà di culture, tradizioni e percorsi artistici dei suoi componenti, il gruppo Les Ballets C. de la B creato da Alain Platel, in scena mercoledì 26 e giovedì 27 novembre. Il nuovo spettacolo di Platel, creato a quattro mani con il compositore Fabrizio Cassol come era già successo nel 2006 con vsprs (presentato anche a Ferrara), ha come spunto iniziale la Passione secondo Matteo di Bach. Cassol non "adatta" l'esistente, scrive un nuovo racconto e cerca di esprimere il dolore di una madre di fronte al sacrificio inevitabile della sua discendenza. "Erbarme dich", una delle arie più celebri della Passione, pone una domanda basilare: la nostra attitudine a condividere esperienze e sentimenti altrui può superare lo stadio della pietà? Nel prolungamento dell'esperienza di vsprs, il lavoro che Platel e Cassol conducono con gli artisti sul gesto, sulla voce, sulla musica tende a trascendere i confini dell'individualità.
È invece tutta proiettata su scenari futuribili la danza che il "cyber-coreografo" inglese Wayne Mc Gregor - uno degli artisti di punta della scena europea, primo coreografo del Royal Ballet e coreografo ospite dei principali teatri d'opera europei - elabora per i danzatori di Random Dance. Celebre tra l'altro per aver coreografato il quarto episodio di Harry Potter, McGregor presenterà con la sua compagnia il 5 dicembre a Ferrara un dittico. Aprirà la serata la prima nazionale di 2Human - coreografia che è valsa a McGregor il premio Olivier - una sorta di estremo passo a due, ricco di tecnica brillante, difficili alzate e movimenti spigolosi. Il secondo quadro del dittico è Entity, che applica alla coreografia i principi dell'intelligenza artificiale ottenendo dai danzatori - impegnati in movimenti disarticolati e apparentemente impossibili - degli straordinari risultati.
A fianco di queste proposte di eccellenza il Teatro di Ferrara con il progetto Fuoristrada lancia un ponte verso il futuro rafforzando lo spazio dedicato alle nuove leve della danza contemporanea. Come già nelle ultime due stagioni, lunedì 8 e martedì 9 dicembre troveranno spazio sul palcoscenico del Comunale alcuni dei più interessanti giovani coreografi italiani - la ferrarese Francesca Pennini, il Gruppo Nanou e Chiara Frigo (vincitrice del premio Giovane Danza d'Autore Veneto 2008). Accanto a loro quest'anno lo sguardo si allarga all'Europa con la presenza di tre giovani gruppi di Spagna, Regno Unito e Islanda vincitori di importanti premi coreografici. Tre delle coreografie delle due serate sono presentate in prima nazionale.
Come ultimo appuntamento d'autunno va in scena, mercoledì 10 dicembre, la compagnia Kinkaleri. Si tratta uno dei gruppi italiani che si caratterizza per la radicalità del proprio linguaggio, impegnato in uno spettacolo presentato all'interno di Art Fall - ciclo di appuntamenti realizzato dalle Gallerie d'Arte Moderna e Contemporanea di Ferrara insieme a Xing di Bologna. Collaborazioni inusuali per il Teatro di Ferrara, ma di particolare rilievo, perché promuovono la circolarità di esperienze tra chi si muove nelle diverse aree dell'arte contemporanea. Alcuni giorni sono migliori di altri - questo il titolo della performance - rappresenta una svolta nella poetica della compagnia (attiva dal 1995 e premio Ubu nel 2002 con il progetto Otto) e offre della tragedia shakespeariana Romeo e Giulietta una lettura imprevedibile, in cui sembra voler spezzare ogni vincolo residuo con la pratica teatrale tradizionale.
Il progetto Danza Contemporanea Festival è realizzato con l'apporto dell'azienda Verdiana - Idee in Movimento.

La qualità degli interpreti, l'attenzione per la tradizione e il confronto fra esperienze diverse sono i fili che uniscono la seconda parte della stagione alle proposte autunnali.
Il programma riprende mercoledì 3 febbraio con la formazione junior del Balletto di Toscana che rende omaggio ai Ballets Russes di Diaghilev attraverso tre capolavori del repertorio del Novecento ripresi da coreografi di grande carattere: Eugenio Scigliano, Fabrizio Monteverde e Cristina Rizzo. La compagnia, costituita da 18 eccellenti danzatori 'under 20', è nata da "una costola" del Balletto di Toscana, il gruppo fondato nel 1985 e apprezzato in tutto il mondo per l'alto livello dei solisti e per l'attenzione dedicata ai diversi di linguaggi espressivi, dal neoclassico al contemporaneo, al modern-jazz ed all'hip hop. La serata si apre con Jeux di Scigliano (ex danzatore del Balletto di Toscana), un gioco psicologico retto dalla ricca partitura pianistica di Debussy. Monteverde firma con pathos e ironia il secondo lavoro - Le spectre de la rose ispirato allo storico balletto di Mikhail Fokine sulle note di Carl Maria von Weber. L'ultima coreografa - di Cristina Rizzo - vede un cast interamente maschile "travolto" dalla straordinaria musica della Sagra della primavera di Stravinskij.
Martedì 3 marzo (con replica mercoledì 4 per gli studenti) arriva dalla Francia per un'altra prima nazionale l'effervescente compagnia Käfig, in uno spettacolo sostenuto da Slam Jam / Carhartt. Gli spettacoli di questa compagnia, notissima nel proprio Paese, generano entusiasmo non solo nelle generazioni più giovani. Fondato e guidato da Mourad Merzouki, Käfig è riuscito a superare la dimensione spontanea della danza di strada con una scelta stilistica molto particolare in cui confluiscono le discipline più diverse. Il titolo dello spettacolo, Tricôté ("ricamo"), allude al filo del processo creativo ed è centrato su una semplice domanda: come si costruisce uno spettacolo? La coreografia immagina uno percorso in tre tappe: l'audizione, le prove e la rappresentazione. Un modo ludico e singolare per raccontare la nascita di uno spettacolo.
Gli ultimi due appuntamenti della stagione sono un omaggio alla tradizione del balletto, nella sua declinazione più classica o in un'ardita e originale rivisitazione. Mercoledì 1 aprile arriva dal Canada la colta ed elegantissima provocazione del coreografo Édouard Lock con la compagnia La La La Humans Steps. Gli eccezionali danzatori - noti per il loro stile acrobatico ed energetico che prevede un ritmo velocissimo - vengono utilizzati per scomporre e reinventare i luoghi e i temi "tipici" del balletto romantico - l'amore sensuale, il risveglio, il mutamento. Temi rivisti e corretti dall'originale sensibilità di Lock che, come fa sospettare anche il titolo dello spettacolo, Amjad, nome marocchino sia maschile che femminile - si diverte a giocare con le differenze di genere e a sovrapporle. Nel progetto Lock ha coinvolto anche i compositori David Lang e Gavin Bryars, che per Amjad hanno riorchestrato e riscritto la musica di Čajkovskij in una nuova versione per ensemble cameristico.
Sabato 18 e domenica 19 aprile, infine, il Ballet National de l'Opera de Bordeaux guidato da Charles Jude suggella la stagione con uno dei più bei titoli del repertorio romantico: Giselle. Patrimonio della cultura francese dai tempi di Luigi XIV, questa compagnia è l'espressione di una tradizione e un gusto estetico ben riconoscibili. Consapevole della ricchezza di questa eredità, Jude ha aggiunto un prezioso tassello alla storia di Giselle e per la sua eccellente compagnia ha creato una coreografia che sottolinea il fascino sensuale della vicenda. Come ha scritto lo stesso Jude, "Giselle è l'evocazione, attraverso la poesia del corpo, di un affascinante racconto romantico, dove il tragico della realtà cede il posto al fantastico ed all'immaginazione".

La vendita di abbonamenti e carnet per la stagione di danza avrà inizio mercoledì 17 settembre, mentre i biglietti saranno disponibili a partire da giovedì 16 ottobre.

La Stagione di Danza 2008/2009 del Teatro Comunale di Ferrara è realizzata con il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, della Regione Emilia-Romagna, del Comune di Ferrara, e si avvale del sostegno di Cassa di Risparmio di Ferrara e della Fondazione Carife.
Il Teatro Comunale inoltre ringrazia le aziende che fanno parte del Club Amici del Teatro: Centro Porsche Bologna, Berco, Gruppo Hera, NL Properties Nuovi Orizzonti Immobiliari, Salvi Vivai, Sinteco Real Estate, Casa di Cura Privata Santa Maria Maddalena.

Informazioni e prenotazioni: tel. 0532 202 675, fax 0532 206 007, biglietteria.teatro@comune.fe.it; www.teatrocomunaleferrara.it