Comune di Ferrara

giovedì, 08 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Incanti e contrasti del Venezuela

Mostra fotografica alla porta degli Angeli

Incanti e contrasti del Venezuela

30-09-2008 / Giorno per giorno

Dalle bellezze della natura, ai drammi della povertà nelle baraccopoli. I mille volti del Venezuela, ritratti dai fotografi Emanuela Rovatti e Gabriele Sottili, saranno in mostra alla Porta degli Angeli (Rampari di Belfiore 1) per uno degli eventi collaterali del Festival Internazionale. L'esposizione, promossa dall'Amministrazione comunale, con il titolo "Venezuela: a tutto gas", sarà inaugurata giovedì 2 ottobre, alle 17, e rimarrà aperta al pubblico, con ingresso gratuito, fino a domenica 5 ottobre, dalle 15 alle 19 e dalle 20 alle 22.

LA SCHEDA a cura degli organizzatori
L'esposizione nasce a seguito di un viaggio, in più tappe, iniziato alcuni anni fa, attraverso il Venezuela e lungo le sue coste, per mare e per terra.
La mostra si presenta, quindi, come un piccolo spaccato del Venezuela che non può esaurire i temi affrontati; semmai si tratta di un "flash" volto a stimolare l'interesse verso quello che succede in un mondo, del quale, forse, non si parla abbastanza.
Il Venezuela è un paese con grandi ricchezze e risorse naturali: oro, diamanti, bauxite e carbone. Ha un'enorme riserva d'acqua dolce e numerosissime biodiversità. Inoltre, è il sesto produttore mondiale di petrolio ma, soprattutto, ha gigantesche riserve di gas naturali.
Per capire il Venezuela, non si puo' prescindere anche dalle diversita' geografiche ed etniche presenti nel suo territorio. Un territorio di grande bellezza, che si affaccia, a nord, sul Mar dei Caraibi, caratterizzato dalle spiagge bianchissime delle sue isole e dalle barriere coralline, mentre all'interno, e piu' a sud, ha inizio la piu' grande foresta del mondo, la Foresta Amazzonica. E poi la Catena Andina, le pianure della regione del Los Llanos, il deserto di Coro e infine le vallate dei grandi fiumi come l'Orinoco e il Rio Caroni.
Alla bellezza del paesaggio, si contrappongono le problematiche sociali e le diversità che separano gruppi etnici e le categorie più deboli rispetto ad una classe elitaria.
I contrasti balzano subito agli occhi appena si visita una delle grandi città venezuelane. Il centro è generalmente splendido, con grattacieli, palazzi e quartieri residenziali di livello statunitense e con una grande esibizione del lusso. Ma attorno, si stende la cintura dei barrios più poveri, sterminate baraccopoli in lamiera o in blocchi di muratura, costruite precariamente sulle colline e su fogne a cielo aperto. In queste baracche vivono famiglie composte di tante persone, in pochi metri quadrati e in condizioni igieniche facilmente immaginabili.
I barrios sono, di fatto, quartieri dormitorio, nelle cui baracche si abita poco. Gran parte dei loro abitanti si sveglia molto presto al mattino per recarsi, a bordo di sgangherati autobus o carritos, in cerca di lavoro, di espedienti per raggranellare un po' di denaro, o anche per delinquere.
Nelle loro fotografie, che scandiscono la vita quotidiana ed i paesaggi urbani e naturali del Venezuela secondo la metodologia del "réportage di viaggio", Emanuela Rovatti e Gabriele Sottili cercano così di tradurre in immagini la complessità sociale, politica, economica ed ambientale di uno dei paesi più affascinanti dell'America Latina.

Gabriele Sottili è originario di Ferrara. Ha navigato per oltre trent'anni nei mari italiani, toccando alcuni paesi del Mediterraneo, e fermandosi, alcuni anni, in Grecia e Tunisia.
Poi, nel 2003, si è trasferito oltreoceano a Trinidad, dove ha vissuto un anno e mezzo, lavorando al recupero di un vecchio Irwin 42, l'imbarcazione con cui naviga attualmente in acque caraibiche. Ha poi "scoperto" il Venezuela, navigando per tre anni lungo le sue coste e tra le sue isole.
Emanuela Rovatti, da sempre appassionata di viaggi, fotografia e attività subacquea, aveva gia' navigato con barche a vela e a motore nei mari italiani. Interessata alla natura, ha prediletto nei suoi viaggi il Venezuela.
Attualmente si trovano a Curacao nelle Antille Olandesi, ma ritornano spesso in Venezuela.