Settimana Estense - Resoconto del convegno del 26 settembre
Inserisce bene chi inserisce l'ultimo: emerse proposte concrete
01-10-2008 / Giorno per giorno
L'incontro del 26 settembre scorso ha intesto presentare il bilancio di tre anni di inserimenti lavorativi (05/08) di persone svantaggiate nelle imprese e nelle cooperative sociali di Ferrara, con l'obiettivo di raccogliere nuovi contributi e proposte da rilanciare per le prossime attività 08/09. Aperto dall'Assessore Maria Giovanna Cuccuru (Salute e Servizi alla Persona), la riflessione del Comune di Ferrara si è incentrata sul potenziamento della filiera dei servizi alle persone ed alle imprese, per accrescere inserimenti lavorativi stabili e l'autonomia della cittadinanza più fortemente svantaggiata (povertà estreme e anzianità, disagio psichico, dipendenza da sostanze, ex detenuti, etc.). L'impatto del progetto influisce dunque sull'intera comunità locale, sottraendo al degrado e alla devianza molti cittadini in difficoltà, restituendo loro dignità sociale e un ruolo produttivo nella comunità.
Il Patto per Ferrara può offrire risposte, ma solo con la mobilitazione di tutti i firmatari.
Altro punto centrale, ripreso in conclusione dall'Assessore provinciale Paola Ricci, il raccordo con altri strumenti territoriali quali il sistema della Formazione e il programma regionale PARI, intervenuto nel 2008 stanziando risorse significative per le imprese che assumono persone svantaggiate.
L'analisi dei tre anni di inserimenti lavorativi (05/08) è stata esposta da Maria Grazia Lonzi, coordinatrice del progetto, la quale ne ha evidenziato i margini di miglioramento.
Infatti, nel corso del triennio gli operatori sociali ed i tutor - del pubblico e del privato sociale - hanno seguito più di 30 imprese e cooperative sociali ferraresi nell'inserimento lavorativo di 71 persone svantaggiate, grazie a strumenti integrati quali borse lavoro e stage, raggiungendo l'assunzione (stabile o tendente a stabilizzarsi) nel quasi 40% dei casi, mentre il 30% ha seguito altri progetti, il 20% ha continuato l'inserimento in forme più graduali, il 10% circa ha abbandonato il percorso. Tali indici devono essere parametrati a due fattori critici: l'estrema fragilità delle persone svantaggiate; la complessità dell'impegno dell'intera rete di supporto alle imprese (associazioni datoriali, sindacati, CCIAA)
I "testimoni sul campo" - persone svantaggiate e imprese - hanno evidenziato le difficoltà sia nel raggiungere una stabilità lavorativa (come del resto per ogni altro cittadino) sia nel trovare risposte a problematiche - quali trovare casa - che certamente ostacolano la possibilità di trovare e mantenere un lavoro.
Nella tavola rotonda si è poi discusso con alcuni dei principali firmatari del Patto per Ferrara. Le proposte di Lorenzo Tosini Unindustria, Luca Fiorini Cgil, Giorgio Rosso Consorzio Impronte sociali, Maurizio Pirazzini Camera di Commercio, hanno riaffermato la possibilità di incrementare i servizi alle imprese, con l'obiettivo di motivarle a potenziare gli inserimenti lavorativi all'interno del proprio organico.
La metodologia del lavoro in rete - alleanza tra sistema sociale e mondo economico, come anche la collaborazione tra imprese profit e cooperazione sociale - può affiancare, ai servizi messi in campo dal Comune - borse lavoro, tutor, bonus finanziari e campagna di comunicazione sociale per valorizzare le imprese - altre iniziative di sostegno offerte dalle associazioni di categoria, quali: corsie preferenziali burocratico-amministrative, nuovi servizi e sconti sulle tariffe, informazioni e consulenza aggiornata, "mediazione relazionale" sul luogo di lavoro, riconoscimenti e premiazioni. A tutto questo si sono aggiunte nuove proposte tra le quali le "imprese sociali di comunità" (Rosso), lo "Sportello Responsabilità Sociale" e il "Bando Buone Pratiche" della Camera di Commercio (Pirazzini).
In ultima analisi, la strada aperta dal Patto sta crescendo e potrà dare risultati sempre più alti con il crescere della collaborazione in rete territoriale. L'alleanza interistituzionale tra politiche di welfare e della formazione-lavoro è stata rinsaldata in chiusura dall'Assessore provinciale Paola Ricci, che ha proposto una estensione del progetto all'intero territorio provinciale e, a fianco del Comune di Ferrara, l'impegno a individuare nuovi servizi pubblici da esternalizzare alle imprese sociali.
(Comunicato a cura dell'Assessorato alla Salute e Servizi alla Persona del Comune di Ferrara)