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Presentato il masterplan per la riqualificazione di rilevanti aree fra la darsena e via Bologna

Ex Mof, ex Amga e Palazzo degli Specchi: una rinascita orientata al futuro

29-10-2008 / Giorno per giorno

Giardini pensili ricavati da varchi creati negli attuali volumi del Palazzo degli Specchi; corridoi verdi che, come dita di una mano, riconnettono la città al lungofiume nei pressi della darsena; un prolungamento del percorso delle mura che taglia via Bologna e si ricongiunge al bastione di San Lorenzo.
Il volto nuovo di un pezzo significativo di città si delinea nel masterplan messo a punto da Behnisch Architecten e Politecnica Ingegneria e Architettura, che insieme stanno lavorando al progetto di sviluppo di alcune aree urbane di Ferrara. Il piano è stato presentato questa mattina in Comune dai progettisti, alla presenza del sindaco Gaetano Sateriale e dell'assessore all'Urbanistica Raffaele Atti. Si tratta di aree da riqualificare, affidate a Ferrara Immobiliare, una Stu (società di trasformazione urbana) costituita ad hoc, il cui pacchetto azionario è detenuto al 100% dall'Amministrazione comunale. "Uno degli elementi di debolezza del Palazzo degli Specchi è stata la precedente destinazione d'uso, quasi totalmente a direzionale pubblico dell'edificio - ha spiegato il sindaco - che non corrisponde ai reali bisogni della città. Ora si prevede una consistente destinazione a utilizzo residenziale, con la parziale trasformazione dei fabbricati attuali secondo criteri di sostenibilità e di estetica molto avanzati, per farne non un ghetto di lusso ma una porzione di città bene integrata nel tessuto urbano".
"Adottiamo soluzioni apparentemente avveniristiche - hanno spiegato Fatima Alagna e Giovanni Romiti dello studio Politecnica - ma in realtà sviluppiamo idee e linee già molto attuali anche in rapporto alle dinamiche del mercato immobiliare".
Criteri sostanzialmente analoghi a quelli individuati per il direzionale di via Beethoven saranno applicati anche nella riprogettazione dei comparti dell'ex Mof e dell'ex Amga, dove si tratta di riqualificare e soprattutto ricucire cesure nel tessuto urbano, sempre avendo fermo l'obiettivo della vivibilità degli spazi e della riduzione del fabbisogno energetico degli edifici, progettati secondo una filosofia ecologica che mira a "zero emissioni". L'area delle darsena, in prospettiva, risulta particolarmente rilevante anche in funzione della trasformazione dell'ex carcere in sede del Museo nazionale dell'ebraismo italiano e della Shoah.
"Crediamo di avere creato delle opportunità che potranno attrarre gli investitori", sostiene Martin Hass del Behnisch Architecten di Stoccarda, artefice di numerosi apprezzati interventi in Europa e negli Stati Uniti. "Vorremmo applicare agli edifici di Ferrara linee guida per la sostenibilità che siano di esempio per altri contesti urbani".
Ora si avvia la fase di confronto pubblico sul masterplan - spiega l'assessore Atti - e si intraprende l'iter per l'approvazione in Consiglio comunale. Quindi ci sarà il confronto programmatico con la Provincia per avviare la variazione di destinazione d'uso delle aree, a cui seguirà l'elaborazione del piano di recupero per procedere all'acquisizione delle superfici e di nuovo un passaggio in Consiglio. Alla Stu Ferrara Immobiliare spetterà la gestione delle aree pubbliche, l'acquisizione delle private, la definizione delle procedure di gare, l'individuazione degli investitori e di soci di capitali che ne rafforzino la struttura finanziaria.


LA SCHEDA - Masterplan aree ex Mof, darsena, ex Amga ed ex direzionale di via Beethoven


Il team di progetto
Behnisch Architecten e Politecnica Ingegneria e Architettura in associazione, a seguito di gara pubblica bandita dalla STU Ferrara Immobiliare SpA, sono impegnati nello sviluppo della progettazione urbanistica delle aree ex MOF-Darsena-ex AMGA, ricomprese all'interno della zona di rispetto della città storica, sito UNESCO, dove fra la metà dell'800 ed i primi del '900 si insediarono grandi servizi urbani oggi dismessi (mercato ortofrutticolo, officina del gas, darsena industriale) e l'area dell'ex direzionale di via Beethoven (Palazzo degli Specchi), collocata più a sud.

Le tappe
La prima fase di lavoro prevede la redazione di un Masterplan che ha il compito di definire un disegno unitario e complessivo dei nuovi tessuti urbani.
Sulla base del Masterplan, che sarà approvato dal Consiglio Comunale, si definiranno i contenuti dell'Accordo di programma in variante alla strumentazione urbanistica. Successivamente saranno redatti i piani urbanistici attuativi e sarà approfondita la progettazione relativa alla risistemazione di via Darsena.

L'approccio al progetto
La "sostenibilità" nella sua declinazione di sostenibilità sociale, economica ed ambientale è assunta quale matrice delle scelte progettuali.
In particolare il team di progetto ha operato secondo alcune linee guida:
- Realizzare una rete di spazi pubblici collegati con la città, assicurandone un utilizzo "continuo" nell'arco della giornata
- Prevedere nuove attività attrattive e funzioni urbane in grado di rivitalizzare gli spazi recuperati
- Prevedere un mix funzionale tipico dei centri antichi e oggi da riproporre come modello di "urbanità"
- Cogliere tutte le opportunità perché le operazioni di riuso delle parti della città esistente creino nuova qualità urbana ed ambientale.
Nel percorso di costruzione del progetto assume rilievo, quindi, la comprensione delle specifiche condizioni del luogo in cui si opera al fine di potere determinare quali soluzioni progettuali "sostenibili" possono essere effettivamente adottate, a quali costi e condizioni.

Sintesi delle proposte
Sostenibilità significa anche capacità di integrare vecchio e nuovo: così nell'area ex MOF la Palazzina del vecchio mercato potrà diventare un punto di riferimento per il nuovo quartiere ed ospitare una caffetteria ed altri spazi di uso pubblico. Di grande importanza, sotto questo profilo, sarà anche l'intervento sull'ex direzionale, le cui strutture potranno essere mantenute, pur con i necessari adeguamenti, mentre la modifica delle facciate con la creazione di terrazze e spazi verdi privati potrà assicurare un ambiente adatto al lavoro e alla vita contemporanea.
L'area dell'ex mercato ortofrutticolo costituirà la principale connessione fra il centro della città e la darsena, che a sua volta sarà riservata principalmente ad usi ricreativi, realizzando un vero e proprio distretto urbano per il tempo libero. Nell'area troverà posto la nuova sede del Comune ubicata tra la nuova piazza cittadina proiettata sulla darsena e la piazzetta antistante la palazzina storica dell'ex mercato. Un grande parcheggio pubblico interrato consentirà di rispondere alle esigenze indotte dalla collocazione di funzioni generatrici di traffico e di eliminare i parcheggi che oggi insistono su queste aree.
Contrariamente alle ipotesi preliminari, il gruppo di progetto ritiene che la qualità della connessione spaziale fra la città e la darsena non verrà accresciuta dall'interramento della strada, perché le rampe rappresenterebbero una significativa barriera tra il parco sul fiume e la cintura verde attorno alle mura estensi. Il progetto propone invece che la via Darsena diventi un "boulevard", una strada cioè con ampi marciapiedi, pista ciclabile, fermate dell'autobus, spazi di parcheggio regolamentato (a rotazione) ed una corsia per senso di marcia per i veicoli..
Particolare attenzione viene dedicata alla costruzione dello "spazio urbano" sia attraverso una diversificata rete di spazi pubblici, che definiscono il carattere dell'area (il sistema delle piazze, le aree a verde che qui formano quasi della "dita verdi" che connettono il verde delle Mura estensi alla darsena), sia attraverso la multifunzionalità delle funzioni proposte, quale strumento per favorire l'interazione sociale e lo sviluppo di quella che viene chiamata "urbanità". Gli edifici residenziali sono studiati per offrire un'ampia gamma di tipologie e le residenze prossime alle mura estensi disporranno di un livello seminterrato per i parcheggi privati, mentre i loft disporranno di un proprio verde privato realizzato con balconi, terrazze e tetti giardino dai quali si potrà avere la vista verso il fiume e il parco della darsena.
Per quanto riguarda l'ex direzionale, il primo intervento riguarderà il recupero e la trasformazione per funzioni prevalentemente residenziali del "Palazzo degli Specchi" in modo da dare un nuovo volto all'insediamento e creare uno spazio urbano attrattivo. Saranno demolite alcune strutture esistenti e saranno realizzati nuovi volumi per uffici ed anche un albergo. La zona sud dell'insediamento è destinata, da un lato, ad un rafforzamento dell'esistente polo sportivo, incrementando particolarmente lo spazio per attività sportive all'aria aperta (per questo è prevista una grande spina centrale a verde sportivo-ricreativo su cui si affacciano le residenze e gli uffici), ed una nuova zona commerciale.
Le aree, pur avendo una loro precisa identità, sono progettate con un'edilizia che consente un uso flessibile, che può assecondare la diversità di funzioni necessarie per assicurare un utilizzo dei volumi e degli spazi gradevole ed economicamente sostenibile.
Si tratta di dare avvio ad una complessa operazione di parti estese ed importanti della città di Ferrara; la sfida è quella di costruire un progetto che generi qualità urbana, che si ispiri ai principi di sostenibilità e che, al contempo, risulti realizzabile dal punto di vista del bilancio economico-finanziario.

I numeri

Area Ex MOF/Darsena:
Direzionale pubblico: 18.000 m²
Residenza: 26.000 m² (*)
Uffici privati: 500 m² (***)
Commercio e pubblici esercizi: 5.000 m²
Attrezzature per lo sport e la cultura: 2.000 m²
Aree a verde: 27.500 m² (**)
Piazze: 11.000 m²
Parcheggio pubblico interrato (2 livelli): 15.300 m²
(*) All'interno di questa quantità potrebbe essere previsto anche un albergo (4.000 m²).
(**) Il Masterplan propone di interessare anche due aree esterne al comparto per
realizzare due grandi parchi pubblici di connessione fra il verde delle mura e la
Darsena, con funzioni anche di rafforzamento della rete ecologica.
(***) Potrebbero aumentare recuperando parte della direzionalità pubblica

Area ExAMGA/Kennedy:
Residenza: 5.000 m² (*)
Commercio e pubblici esercizi: 700 m²
Superfici a verde: 2.900 m²
Parcheggio pubblico interrato (2 livelli): 7.000 m²
(*) Al posto della residenza potrebbe essere previsto un albergo.

Area Ex-Palazzo degli specchi:
Residenza: 16.400 m² (*)
Uffici privati: 9.000 m²
Commercio e pubblici esercizi: 10.800 m²
Attrezzature per lo sport: 6.000 m²
Albergo: 5.800 m²
Verde pubblico: 6.200 m²
Piazze: 11.000 m²
Parcheggio pubblico interrato: 17.000 m²
(*) Si ipotizza una quota significativa di edilizia residenziale sociale

Gli studi incaricati del masterplan

Behnisch Architekten è uno studio internazionale che sviluppa una gamma completa di servizi di progettazione avendo particolare attenzione alla dimensione sociale del progetto nella convinzione che l'architettura sia generata dai bisogni intellettuali, spirituali e materiali delle persone. Non solo gli edifici ma anche la qualità del progetto urbanistico ha a che fare con il benessere e ciò si ottiene avendo attenzione al contesto in cui si progetta, alla cultura ed allo spirito del luogo. Behnisch Architekten ha consolidato inoltre una reputazione internazionale per la sensibilità sviluppata in direzione della sostenibilità ambientale che non viene affrontata come aspetto settoriale ma che è parte della concezione architettonica complessiva.

Politecnica, Ingegneria e Architettura, è una Società di progettazione in forma cooperativa nata da un processo di integrazione di diverse Società con patrimonio umano e strategico eterogeneo ed esperienze pluriennali nei diversi settori della progettazione. Politecnica vanta una grande esperienza multidisciplinare; la presenza di personale tecnico specializzato consente l'integrazione fra i vari aspetti architettonici, strutturali, impiantistici, urbanistici e di completamento, anche su commesse molto complesse.