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SERVIZI ALLA PERSONA - Il bilancio di Uffa che afa 2010

Per gli anziani ferraresi un'estate senza reali emergenze sanitarie

16-09-2010 / Giorno per giorno

Nessuna particolare emergenza sanitaria legata al caldo ha funestato l'estate ferrarese del 2010. Nemmeno nei periodi di maggiore disagio climatico all'inizio di luglio e alla fine di agosto. A confermarlo è il bilancio conclusivo del progetto 'Uffa che afa' secondo il quale, anche per quest'anno, non si è mai verificata la necessità di attivare, all'ospedale Sant'Anna, il percorso specifico previsto per le emergenze estive.
Giunto al suo settimo anno di vita, il progetto per la gestione delle ondate di calore a favore della popolazione anziana, è stato promosso e coordinato dall'Assessorato comunale alla Salute e Servizi alla Persona, con la collaborazione dell'Asp Centro Servizi alla persona, dell'azienda Usl, dell'azienda Ospedaliera, della Protezione civile del Comune e della Società Cup 2000. Hanno inoltre partecipato al progetto la Prefettura, la Questura, i Carabinieri, i Vigili del Fuoco e la Croce Rossa e sono state coinvolte diverse associazioni: Auser, Anteas, Avulss, Cooperativa Integrazione Lavoro, Nadiya, Ferrara Assistenza e Ancescao, coordinate da Arci e Acli.
Nell'ambito del segmento sociale del progetto, che prevede l'uso della teleassistenza preventiva per le persone a rischio, sono stati 320 i cittadini anziani segnalati dai medici di famiglia e raggiunti, attraverso Cup 2000, da telefonate di controllo e sostegno. Di questi, 40 sono stati poi inseriti stabilmente nella rete dell'assistenza telefonica che prosegue tutto l'anno e coinvolge, attualmente, 459 persone (di cui 359 donne). Tutti gli anziani seguiti in teleassistenza vengono regolarmente contattati almeno una volta la settimana, ma nell'imminenza delle ondate di calore sono stati chiamati due volte nella stessa settimana per essere adeguatamente allertati.
Al numero verde 800 072110 sono giunte nel periodo estivo 1.771, tutte però in continuità con il progetto "Giuseppina" attivo tutto l'anno; non legate, quindi, all'emergenza caldo ma al sostegno agli anziani nelle attività quotidiane.
Tra gli effetti del caldo, si è registrato un elevato numero di disdette e richieste di posticipo per i servizi di accompagnamento, nei giorni in cui il disagio climatico è stato maggiormente intenso. Seguendo, infatti, correttamente le indicazioni fornite loro, gli anziani hanno preferito rimanere in casa nelle ore più calde. Si è così passati dai 1.611 accompagnamenti di maggio e giugno ai 1.138 di luglio ed agosto, ma la diminuzione è stata influenzata anche dalla sospensione delle attività motorie che riprenderanno in autunno.
"Ancora una volta - hanno sottolineato i promotori del progetto - la rete di protezione coordinata dal Comune di Ferrara ha dimostrato di saper rispondere adeguatamente ai bisogni della popolazione fragile durante il periodo estivo, soprattutto perché si tratta del rafforzamento estivo di un sistema attivo tutto l'anno".