Identità e diversità i temi su cui si confronteranno intellettuali ferraresi e protagonisti della cultura nazionale
Dialoghi sulla città per capire il mondo che cambia
21-01-2009 / Giorno per giorno
L'identità e la differenza sarà il filo conduttore dei quattro incontri promossi da Comune e Istituto di storia contemporanea sotto il titolo "Dialoghi sulla città". Ogni volta un intellettuale ferrarese si confronterà con un protagonista del mondo culturale italiano. Inizia Gianni Venturi, venerdì 23 gennaio, a ragionare di "Letteratura come narrazione della Città" con Ezio Raimondi. Giovedì 29 tocca a Guido Barbujani e Gad Lerner parlare di "Razzismo e identità". Martedì 17 febbraio Marco Bertozzi e Carlo Galli si confronteranno su "L'umanità nell'epoca del multiculturalismo". Infine, mercoledì 11 marzo Piero Stefani interloquirà con Enzo Bianchi su "La differenza cristiana all'interno della città comune". Il ciclo di iniziative, tutte programmate in serata alle 21, avrà un'appendice, in data da destinarsi, con il colloquio fra Fiorenzo Baratelli e il sindaco Gaetano Sateriale. Cornice degli incontri, sarà la sala Estense: in coda a ogni appuntamento sarà riservato un ampi spazio di intervento per il pubblico.
"Quello delle diversità culturali è un tema di grande attualità - commenta il sindaco Gaetano Sateriale - Sono convinto che la città in quanto comunità debba saper fare convivere le differenze. Anche per questo mettiamo a disposizione della città una palestra in cui riflettere su se stessa in rapporto a un mondo sempre più interconnesso".
"E' un'iniziativa importante e significativa - aggiunte l'assessore Massimo Maisto - che consente anche di coltivare gli stimoli e sviluppare i ragionamenti suggeriti dai tanti eventi culturali che Ferrara ospita, a cominciare dal festival Internazionale".
Il primo incontro, spiega Venturi "indagherà la capacità della letteratura e dell'arte di contribuire ancora alla definizione dell'identità del presente".
Il secondo incontro affronta il tema della diversità umana. "Ci interrogheremo - anticipa Barbujani - sui tentativi di fondare le pretese identitarie su basi biologiche e razziali e sulle conseguenze sociali dei fenomeni migratori".
Il terzo dialogo affronta lo snodo del multiculturalismo. "Che riposte diamo? - si chiede Bertozzi anticipando i temi del contraddittorio - Integrazione? Assimilazione? Cercheremo di comprendere gli scenari presenti, in bilico fra confronto e conflitto".
L'ultimo colloquio ruoterà attorno ai concetti di religione, laicità, spazio pubblico. "Riprendiamo il tema della differenza ,ricollocandolo all'interno della comunità cittadina, per scandagliare i caratteri della morale e dell'azione cristiana in rapporto al contesto civico".
LA SCHEDA: "Dialoghi sulla città"
La città non è solo il luogo dove si lavora, si dorme, si mangia, si guarda la televisione, si va al cinema, si gioca col computer domestico, si fa la spesa, si passeggia in un parco, ci si incontra in un caffé, ma dovrebbe essere anche luogo pubblico di confronto e dialogo sui piccoli e grandi temi della convivenza comune.
Al di là della quotidianità della competizione politica esiste una percezione comune di una crisi che vivono gli uomini e le donne del nostro tempo: è una crisi di tradizioni, ideologie, religioni, che crea una condizione di problematicità assoluta. Ritornano di attualità le tre domande che il grande filosofo Immanuel Kant si faceva sulla condizione dell'individuo all'alba della modernità: che cosa posso sapere? Che cosa debbo fare? Che cosa mi è lecito sperare? Ogni persona deve rispondere partendo dall'intimo di una propria ricerca spirituale e culturale, ma il confronto con gli altri può aiutare. C'è bisogno di pensiero vero sapendo che esso è sempre al di là della formula in cui si definisce, e in cui si acquieta e riposa.
Libertà è intanto questo non riposarsi. E' sempre più difficile non lasciarsi fuorviare dai polveroni d'ogni genere, distinguere i falsi dai veri problemi. A volte basta (ma sappiamo che è tanto!) semplicità, buon senso, competenza, onestà intellettuale, dirittura morale, per non cedere ai luoghi comuni e contribuire a costruire una socialità ricca di individualità disposte all'ascolto, al dialogo e all'operare insieme per il bene pubblico. Queste sono le ragioni essenziali che hanno portato ad organizzare un ciclo di incontri pubblici attorno al tema: "Dialoghi sulla città". Hanno dato la loro disponibilità personalità di alto profilo culturale e morale. Ogni incontro vedrà due protagonisti, uno dei quali sempre ferrarese, impegnati in un dialogo-confronto su temi di grande interesse pubblico.
Programma - Sala Estense, ore 21
venerdì 23 gennaio 2009 - "Letteratura come narrazione della città" - Gianni Venturi, Ezio Raimondi
giovedì 29 gennaio 2009 - "Razzismo e identità" - Guido Barbujani, Gad Lerner
martedì 17 febbraio 2009 - "L'umanità nell'epoca del multiculturalismo" - Marco Bertozzi, Carlo Galli
mercoledì 11 marzo 2009 - "La 'differenza cristiana' all'interno della città comune" - Piero Stefani, Enzo Bianchi
Primo dialogo, venerdì 23 gennaio : "Letteratura come narrazione della città"
Il primo dei Dialoghi s'interroga sul valore e il senso della letteratura (e dell'arte in genere) nella contemporaneità, partendo dalla situazione della città per poi estendere l'indagine sulla specificità della letteratura a risolvere e a rappresentare il reale come modello . Nella nostra società la funzione della letteratura è in progressivo calo rispetto ad altri mezzi d'indagine del reale che oggi sembrano prevalere: media, tecnologia, scienza e anche filosofia, ma l'intento che muove questo dialogo può essere riassunto dalle parole di presentazione che Italo Calvino scrisse per le sue Lezioni americane (1985): "La mia fiducia nel futuro della letteratura consiste nel sapere che ci sono cose che solo la letteratura può dare con i suoi mezzi specifici".
Ezio Raimondi professore emerito della Università di Bologna, Presidente dell'Istituto per i Beni Culturali dell'Emilia-Romagna e Presidente dell'Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara è tra i più famosi italianisti a livello mondiale. Le sue competenze variano dalla filologia alla inteconnessione tra le arti, dalla filosofia alla storia. Della sua immensa produzione citiamo solo gli ultimi frutti: La dissimulazione romanzesca ( n.ed.2004), Un'etica del lettore (2007), Il senso della letteratura (2008).
Gianni Venturi docente allla Facoltà di Lettere dell'Università di Firenze. Direttore dell'Istituto di Studi Rinascimentali di Ferrara. Nel suo percorso critico che lo ha portato dalla contenmporaneità a Dante, ha privilegiato soprattutto i fondamentali, per lui, rapporti tra letteratura e arti visive indagandone le analogie e le connessioni.