Dialogo tra Gad Lerner e Guido Barbujani giovedì 29 alla sala Estense
Tesi a confronto su razzismo e identità
27-01-2009 / Giorno per giorno

Verso che società stiamo andando? Cosa ne sarà della nostra identità? E cosa vuol dire, esattamente, integrazione? Sono solo alcuni dei quesiti su cui si intreccerà la conversazione pubblica fra Gad Lerner e Guido Barbujani in programma giovedì 29 gennaio alle 21, alla sala Estense. L'incontro, dal titolo "Razzismo e identità", è il secondo dei "Dialoghi sulla città" promossi dal Comune e dall'Istituto di storia contemporanea con la partecipazione di quattro protagonisti del mondo culturale italiano a colloquio con altrettanti intellettuali ferraresi. Intento della rassegna, come dichiarato dal sindaco Gaetano Sateriale è quello di "mettere a disposizione della città una palestra in cui riflettere su se stessa in rapporto a un mondo sempre più interconnesso". Tra i tanti temi oggetto di discussione le diversità razziali e culturali, la religione, la convivenza e il bene comune.
Gli incontri, aperti a tutti gli interessati, si concludono con spazi di intervento per il pubblico.
Gli appuntamenti successivi sono previsti per martedì 17 febbraio, con Marco Bertozzi e Carlo Galli che dialogheranno de "L'umanità nell'epoca del multiculturalismo", e per mercoledì 11 marzo con Piero Stefani ed Enzo Bianchi impegnati a discutere de "La 'differenza cristiana' all'interno della città comune".
Razzismo e identità. Giovedì 29 gennaio, alle 21 alla sala Estense
LA SCHEDA a cura degli organizzatori
Saper convivere con cittadini diversi da noi per abitudini e cultura può essere molto bello, ma inizialmente richiede uno sforzo, e spesso questo sforzo non abbiamo voglia di farlo o non pensiamo sia giusto farlo. In fondo, gli immigrati abitano e lavorano in aree della città che si
sovrappongono solo in parte a quelle dove abitiamo e lavoriamo noi. Basta poco per pensare di vivere in mondi paralleli, che non comunicano e che si possono tenere distinti.
Eppure non ci sono vere alternative allo sforzo di conoscersi e comunicare. Il nostro paese è cambiato; qualunque politica dell'immigrazione si metta in atto, non si tornerà più alla società semplice e conclusa in se stessa dell'altro ieri, verso cui si rivolgono tanti pensieri nostalgici, ma che forse non è mai esistita davvero. Ma verso che società stiamo andando, allora? Cosa ne sarà della nostra identità, e anzi, cos'è poi la nostra identità? Quali diritti è giusto dare a chi in Italia non ci è nato ma ci lavora, o a chi, essendoci nato da genitori stranieri, non ha la cittadinanza italiana? Non c'è modo di far fare la fatica tutta agli altri, a quelli che in Italia ci sono immigrati? Oppure: cosa possiamo chiedere loro, in cambio della nostra fatica? Come possiamo favorire l'integrazione, quali atteggiamenti rischiano, invece, di renderla più problematica? E cosa vuol dire, esattamente, integrazione? Fino a che punto persone di aspetto diverso dal nostro portano un complesso di atteggiamenti, mentalità, valori, che sta scritto nel loro DNA, e quindi sarebbe vano sperare di cambiare? Ci sono modelli, in altri paesi sviluppati, che possiamo sperare di copiare, o magari esempi negativi da non imitare?
Giovedì 29 gennaio alle 21 alla sala Estense, ad alcune di queste domande cercherà di rispondere Gad Lerner, dialogando con Guido Barbujani.
Gad Lerner è giornalista e scrittore. Ha lavorato, fra l'altro, al Manifesto, L'Espresso, La Stampa e ha diretto il TG1. Attualmente collabora con Repubblica e conduce su La7 il programma "L'infedele". Il suo ultimo libro è "Tu sei un bastardo" (Feltrinelli 2005).
Guido Barbujani insegna Genetica all'Università di Ferrara. Il suo ultimo libro è "Europei senza se e senza ma. Storie di neandertaliani e di immigrati" (Bompiani 2008).