Revisione dei classamenti catastali del centro storico da parte dell'Azienda del Territorio
L'Amministrazione comunale chiede la verifica degli estimi
06-02-2009 / Giorno per giorno

"E' più che mai opportuno diradare il 'polverone' alzato in questi giorni sulla questione della 'revisione parziale del classamento delle unità immobiliari di proprietà privata site nella microzona n.1 del Comune di Ferrara - centro storico". Cita letteralmente la formula alla base della richiesta inviata il 31 marzo 2005 dall'Amministrazione comunale all'Agenzia del Territorio l'assessore all'Urbanistica Raffaele Atti, che ha incontrato oggi la stampa insieme al collega Roberto Polastri.
"Non vogliamo sottrarci alla responsabilità di aver inviato questa richiesta - ha affermato - bensì evidenziare l'estraneità dell'Amministrazione comunale rispetto al meccanismo attivato dall'Agenzia del territorio, che la vede pronta oggi a comunicare ai proprietari di immobili del centro storico le notifiche dei nuovi estimi".
Fa un passo indietro l'assessore Raffaele Atti, ricordando come la richiesta inoltrata all'Agenzia del Territorio fosse una possibilità contenuta nella Legge Finanziaria del 2004 che concedeva di rivedere l'attribuzione delle rendite immobiliari limitatamente alle sottozone nelle quali risultasse rilevante la differenza di rapporto tra il valore medio di mercato e il corrispondente valore medio catastale. Un passaggio necessario per l'Amministrazione, alla presenza di tutti i presupposti per richiedere un aggiornamento - ha confermato - con l'intento, evidente, di porre in atto una maggiore equità nel trattamento fiscale degli immobili della nostra città.
"A fronte della nostra richiesta di revisione (e successivamente di un sollecito sullo stato di avanzamento dei lavori nel novembre del 2006) - ha aggiunto l'assessore Atti - l'Agenzia del Territorio solo a dicembre 2008 ci comunicava di avere completato la procedura proponendoci compiti di verifica e confronto sulle metodologie utilizzate (da sviluppare magari mediante un gruppo di lavoro) e una collaborazione a supporto di una preventiva informazione dell'opinione pubblica prima dell'attivazione delle notifiche. Ma in piene festività natalizie (il 29 dicembre) perveniva la lettera dell'Agenzia che comunicava l'avvenuto aggiornamento della banca dati catastale. Una scelta, questa, da considerare a tutti gli effetti unilaterale e una procedura non condivisibile, perché prodotta da meccanismi automatici e con un metodo standard sui cui risultati è indispensabile un controllo incrociato degli uffici comunali".
"A questo punto - ha ricordato l'assessore Roberto Polastri - l'Agenzia farebbe bene ad agire in autotutela, ovvero bloccare le notifiche, per evitare ricorsi. Un rischio evidente, se si considera che la Commissione tributaria controlla circa 600/700 ricorsi annui e che le unità immobiliari interessate alla revisione della microzona n. 1 sono 26.798.
Dal canto nostro confermiamo, come già abbiamo ribadito all'Agenzia, la nostra disponibilità ad attivare un gruppo di lavoro in grado di effettuare puntualmente una verifica di quei fabbricati dei quali risultasse dubbia la classificazione."