Avviato in sette stati analizza la capacità di adattamento della società civile ai cambiamenti climatici
Il Comune tra gli enti 'pilota' del progetto europeo EUR-ADAPT
09-02-2009 / Giorno per giorno
Grazie all'ormai lunga e consolidata esperienza con gli strumenti di sostenibilità, il Comune di Ferrara è stato selezionato tra gli enti 'pilota' nell'ambito del progetto europeo EUR-ADAPT Organising Adaptation to Climate Change in Europe (2008-2012). Il progetto, che si pone come obiettivo principale quello di analizzare la capacità di adattamento della società civile ai cambiamenti climatici, è stato avviato in sette diversi stati europei: Regno Unito, Paesi Bassi, Norvegia, Svezia, Finlandia, Italia e Russia. Per approfondire il tema delle azioni e delle sfide affrontate nella realizzazione delle politiche di adattamento ai cambiamenti climatici, Lisa Westerhoff, una ricercatrice dell'Università di Umeå (Svezia), sta realizzando in questi giorni alcune interviste sul territorio italiano; in particolare a Ferrara ha raccolto le testimonianze dell'assessore all'Ambiente e Agenda21 Mascia Morsucci, del dirigente del Servizio Ambiente Alberto Bassi e dello staff di Agenda21 e Centro Idea del Comune. Uno dei risultati attesi dal progetto è l'individuazione delle opportunità di adattamento direttamente realizzabili dagli stakeholder (singoli cittadini, scuole, enti pubblici e privati, associazioni d'impresa, culturali, comunità scientifica e accademica, ecc.).
Maggiori informazioni sul progetto alla pagina
www8.umu.se/soc_econ_geography/forskning/EUR-ADAPT.html
Scheda di approfondimento:
Che cosa significa "adattamento"? Le azioni di adattamento servono a far fronte ai mutamenti del clima, come l'aumento delle precipitazioni o delle temperature, una minore disponibilità di risorse idriche o una maggiore frequenza di precipitazioni violente: si tratta pertanto di affrontare i fenomeni già in atto e di prevedere tali mutamenti in futuro. L'adattamento punta a ridurre il rischio e i danni derivanti dagli impatti negativi (presenti e futuri) del fenomeno in maniera efficace dal punto di vista economico oppure a sfruttare i potenziali benefici della situazione. Tra gli interventi possibili possiamo citare l'utilizzo più efficiente di risorse idriche scarse, l'adeguamento delle norme edilizie in vigore per far fronte alle future condizioni climatiche e ai fenomeni meteorologici estremi che potranno verificarsi in futuro, la costruzione di difese contro le inondazioni e l'innalzamento degli argini artificiali per combattere l'innalzamento del livello dei mari, lo sviluppo di colture resistenti alla siccità, la selezione di specie e di prassi silvicole meno sensibili alle precipitazioni violente e agli incendi e ancora l'elaborazione di piani territoriali e corridoi per favorire la migrazione delle specie. L'adattamento può comprendere strategie nazionali o regionali e anche interventi pratici a livello di collettività o di singoli individui. Le misure di adattamento possono anticipare il fenomeno o reagire ad esso. L'adattamento interviene sia sui sistemi naturali che umani. L'insieme di attività finalizzate a garantire la sostenibilità degli investimenti per tutta la loro durata, tenendo esplicitamente conto di un clima in mutamento, sono spesso note con l'espressione inglese "climate proofing". (Fonte: Libro verde dela Commissione Europea "L'adattamento ai cambiamenti climatici in Europa - quali possibilità di intervento per l'UE")