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Sabato 14 l'inaugurazione della nuova mostra al centro Girasole

Il surreale sogno di Ofelia dipinto da Beatrice Piva

12-02-2009 / Giorno per giorno

Fiori e acqua a fare da cornice a un mondo surreale. "Il sogno di Ofelia" dipinto dalla giovane Beatrice Piva sarà in mostra al centro fisioterapico Il Girasole di via Tassini 6 fino al prossimo 14 aprile. L'esposizione che sarà inaugurata, sabato 14 febbraio alle 17, è frutto della collaborazione tra lo stesso centro e l'Assessorato alla Cultura del Comune di Ferrara, che nei mesi scorsi hanno dato avvio a un ciclo di mostre dedicate agli artisti ferraresi, con l'intento di offrire loro un nuovo spazio espositivo, al di fuori del contesto museale consueto.
Tema delle opere della giovane ferrarese è la morte di Ofelia, personaggio dell'Amleto di Shakespeare, oltre che di una poesia di Arthur Rimbaud. I quadri descrivono il rapporto fra i fiori, l'acqua e la pazzia del personaggio, sospendendo gli attimi tragici della vicenda in un momento dilatato e surreale, dove non si vede violenza, ma solo una compenetrazione della figura femminile con l'acqua che la circonda.
La mostra, a ingresso gratuito, potrà essere visitata nei giorni di apertura del centro (in via Tassini 6, area ex Zenit) fino al prossimo 14 aprile.

LA SCHEDA sull'artista (a cura degli organizzatori)

Beatrice Piva è nata a Ferrara nel 1983.
Ha partecipato a diverse mostre collettive organizzate dall'Accademia di Belle Arti di Ravenna: 90x90 al Velvet e Ritratti al Playzone di Rimini, Discoli e Tutta Testa a Ravenna. Ha partecipato, nel 2005, all'esposizione estemporanea di arti visive al Buskers Garden di Ferrara. Ha esposto al Bistrot di Ferrara, con la serie di quadri intitolata Is it love?, ai Fanti di Ravenna, con Masquerade, alla Biscarca 77 di Poggio Renatico (FE), con Passion Faces, quadri questi ultimi esposti dal 1 Maggio 2006 anche al Korova Milk Bar di Ferrara.
Il lavoro di Beatrice Piva si basa sulla sperimentazione di nuove tecniche e sul tema dell'amore unito alla morte, alla passione di tipo romantico-distruttivo che troviamo nelle tragedie di Shakespeare, nei libri delle sorelle Bronte e nell'immaginario romantico-gotico. Ha iniziato a lavorare su questo tema con la tecnica ad acrilico sei anni fa, per poi pervenire alla tecnica ad olio, e scoprire infine la tecnica a smalto lucido in Spagna, dove alla grafica dei primi lavori si è aggiunto uno studio sull'utilizzo della parola nel quadro e sul tema ornamentale, prima nel frattale e poi nell'art nouveau. In questo momento, Beatrice Piva sta lavorando sul colore e su come il tema dell'amore gotico si sviluppi anche nel cinema, in film come Dracula di Francis Ford Coppola, Il Corvo di Tim Pope, Edward Mani di Forbice di Tim Burton, e su come nell'era contemporanea questo concetto viene elaborato.