Comune di Ferrara

martedì, 06 maggio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Via del Salice, il Comune lascia il tavolo regionale e avvia nuove indagini

Il sindaco: "L'atteggiamento dell'Asl vanifica gli obiettivi della commissione"

Via del Salice, il Comune lascia il tavolo regionale e avvia nuove indagini

17-02-2009 / Giorno per giorno

Il Comune sospende la propria partecipazione ai lavori della Commissione tecnica regionale sull'inquinamento dell'area di via Caretti e via del Salice di Ferrara. "Il tavolo - spiega il sindaco Gaetano Sateriale - era nato sulla base della necessità di valutare la documentazione esistente e acquisire gli ulteriori elementi di prova utili e doveva evitare contrapposizioni fra uffici, ma l'impegno è stato vanificato da una serie di lettere dell'Asl, l'ultima delle quali - neppure notificata al tavolo - ribadisce la richiesta di chiusura di pozzi e parco".
Sulla base di questi presupposti e ritenendo che l'obiettivo della commissione sia stato inficiato da tale atteggiamento "il Comune - aggiunge Sateriale - oltre a sospendere la propria partecipazione, decide in autonomia di svolgere nuovi accertamenti sul quadrante est e l'area dell'asilo e di chiedere una valutazione all'Istituto superiore di sanità che ha una specifica competenza in tema di analisi del rischio".
"Con sofferenza - prosegue il sindaco - inibiremo anche l'uso del pozzo utilizzato per l'irrigazione degli orti del centro sociale e l'utilizzo del parco. I dati per noi non giustificano alcun allarme e riteniamo pertanto che le richieste dell'Asl non abbiano fondamento, ma non vogliamo risultare inadempienti rispetto alle prescrizioni".
Il punto maggiormente controverso è l'affermazione contenuta nell'ultima lettera dell'Asl con la quale si sostiene che in zone frequentate da bambini per determinare il divieto è sufficiente la presenza di inquinanti a prescindere dalla loro concentrazione. Il sindaco obietta che sulla base di questo criterio ben pochi luoghi risultano frequentabili, poiché per esempio, tracce di benzene (che è un inquinante cancerogeno generato dagli scarichi delle autovetture ma anche dal fumo delle sigarette) sono molto comuni e diffuse in ambienti pubblici e domestici, però tollerate se inferiori ai limiti previsti dalla legge. Inoltre il problema, in coerenza con lo stesso principio, si dovrebbe trasferire dall'asilo a tutto il quartiere e all'intera città. "Se questa è la logica, le conseguenze sarebbero molto pesanti, ma come si fa a non tenere conto delle concentrazioni", si domanda ancora il sindaco.
Frattanto il Comune ripeterà alcune misurazioni ed eseguirà nuove analisi "per verificare quattro ipotesi - spiega il dirigente del servizio Ambiente Alberto Bassi -: la continuità laterale del tappo di argilla; il fatto che l'argilla sia satura d'acqua e quindi realmente impermeabile ovunque; la profondità dell'area inquinata; la qualità dell'aria interna ai locali del futuro asilo". I dati rilevati saranno immediatamente resi pubblici a beneficio dei cittadini e delle autorità sanitarie.
Alla conferenza stampa in cui il sindaco ha annunciato le risoluzioni adottate dall'Amministrazione comunale e illustrato i contenuti della comunicazione inviata all'assessore regionale Giovanni Bissoni e al direttore generale dell'Asl di Ferrara Fosco Foglietta, erano presenti anche l'assessore all'Ambiente Mascia Morsucci, l'assessore alla Sanità Maria Giovanna Cuccuru, il dirigente del servizio Edilizia Luca Capozzi. Con loro pure l'assessore all'Urbanistica Raffaele Atti che, ripercorrendo le tappe che hanno portato all'individuazione dell'area di edificazione dell'asilo e rivendicando la piena legittimità del procedimento, ha sottolineato come i pareri di Arpa e Asl fossero favorevoli prima dell'inizio dei lavori.