Resoconto seduta del 23 febbraio 2009
Consiglio Comunale: odg, delibere approvate, elezione presidente e vice di commissione
23-02-2009 / Giorno per giorno
CONSIGLIO COMUNALE - seduta di lunedì 23 febbraio
Elezioni del nuovo presidente e del vice presidente della Commissione consiliare di Controllo dei servizi pubblici locali.
L'Assemblea comunale ha quindi proceduto alle elezioni del nuovo presidente e del vice presidente della Commissione consiliare di Controllo dei servizi pubblici locali. Il presidente dovrà essere nominato tra i consiglieri di minoranza, il vice presidente tra i consiglieri di maggioranza. Le elezioni si effettuano con due distinte votazioni segrete, mediante schede, ed è necessario il voto favorevole della maggioranza dei consiglieri assegnati.
La prima votazione non ha dato alcun esito. La seduta è stata sospesa dal presidente del consiglio comunale Romeo Savini per alcuni minuti con l'obiettivo di trovare un accordo fra i capigruppo.
Le successive due votazioni hanno dato questo esito: presidente della commissione Alfredo Calura (FI), vicepresidente Barbara Diolaiti (Verdi).
Ordine del giorno - Segnalazione da parte dei medici di extracomunitari irregolari
Con i voti a favore dei gruppi Pd, Prc,Verdi, Ps, Pdci, dei consiglieri Masotti e Pierpaoli (FI), contrari di Balboni, Brandani, Malaguti (An), Calura (FI) e Cavallari (IaF), astenuti Orsatti e Zardi (FI), è stato approvato l'ordine del giorno presentato da PD, Prc,Verdi, PS e Pdci in merito "all'approvazione in Senato dell'emendamento a firma di alcuni parlamentari della Lega Nord con il quale si rimuove il divieto di segnalazione da parte dei medici alle autorità di pubblica sicurezza di extracomunitari irregolari che a loro si rivolgono per l'erogazione di una prestazione sanitaria".
Il documento è stato illustrato da Simone Merli (Pd); sono intervenuti i consiglieri Massimo Masotti (FI), Alberto Balboni (An), Barbara Diolaiti (Verdi), Kiwan Kiwan (Prc), Massimo Pierpaoli (FI), Irene Bregola (Prc). Per dichiarazione di voto: Gianluca Vitarelli (Pd), Barbara Diolaiti (Verdi) e Irene Bregola (Prc)
Queste le delibere esaminate
Assessore Raffaele Atti
- Approvazione di Piano particolareggiato in variante al Piano regolatore relativo a un'area di Porotto sottozona C2 presentato dalla ditta Sogeco srl; APPROVATA (contrari IaF)
- Variante al Piano regolatore per la modifica della categoria di intervento di edifici in base ai disposti dell'art. 15 comma 4 Legge regionale 47/78 e successive modifiche e integrazioni , controdeduzioni e approvazione; APPROVATA (contrari IaF, astenuti An, FI)
Assessore relatore Massimo Maisto
- Approvazione del Bilancio 2009, del Bilancio pluriennale e del Piano-programma dell'Istituzione dei Servizi educativi Scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara.
Dopo l'illustrazione della delibera da parte dell'assessore Maisto, sono intervenuti Mauro Malaguti (An), Mirella Tuffanelli (Pd), Barbara Diolaiti (Verdi), assessore Marcello Marighelli, Francesco Rendine (An), Irene Bregola (Prc), Ilario Zamariolo (Ps), Alessandra Chiappini (pres. Istituzione Scuola). Per dichiarazione di voto Mauro Malaguti (An), Gianluca Vitarelli (Pd), Barbara Diolaiti (Verdi), Irene Bregola (Prc).
APPROVATA (a favore Verdi, Pdc, Pd, Ps; contro IaF, An, FI, Prc)
LA SCHEDA - La neonata ISTITUZIONE dei Servizi Educativi Scolastici e per le Famiglie del Comune di Ferrara diversamente da quanto avvenuto nel primo anno di attività in via sperimentale (anno 2008) ha predisposto il proprio Bilancio 2009 secondo la logica di contabilizzazione dei costi e dei ricavi di gestione, utilizzando lo schema del DM 26/04/95. La dimensione economico finanziaria del Bilancio punta al pareggio nel rispetto del principio della competenza, secondo questi dati: RICAVI 24.225.559,00 COSTI 24.225.559,00
Tra i Ricavi i proventi sono quasi esclusivamente provenienti da tariffe e trasferimenti da Stato, Regione, Provincia ed altri Enti Pubblici, per un valore pari rispettivamente a 3.689.000 ed 1.423.314,00 con una differenza pari ad 19.112.945,00 a carico del Comune.
Tra i Costi la voce più consistente riguarda il Personale ( 14.737.945,00) e il restante per la gestione dei servizi. I ricavi e i costi sono stati stimati nel rispetto dei principi di prudenza e valutazione storica del loro andamento, in base alla continuità di gestione dei servizi educativi , scolastici e per le famiglie originariamente già attivati dal Comune.
Il piano programma dell'Istituzione si apre appunto con due elementi fondamentali: il primo rappresentato dal vero avvio dell'Istituzione con Bilancio proprio e autonomo, quale mediazione tra le esigenze di flessibilità/autonomia gestionale tipica della gestione aziendale e il mantenimento di principi e regole dei servizi fortemente caratterizzati da una valenza a carattere e rilievo collettivo, come quelli del Comune,il secondo rappresentato dalla ricerca del mantenimento dell'attuale livello qualitativo dei Servizi, nonostante la situazione di forte criticità finanziaria locale e nazionale.
Gli impegni più rilevanti continuano ad essere i seguenti:
L'ampliamento dell'offerta di posti Nido e comunque di forme di reale sostegno alle famiglie per rispondere alle pressanti esigenze di conciliazione tra tempi di lavoro e tempi di vita.
Ciò attraverso convenzioni con soggetti privati autorizzati, ovvero sostenendo le iniziative di Nidi aziendali o comunque forme indirette di sostegno economico alle famiglie attraverso l'adesione a nuove progettazioni regionali ed europee.
Si tratta di un grande ambito strategico di azione che continuerà a basarsi sul coordinamento reale fra i servizi pubblici educativi e scolastici, sociali e sanitari a livello interistituzionale ed i servizi privati, in un sistema realmente integrato, tale da consentire il più diffuso e uniforme intervento qualitativo a favore dei minori e delle famiglie.
Prenderà avvio concreto il piano di razionalizzazione e dimensionamento della rete scolastica territoriale in collaborazione con le Autonomie Scolastiche e verrà potenziato il raccordo tra scuole ed Ente Locale sulla qualificazione dell'offerta formativa scolastica ed extrascolastica offrendo il coordinamento della rete dei servizi pubblici e privati, per favorire azioni di aggregazione e integrazione reale scolastica ed extrascolastica dei minori con disabilità e forte disagio sociale.
Tutte le azioni di integrazione rivolte ai minori e alle famiglie rientrano a primo titolo nella progettazione interistituzionale territoriale dei PIANI DI ZONA. Secondo programmi specifici di ricerca, consulenza e formazione in rete e interventi mirati a sostegno delle competenze e responsabilità genitoriali, nonché del sistema socio-educativo e scolastico territoriale.
Permangono come scelte fondamentali quelle di :-
- Facilitare l'effettiva fruizione del Diritto allo Studio proponendo condizioni agevolate di servizi di trasporto, frequenza scolastica per nuclei con minori in carico al Servizio Sociale e in particolari condizioni di fragilità, in rete con i servizi territoriali.
- Sostenere un programma teso a valorizzare la cultura dell'infanzia e dell'adolescenza a livello di ricerca scientifica, di confronto su interventi innovativi e sperimentali.
- Potenziare lo sviluppo dei Centri di ricerca e documentazione già avviati a livello locale, secondo progettazioni basate su convenzioni/confronti con Enti e Università nazionali ed europee, sia a livello di progettualità della pedagogia speciale che della sperimentazione pedagogica.
- Sostenere lo sviluppo dell'integrazione interculturale proponendo azioni coerenti, complementari e coordinate rispetto agli interventi interculturali a livello di ricerca, innovazione e consulenza.
- Comune di Ferrara città per la pace, adesione al coordinamento nazionale degli enti locali per la pace. E' intervenuta la consigliera Barbara Diolaiti (Verdi) e Anna Quarzi (Pd). APPROVATA (contrari IaF; astenuti An, FI)
- Approvazione del Regolamento del Museo del Risorgimento e della Resistenza.
La delibera è stata illustrata dall'assessore Massimo Maisto.
APPROVATA (contrari IaF)
LA SCHEDA - Il nuovo Regolamento costituisce la sintesi operativa dei più salienti aspetti scientifici e divulgativi quotidiani di questo civico museo la cui origine ascende al 1903 (dopo esperienze preparatorie ottocentesche), segue un itinerario storico-scientifico e operativo approdante nell'attuale sede nel 1958 scandito, nell'anno successivo, dall'allestimento della sezione dedicata alla Resistenza che conduce all'attuale denominazione.
La nuova stesura apporta significative modificazioni al precedente Regolamento, risalente agli anni '60, e si allinea alle direttive regionali e alla normativa di carattere più generale interessante anche i restanti musei civici ferraresi. La sua elaborazione è frutto sia di un lungo lavoro di ricerca, finalizzato alla rilevazione e alla verifica di regolamenti similari esistenti (o in fase elaborativa) nel territorio nazionale, sia della ricerca e rilevazione di nuovi standard qualitativi auspicati e caldeggiati dalla più recente legislazione nazionale e regionale.
In particolare, il Regolamento ribadisce i fondamentali obiettivi del museo, rapportati alla sua identità storica, agli indirizzi generali perseguiti dal Centro di Documentazione Storica-Centro Etnografico (istituto scientifico di riferimento) e al suo contesto locale e nazionale: fa parte, peraltro, in qualità di "aggregato", del sistema nazionale degli istituti di storia contemporanea e della Resistenza. Le norme, inoltre, si muovono conseguentemente nell'ordine di un sistema regionale sia dei musei della stessa tipologia storico-contemporanea sia delle strutture museali (o di centri di documentazioni) a connotazioni etnostoriche ed etno-antropologiche, dialoganti a livello dell'intera regione, nonché in circuiti nazionali e internazionali
In tale ottica di sistema, quindi, la specificità del Museo (e del Centro di Documentazione Storica cui afferisce) è riconoscibile nel suo ruolo consolidato di istituto di riferimento di primaria importanza - a livello nazionale, regionale e locale - per le politiche e le azioni relative alla conservazione dei materiali documentari e alla loro diffusione nell'ampio ambito delle discipline sopra delineate. Coerentemente con tali criteri, il Museo del Risorgimento e della Resistenza si pone la missione di valorizzare il proprio patrimonio e la propria identità storico-antropologica dando un opportuno ed organico impulso tanto agli aspetti relativi alla acquisizione e conservazione dei beni, alla cura e all'aggiornamento delle esposizioni permanenti ed alle attività di ricerca, quanto alla diffusione della cultura nella popolazione da perseguire attraverso iniziative espositive temporanee, attività convegnistiche, seminariali, editoriale e didattiche, l'erogazione di servizi diversificati per il pubblico, nonché tutte le altre forme giudicate idonee di comunicazione.