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CONSIGLIOnotizie 21 giugno - Attività delle circoscrizioni, Seduta del Consiglio comunale del 20 giugno

21-06-2007 / Giorno per giorno

ATTIVITA' DELLE CIRCOSCRIZIONI

Circoscrizione Zona Nord Ovest
Al via da domani "Le feste nei parchi"
Prenderà il via domani, venerdì 22 giugno alle 17 a Cassana l'iniziativa "Le feste nei parchi" promossa come ogni anno dalla circoscrizione Nord Ovest e dedicata in particolar modo ai bambini che, accompagnati da un familiare, potranno stare in compagnia degli amici in aree verdi del territorio.
Il primo appuntamento è con uno spettacolo di burattini del gruppo Città di Ferrara al parco degli "Uccellini" a Cassana dove le famose "teste di legno" intratterranno i presenti con lo spettacolo "La fattoria incantata". I successivi appuntamenti, organizzati in collaborazione con l'ufficio comunale Politiche familiari, saranno con il Ludobus (lunedì 2 luglio alle 16.30) al parco di via Divisione Garibaldina a Mizzana e (martedì 3 luglio alle 16.30) sempre con il Ludobus a Porotto. Ogni pomeriggio di spettacolo e di giochi si concluderà con un'allegra merenda in compagnia.


ATTIVITA' DEL CONSIGLIO COMUNALE

Seduta monotematica del Consiglio comunale - lunedì 20 giugno - sui temi della "Difesa della salute"

Per un'analisi e un dibattito sui temi della "Difesa della salute", con particolare riguardo alla popolazione e al territorio ferrarese, il Consiglio comunale si è riunito nel pomeriggio di ieri nel corso di una seduta straordinaria e dal carattere monotematico. Dopo l'apertura dei lavori da parte dell'assessore alla Sanità Maria Giovanna Cuccuru, sono intervenuti Stefano Ferretti (responsabile del registro tumori della provincia di Ferrara) su "I tumori della popolazione" e Aldo De Togni (dell'unità di Epidemiologia del dipartimento della sanità pubblica dell'Ausl) che svolto una relazione dal tema "Quale esposizione a fattori di rischio cancerogeni nella popolazione ferrarese".
Al termine sono intervenuti i consiglieri Francesco Rendine (FI), Massimo Pierpaoli - FI (che ha proposto una risoluzione anche a nome dei gruppi An, Io Amo Ferrara - accolta all'unanimità), Maria Adelina Ricciardelli (DS), Pier Francesco Perazzolo (FI), Maria Giulia Simeoli (Pdci), Liliano Cavallari (Io amo Ferrara), Francesco Colaiacovo (DS), Barbara Diolaiti (Verdi), Luca Cimarelli (AN), Alex De Anna (Io amo Ferrara), Massimo Masotti (FI). Dopo due brevi repliche affidate ai relatori Stefano Ferretti e Aldo De Togni per le sintesi complessive sono intervenuti il sindaco Gaetano Sateriale e l'assessore regionale alla Sanità Giovanni Bissoni.
In chiusura di seduta l'assemblea ha votato all'unanimità la risoluzione presentata dai gruppi AN, FI, Io amo Ferrara. Questo il testo del documento: "Premesso che da tempo ormai, il problema più importante per la "Difesa della Salute" della cittadinanza ferrarese appare il completamento del Polo ospedaliero di Cona, il Consiglio comunale di Ferrara impegna il Sindaco e la Giunta a chiedere all'assessore regionale alla Sanità dell'Emilia Romagna un preciso impegno politico ed economico, al fine di arrivare, al più presto, al completamento del Polo ospedaliero di Cona."

Intervento del sindaco Gaetano Sateriale
Le malattie dei ferraresi rappresentano un'emergenza e il numero delle patologie registrate nel nostro territorio si scosta in modo evidente dagli indicatori regionali? E ancora, i ferraresi rischiano malattie gravi più o meno di altre popolazioni e perché? E' nata da queste preoccupazioni diffuse fra la nostra popolazione, e per cercare di capire insieme se queste angosce rischiano di essere alimentate da scelte assunte dalla nostra Amministrazione, la volontà di incontrarci nell'ambito di questo Consiglio comunale. Dalle relazioni di oggi mi pare emergano dati sui quali bisogna continuare a riflettere, dati significativi e complessi che vanno presi con le dovute cautele. Dall'assemblea emerge invece la volontà di perseguire con coerenza quanto abbiamo sempre fatto finora, operando in termini anticipati rispetto ad altre aree privilegiando le informazioni, le indagini, gli screening.
Questo è un momento vero della politica della salute, in coerenza con quanto è impegnata da anni a fare la nostra città. La materia è delicata e complessa e i dati sono oggettivi ma vanno interpretati con molta misura. Mi pare di poter dire che dalle analisi uscite possiamo affermare che non esiste una emergenza malattie anche tumorali nella popolazione ferrarese. Questo però non significa fermarsi. Occorre infatti cercare di capire quali sono le politiche più utili per intervenire e ridurre il peso dei tanti fattori di rischio di fronte ai quali non possiamo restare passivi. Dobbiamo tenere conto che anche le abitudini di vita incidono e quelle dei ferraresi, rispetto alla media regionale, evidenziano una minore attività fisica, e una tendenza a mangiare e fumare di più. Dobbiamo capire le componenti e agire su tutte: individuare un solo fattore di rischio è un'operazione sia logicamente scorretta sia politicamente inaccettabile.

Oggi si è parlato poco della componente traffico, ma sappiamo che ormai pesa dal 40 al 50 % sul peggioramento delle condizioni atmosferiche. E' un punto su cui il Consiglio si dovrà muovere riconsiderando la Ztl o sviluppando altre scelte. Non sono disponibile a dire: sono gli effetti della vita moderna. Non dimentichiamo poi l'inquinamento da utenze domestiche: a questo proposito stiamo cercando di inserire nel Regolamento urbanistico che si accompagna al Psc sistemi più adatti, estendendo ad esempio la rete della geotermia e incentivando l'uso di energia solare.
Ma non possiamo negare i rischi industriali. Qualsiasi investimento perché sia compatibile bisogna che sia migliorativo per quanto riguarda le sue emissioni in atmosfera. Abbiamo detto che i grossi insediamenti in area chimica non possono prescindere dall'inquinamento pregresso. Sono 70 anni che nel nostro territorio si fanno produzioni chimiche, ma si è intervenuto a bonificare per la prima volta dopo la firma del protocollo d'intesa stipulato 5 anni fa su impulso dell'Amministrazione comunale.

Veniamo a centrale e forno inceneritore. La centrale si può fare solo se si riducono le emissioni inquinanti. Rispetto alla valutazioni di impatto ambientale rilasciata dal Ministero all'Ambiente nel 2002 (peraltro l'unica in Italia che prevede limiti alle emissioni di ossido di azoto) abbiamo chiesto un aggiornamento migliorativo. Ora sembra che il Ministero sia orientato a fare la seconda valutazione. Ne siamo strafelici: vuol dire che ci tutelerà di più. Ma rilevo un'incoerenza di qualcuno: non si può reclamare una nuova Via e contemporaneamente chiedere la non costruzione della centrale. C'è da otto anni un'autorizzazione a costruire e quando tutto sarà perfezionato si dovrà procedere.

Ora, dopo avere chiuso due forni in questa città perché obsoleti (uno nostro e uno del petrolchimico) si apre il problema del nuovo forno inceneritore. Credo, in questo ambito, sia utile parlare di una politica complessiva che si rivolge alla termovalizzazione solo per quelle quote di rifiuti che non possono essere recuperati, quindi introdurremo una più efficace raccolta differenziata, e solo ciò che non sarà riciclato dovrà essere incenerito. Inoltre le nuove tecnologie con cui vengono costruiti gli inceneritori consentono il ricorso a temperature più basse e di conseguenza non producono una maggior quantità di nanoparticelle.

Non siamo mai stati uniti per Cona, e mi fa piacere che ora questo Consiglio (riferendosi alla risoluzione presentata dai gruppi di opposizione, poi votata all'unanimità dall'assemblea, ndr) si trovi concorde nel richiedere un preciso impegno politico ed economico, per arrivare, al più presto, al completamento del Polo ospedaliero.
E' la posizione giusta da assumere perché non si può contare con un ospedale vecchio con problemi di obsolescenza e con uno nuovo non completato. Nel cantiere di Cona qualcosa non ha funzionato come doveva funzionare. Occorre ora attivare due turni di lavoro se si vuole recuperare il tempo perduto. Questo non significa naturalmente che una stessa persona faccia due turni (come la fantasia perversa di alcuni ha voluto fare intendere). Solo così è possibile recuperare i ritardi e pretendere il rispetto dei tempi previsti a febbraio 2009.

Intervento dell'assessore regionale Giovanni Bissoni
Non c'è una situazione di emergenza ma non per questo dobbiamo abbassare la guardia ed è in particolare il tema della prevenzione primaria quello che dobbiamo sviluppare.
I dati di riferimento sulla mortalità per tumore sono significativi. Vogliamo capire a cosa si debbono i trenta morti in più ogni centomila abitanti che Ferrara registra: 356 qui, rispetto a una media regionale di 323. Vogliamo capire e affinare adeguate strategie di intervento.

Ferrara è stata di grande aiuto per quanto riguarda lo sviluppo delle metodologie di screening. Occorre intervenire sull'intera filiera e abbiamo bisogno di cittadini informati e consapevoli. Dobbiamo assumere il tema della salute come un patrimonio e un obiettivo delle comunità locali all'interno del quale ciascuno deve poi fare il proprio mestiere. Dobbiamo agire tenendo presente che i tumori che insorgono oggi sono colpa di quelle di ieri. E le scelte che facciamo oggi sono fondamentali per il nostro futuro. E' opportuna una grande unità di scelta delle politiche e abbiamo bisogno di tutte le istituzioni e dei singoli.

Uno dei progetti da fare a Ferrara è rafforzare le politiche attive rispetto ai problemi di tabagismo. A tale proposito vorrei ricordare un progetto di legge regionale con il quale tendiamo a colmare alcuni limiti della legge nazionale, sia in termini di cura e sia di prevenzione. Il secondo e il terzo punto sui quali siamo impegnati riguardano il sostegno delle politiche di screening e la promozione dell'attività fisica. Il quarto progetto su cui stiamo lavorando e che riguarda anche Ferrara è il progetto di monitoraggio che si prefigge di costruire un sistema di controllo aggiornato e omogeneo sulle emissioni della combustione e gli effetti nocivi per la salute derivanti dallo smaltimento dei rifiuti.

Per quanto riguarda il completamento del polo ospedaliero di Cona convengo anch'io sulla necessità di rispettare la data di conclusione dei lavori. L'andamento attuale non è compatibile con i tempi previsti, bisogna quindi recuperare il ritardo. A questo proposito la Regione e il suo presidente interverranno con autorevolezza sull'impresa, che già ha costruito altri ospedali in Emilia Romagna.

Infine un'annotazione di bilancio. Veniamo da un 2006 drammatico che non ha visto crescita di finanziamenti statali e nel quale abbiamo comunque garantito i servizi a livello regionale andando in disavanzo. Grazie ai rifinanziamenti del 2007 abbiamo potuto garantire il pareggio di bilancio alle aziende che operano sul territorio.