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BIBLIOTECA ARIOSTEA - Presentazione libro di Salvatore Sechi

05-12-2007 / Giorno per giorno

A cura dell'Istituto Universitario di Studi Spuperiori, dell'Università degli Studi di Ferrara, Dipartimento Scienze Storiche Facoltà Lettere e Filosofia, e della biblioteca Comunale Ariostea, venerdì 7 dicembre alle 18 sarà presentato il libro di Salvatore Sechi "Compagno cittadino. Il PCI tra azione parlamentare e lotta armata" (Editore Rubbettino). Introdurrà e coordinerà Patrizio Bianchi, rettore dell'Università degli Studi di Ferrara. Dialogheranno con l'autore Adrian Lyttelton Johns Hopkins University, Giuseppe Maione Università di Bologna, Andrea Rossi Ricercatore Università di Ferrara.
LA SCHEDA - L'immagine del Pci è riducibile a quella di un normale partito democratico, nazionale e riformatore, come vorrebbe la storiografia comunista che identifica nella "svolta di Salerno" del 1944 l'opzione permanente di Togliatti per la democrazia politica e la via costituzionale? I comunisti, dopo l'abbattimento del nazi-fascismo, mantennero in vita un apparato clandestino e armato, che si prolungò anche in paesi come la Cecoslovacchia e l'Urss, dove ripararono migliaia di ex-partigiani condannati (o in procinto di esserlo) per delitti compiuti nel dopoguerra. A Washington, il Dipartimento di Stato mostrò più di una preoccupazione; non minore fu quella del Foreign Office a Londra. Questo aspetto della militarizzazione della politica, offensiva o difensiva che fosse, in che misura riecheggia quella emiliana della vecchia Lega socialista, intinta di millenarismo e pulsioni escatologiche? L'esistenza di un esercito rosso è compatibile con il monopolio della violenza legale, che la cultura del costituzionalismo liberale affida esclusivamente allo Stato? Analogamente è compatibile con essa la prassi di prelevare tangenti dalle aziende pubbliche e private, attraverso le società di intermediazione commerciale con i paesi dell'Europa orientale controllate dal Pci? Che cosa pensare dell'enorme flusso di inanziamenti verso le casse del Pci riversati dal Partito comunista dell'Unione sovietica?Esiste un volto nascosto della vita del Pci che, almeno per la ricerca storica non piegata a logiche di partito, è necessario lumeggiare. Tale volto è inseparabile dalla vocazione rivoluzionaria del Pci, che le analisi dei servizi di intelligence mettono in evidenza. L'attesa, e anche la profezia della rivoluzione, soprattutto in Emilia si combinò a lungo con una pratica amministrativa e gestionale di tipo socialdemocratico. Ma, a parte la verifica istituzionale del consenso (cioè le elezioni), Bologna è stata diversa da Praga?
Nota Bio-bibliografica - Salvatore Sechi è sardo, ha insegnato nelle università di Torino, Venezia e Bologna. Attualmente è docente di Storia Contemporanea presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell'Università di Ferrara. Si è occupato di storia del comunismo, del fascismo, del movimento sindacale, e dell'America latina. Recentemente ha pubblicato Compagno cittadino. Il Pci tra via parlamentare e lotta armata, Rubbettino editore. Sta completando un volume su terrorismo, intelligence e parlamento (per l'editore fiorentino Le Lettere) e uno sulla strage di Bologna.