INTERNAZIONALE A FERRARA - Presentata a Ferrara la quarta edizione 1-3 ottobre 2010. Gli interventi
'Internazionale a Ferrara', un passo avanti nell'informazione
30-09-2010 / Giorno per giorno

Si è svolta questa mattina, giovedì 30 settembre, nella sala Arazzi della residenza municipale di fronte ad un pubblico attento e interessato di giornalisti, rappresentanti delle associazioni e del tessuto sociale ferrarese, la conferenza stampa locale di presentazione di Internazionale a Ferrara, il festival di giornalismo giunto oramai alla quarta edizione. Massimo Maisto, vicesindaco e assessore alla cultura, ha aperto l'incontro dicendo "Internazionale a Ferrara è un caso nazionale. Tre anni fa ci si chiedeva se avrebbe avuto successo: poi abbiamo assistito all'arrivo di persone da tutta Italia e negli anni è cresciuta anche la partecipazione dei ferraresi. Il festival non è solo un vetrina, ma un vero e proprio momento di elaborazione dello stato dell'informazione in Italia e all'estero".
Chiara Nielsen, vicedirettore della rivista, ha sottolineato l'arricchimento del festival nel numero di eventi - 52 - di ospiti - oltre 100, tra i quali il due volte Premio Pulitzer Dana Priest, la giornalista cinese Hu Shuli, Robert Fisk, uno dei massimi esperti al mondo di Medioriente, - e l'attenzione a temi di stretta attualità e temi dimenticati. Ha poi evidenziato le novità di quest'anno: la certificazione Spreco Zero, i Workshop sul giornalismo e la presenza di una web tv.
La parola è poi passata alla Presidente della Provincia Marcella Zappaterra: "Il Castello deve essere messo a disposizione del festival poiché è il simbolo della città. Come Provincia ci siamo inventati anche dei modi per rendere meno faticosa l'attesa in fila prevedendo la distribuzione di prodotti alimentari del territorio."
Massimo Mezzetti, assessore alla cultura della Regione Emilia-Romagna, sottolinea come l'Italia gestisca in maniera provinciale la sua politica estera, ma "Internazionale è una rivista che ha un approccio fresco e aperto sulle politiche internazionali".
Il presidente dell'Arci Ferrara Paolo Marcolini e il presidente di Ferrara Sotto le Stelle, Paolo Vettorello hanno comunicato la nascita di IF, nuovo soggetto nato dalla sinergia con la rivista Internazionale, che dal prossimo anno si occuperà dell'organizzazione del festival. I due presidenti hanno voluto evidenziare l'impegno messo in opera per rendere il festival completamente accessibile ai disabili e per fare in modo che , anche grazie al posizionamento di maxischermi, tutti possano seguire gli incontri.
Fabio Mangolini, presidente della Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, sostiene "a Ferrara tutti i cittadini alimentano la cultura: lo dimostra il fatto che il programma partecipato è sempre più allargato."
Unipol e Fondazione Unipolis sono tra i principali sponsor del festival. Per Roberta Franceschinelli della Fondazione, "Internazionale a Ferrara è un momento fondamentale di impegno civile del paese".
Dal pubblico due brevi interventi di Giorgio Contessi, responsabile stampa di Medici senza Frontiere, e di Giusi Raimo di Last Minute Market sottolineano il supporto di queste due realtà al festival
Al termine della conferenza stampa è stato proiettato "Un canto per Montesole", video che documenta un progetto sviluppato in seno ad Estate Bambini sull'eccidio di Marzabotto, del quale si commemora la ricorrenza sabato 2 ottobre con una tavola rotonda a Marzabotto.
DOCUMENTAZIONE
>> IL PROGRAMMA GENERALE: http://www.internazionale.it/festival/
>> internazionale_fe_programma_partecipato.pdf
>> Conferenza stampa: gli interventi dei relatori
Massimo Maisto: "E' un'iniziativa particolare perché non è una vetrina ma un momento di lavorazione, non racconta cosa è già successo ma consente di fare un passo avanti all'interna nazione. Il Festival di Internazionale è per noi grande motivo di orgoglio, si è integrato nelle attività culturali della città e a riprova di ciò, sta la grande affluenza di coloro che non sono soltanto lettori ma anche cittadini."
Chiara Nielsen: "Il Festival di Internazionale è un apparato molto articolato e importante, per il quale lavoriamo tutto l'anno. Questa edizione si è ulteriormente arricchita e propone 52 incontri, 100 ore di programmazione, per un totale di 25 paesi coinvolti."
Marcella Zappaterra: "Internazionale è un momento che consente a tutti di volgere lo sguardo sul mondo.
La partecipazione dei giovani è significativa e ci fa capire la necessità di investire sulla loro voglia di apprendere e di essere curiosi. Il Festival di Internazionale è qualificante per l'attività dell'Amministrazione Provinciale, credo che il livello di informazione determini la qualità della vita."
Massimo Mezzetti: "La politica, non quella del chiacchiericcio televisivo, ha bisogno di costruire un pensiero, un pensiero che delinea un orizzonte strategico e per fare questo serve una conoscenza che spesso manca. In Italia le tematiche internazionali vengono affrontate ad un bassissimo livello, è necessario prendere coscienza del fatto che ciò che accade all'estero ha a che fare con il nostro quotidiano.
La forza di una manifestazione sta nella sua capacità di radicarsi in un territorio e questo festival ne è la dimostrazione."
Paolo Marcolini: "Quello che presentiamo oggi è un lavoro collettivo. Una delle caratteristiche vincenti del festival è la sua capacità di rinnovarsi, la capacità del non dare nulla per scontato. Il metodo inclusivo permette alla città di avere un momento di apertura, di creare un'esperienza di educazione ai cittadini direttamente sul territorio."
Fabio Mangolini: "Il mondo si apre su Ferrara e Ferrara si apre sul mondo. Questo grazie in particolare a tutte le persone che ci stanno lavorando compresi i 60 operatori del teatro che hanno aderito con grande entusiasmo all'iniziativa."
Roberta Franceschelli (Unipolis): "Internazionale a Ferrara è un evento importante. Si compone di un target variegato nel quale sono presenti soprattutto i giovani, questo dimostra la voglia di rendersi parte attiva nella vita culturale. Internazionale è una finestra sul mondo ed è importante per un paese che solitamente si ripiega su se stesso."