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SCUOLA DELLA NON VIOLENZA - Introduzione su Aung San Suu Kyi

19-12-2007 / Giorno per giorno

Per il ciclo "Maestre della non violenza", venerdì 21 dicembre alle 21, nella sede Aias di via Cassoli 25/i-l, Elena Buccoliero e Daniele Lugli del Movimento Nonviolento terranno una conversazione dal titolo "Aung San Suu Kyi: liberi dalla paura".
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) - Di Aung San Suu Kyi si è tornati a parlare in occasione delle manifestazioni in Birmania, che hanno riportato l'attenzione su un grande paese, dominato da una spietata dittatura militare. Questa donna rappresenta, con la sua presenza, il suo pensiero e la sua azione, la speranza di un'uscita dalla violenza che caratterizza ogni aspetto della realtà birmana. Agli arresti domiciliari praticamente dal suo ritorno nel paese natale, dal 1988, ha trionfato con il partito da lei promosso, la Lega nazionale per la democrazia, nelle ultime elezioni libere, tenutesi nel 1990, conquistando l'80 per cento dei seggi. Il risultato è stato ignorato dalla Giunta militare, che pure aveva promosso la consultazione elettorale, e si è accresciuta la repressione nel confronti degli oppositori. Nel 1991 ha ricevuto il Nobel per la pace, ritirato da un suo giovane figlio, poichè se avesse lasciato la Birmania non le sarebbe stato più possibile rientare. La sofferenza, che ha affrontato e affronta, per adempiere a quello che considera un suo dovere verso il suo paese non la fa sentire particolarmente coraggiosa anzi: "Non c'è nulla con cui paragonare il coraggio della gente normale i cui nomi sono sconosciuti e i cui sacrifici passano inosservati. Il coraggio che osa senza riconoscimento, senza lo scudo della attenzione dei media, è un coraggio che rende umili e ispira e riafferma la nostra speranza nell'umanità". La scelta nonviolenta è esplicita e profonda: "Non ho mai imparato ad odiarli. Se lo avessi fatto sarei stata veramente in loro balia", disse una volta ad un giornalista che le chiedeva dei suoi persecutori, "ho sempre sentito che se avessi veramente cominciato ad odiare i miei carcerieri, ad odiare lo SLORC ( State Law Order Restoration Council) e l'esercito, avrei sconfitto me stessa." Da questa donna straordinaria ( figlia di Aung San, considerato padre della patria Birmana, e della sua eccezionale compagna Khin Kyi) viene un appello che direttamente ci riguarda: "Per favore usate la vostra libertà per promuovere la nostra".
La Scuola della Nonviolenza è promossa dal Movimento Nonviolento e dall'Associazione Ferrara Terzo Mondo. Gli incontri, aperti a tutti gli interessati, rientrano nell'ambito del progetto regionale "Nonviolenza, Femminile Plurale: la scuola della nonviolenza, l'ONU dei popoli e la Memoria e il Dialogo a Ferrara". In collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara. Con il patrocinio di Comune e Provincia di Ferrara - Progetto Ferrara Città per la Pace.