SCUOLA DELLA NON VIOLENZA - Difendersi dalle armi
16-01-2008 / Giorno per giorno
Venerdì 18 gennaio alle 21, nella sede AIAS di via Cassoli 25/i, Ferrara Difendersi dalle armi con Massimilano Pilati, Movimento Nonviolento, Rete Italiana Disarmo Il ciclo Addio alle armi è iniziato venerdì scorso con l'incontro introdotto dal direttore di Azione Nonviolenta sul tema L'antimilitarismo preso sul serio. Il relatore Mao Valpiana ha fatto riferimento alla sua personale esperienza di obiettore di coscienza, alle letture e incontri che hanno dato sostanza e forma al suo impegno. Ha concluso ricordando la responsabilità delle istituzioni, del nostro paese e dell'Europa in particolare, per tradurre in termini operativi il ripudio della guerra e perciò degli stessi eserciti. Nella costruzione di una sicurezza collettiva, adeguata ai nostri tempi, rilevante è il ruolo che potrebbero svolgere i Corpi civili di pace, per la cui costituzione a livello europeo Alex Langer tanto ha operato e la cui costruzione resta un obiettivo fondamentale. Il secondo incontro sarà introdotto da Massimiliano Pilati, del coordinamento nazionale del Movimento Nonviolento, impegnato nella Rete italiana per il disarmo e che è stato anche il primo referente del gruppo tematico sulla nonviolenza della rete Lilliput. Difendersi dalle armi non è affermazione così paradossale come potrebbe sembrare. La produzione e il commercio delle armi sono un elemento caratterizzante di un sistema produttivo e sociale, che ogni giorno mostra sempre più chiaramente gli esiti disastrosi ai quali conduce. Si potrebbe ripetere con Anders che le armi non si producono per la difesa e neppure per la guerra, ma che è la guerra prodotta e minacciata dalla costruzione e dal commercio delle armi. Ciò è vero per le armi di distruzione di massa, che sono l'ABC della guerra (atomiche, biologiche, chimiche). Produzione, proliferazione, utilizzazione, detenzione proseguono nonostante ogni trattato internazionale. È qui il caso di ricordare che è in corso anche nella nostra città una raccolta di firme per una legge che impedisca la presenza sul territorio italiano di bombe atomiche. Ma non meno letali sono le armi convenzionali, sempre più tecnologicamente aggiornate, e tra queste le leggere, che anche un bimbo può usare, come attesta il drammatico protagonismo nei conflitti dei bambini soldato. Il diritto contro la guerra, con Cristiana Fioravanti, docente dell'Università di Ferrara concluderà, venerdì 25 gennaio, questa parte del ciclo. La partecipazione agli incontri è libera. La Scuola della Nonviolenza, operante da cinque anni nella nostra città, con la direzione di Daniele Lugli, è promossa da Ferrara Terzo Mondo e Movimento Nonviolento, in collaborazione con il Centro Servizi per il Volontariato di Ferrara e con il patrocinio di Comune e Provincia di Ferrara, Progetto Ferrara Città per la Pace, e della Regione Emilia Romagna, Pace e diritti umani.