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SANT'ANNA GIOVECCA - Il Comune al lavoro con un Gruppo tecnico di Progetto e un Gruppo di Facilitatori

Il piano di recupero dell'Area S.Anna - Giovecca

08-10-2010 / Giorno per giorno

(Comunicato a cura del portavoce del sindaco)

Il Comune di Ferrara è già all'opera da diversi mesi per la progettazione e stesura del piano di Recupero dell'Area S.Anna - Giovecca con il proprio Gruppo tecnico di Progetto e un nuovo Gruppo di Facilitatori per la progettazione partecipata con i cittadini

Il Gruppo tecnico di Progetto del Comune di Ferrara

Si è costituito all'inizio dell'anno per la redazione del Piano di Recupero di iniziativa pubblica del complesso dell'Arcispedale S. Anna, in attuazione del Programma Speciale d'area (azioni per lo sviluppo urbanistico delle aree di eccellenza della città).
I dati da cui il Gruppo è partito per la definizione del Piano, sono quelli definiti negli anni passati dalla Commissione coordinata da Daniele Lugli (oggi Difensore Civico della Regione Emilia Romagna); dallo studio di fattibilità progettuale commissionato dell'Azienda Ospedaliera all'arch. Preger; e dal Tavolo delle Sovrintendenze (Ravenna, Bologna, Archeologica) che hanno definito i vincoli e le possibilità di sviluppo dell'area di proprietà delle 3 Aziende:Ospedale, Usl, Università.

Il gruppo di progetto, composto dai tecnici del Servizio Pianificazione Urbanistica Progettazione (coordinati dall'arch. Paolo Perelli), si avvale della collaborazione di un esperto in materia ambientale dell'Arpa e di tre esperti della Facoltà di Architettura di Ferrara: il prof. Daniele Pini per gli aspetti urbanistici e progettuali, il prof. Gabriele Lelli per gli aspetti compositivi e di progettazione urbana; e il prof. Andrea Rinaldi, per gli aspetti di sostenibilità e del risparmio energetico delle costruzioni.
Insieme approfondiranno gli aspetti:
1. urbanistici e progettuali in un'area centrale sottoposta a vincolo indiretto di tutela delle mura estensi, di ineguagliabile valore storico, e strategica per l'intero Centro Storico di Ferrara (città patrimonio dell'Umanità);
2. compositivi e di progettazione urbana, ponendo particolare attenzione alla riprogettazione delle aree prospicienti le mura;
3. della più avanzata sostenibilità e del risparmio energetico delle costruzioni, coniugando le soluzioni tecnologiche alle esigenze di fruibilità e vivibilità.

Da oggi il Rettore dell'Ateneo ha incaricato il professor Adolfo Sebastiani (Ordinario della Facoltà di Medicina e Chirurgia) di partecipare ai lavori del Gruppo Tecnico di Progetto.

Il Gruppo Tecnico di Progetto sarà inoltre in stretto rapporto con il nuovo Gruppo di Facilitatori interni all'Amministrazione comunale, nominati per l'attivazione di percorsi di progettazione partecipata aperti alla cittadinanza

Il Gruppo di Facilitatori per percorsi di progettazione partecipata con i cittadini

Dalla prossima settimana sarà ufficializzata la costituzione di un gruppo di lavoro intersettoriale formato da diverse figure professionali operanti nell'Ente (pedagogisti, sociologi, architetti, urbanisti, esperti di comunicazione, di sistemi informativi, di sostenibilità ambientale, di mobilità e traffico) che avranno il compito di facilitare percorsi di coinvolgimento attivo dei cittadini nella riprogettazione dell'area dell'Arcispedale S.Anna - Giovecca.

La trasformazione presenta caratteri di grande complessità poiché si tratta di un processo strategico per dimensioni, posizione del luogo, soggetti coinvolti, attività da insediare e mutamenti, che comporterà nella vita urbana il coinvolgimento, anche emotivo per il valore simbolico che rappresenta, di tutti i ferraresi. Per questo la sua riprogettazione non può prescindere dal contributo di tutti i cittadini: è una progettazione che cambia la vita della città.

L'obiettivo è quello non solo di informare i cittadini, ma anche di coinvolgere le associazioni, i soggetti più deboli o solitamente esclusi dalle decisioni, per discutere insieme, confrontarsi con i tecnici del Comune, dell'Azienda Ospedaliera, dell'Azienda Usl e dell'Università, partecipando realmente alla progettazione degli interventi che trasformano il loro territorio e la loro vita.

Per coinvolgere i cittadini l'Amministrazione Comunale ha già definito un percorso di lavoro che prevede: l'avvio di un programma di comunicazione e partecipazione con ascolto strutturato; interviste e colloqui con i cittadini; passeggiate e sopralluoghi; raccolta di immagini, storie di vita e racconti (anche attraverso il coinvolgimento delle scuole, di gruppi di artisti, ecc ); la costituzione di un presidio fisso nell'area come luogo di informazione e eventualmente di confronto; l'accompagnamento al percorso progettuale attraverso workshop, focus group; laboratori; una verifica pubblica degli esiti progettuali.

Le metodologie utilizzate garantiranno situazioni nelle quali ciascuno potrà esprimersi ed esercitare la propria specifica competenza e si potrà interagire con gli altri e con l'ambiente fisico e sociale. Il processo di partecipazione, come da esperienze nazionali ed internazionali già sperimentate, vuole favorire un apprendimento reciproco e rappresenta un'importante occasione per aumentare e rinsaldare il capitale sociale della comunità.
Una partecipazione, dunque, che non mira alla soddisfazione di aspettative egoistiche e individuali, ma al raggiungimento di obiettivi collettivi (il bene comune) che si risolvano in un vantaggio reciproco per gli individui che partecipano, per l'ambiente e per la comunità tutta.