RES EXTENSA - Venerdì 1 agosto serata con danza, musica e videoproiezioni
30-07-2008 / Giorno per giorno
E' un programma ricco e articolato quello previsto da Res Extensa per venerdì 1° agosto nel Giardino delle duchesse. Ad aprire la serata, alle 21, sarà l'assolo del coreografo Giacomo Sacenti, seguito alle 21,30 da un concerto degli allievi del masterclass di clarinetto della Banda Musi. Concluderà l'appuntamento una proiezione di videodanza dal repertorio della compagnia francese Osmosis.
La rassegna di eventi culturali Res Extensa, dedicata quest'anno al tema "Corpo e architettura", proseguirà fino al 10 agosto prossimo con una serie di appuntamenti organizzati dalle associazioni culturali Opificio dell'Almagesto e Puntozero, in collaborazione con la Circoscrizione Centro Cittadino, il Comune e la Provincia di Ferrara.
LA SCHEDA - Venerdì 1 agosto, Giardino delle Duchesse (via Garibaldi 6), ingresso unico 5 euro
Alle 21 il coreografo Giacomo Sacenti presenta il suo più recente assolo intitolato "T" e creato appositamente per questa occasione. Il nodo centrale del lavoro è lo spazio come luogo che accoglie il movimento. Il tentativo di restare entro uno spazio ridotto induce il desiderio esplosivo di rompere i confini ed estendere il corpo e la sua dinamicità oltre i limiti prestabiliti : dalla riduzione si passa all'espansione.
Il gesto quotidiano e movimento astratto si compenetrano come i due momenti necessari della percezione cinestesica del danzatore, che è solo con il proprio sè e le proprie eterne domande.
Alle 21,30 si passa alla musica.
"La musica serve per cambiare la società perché attiva l'immaginazione e la creatività che sono i motori del progresso e dell'evoluzione". Questo è il motto dell'Associazione Banda Filarmonica Comunale F. Musi che propone un concerto degli allievi del Masterclass di Clarinetto tenuto dal prof. Guido Arbonelli.
Si esibiranno in formazioni diverse, sia come solisti sia come quartetti e quintetti fino ad arrivare ad una formazione di 9 elementi.
Gli allievi esecutori sono: Antonio Pozzato, Chiara Parolo, Debora Ongaro, Linda Modena, Anna Storti, Ilenia Moretto, Calogero Gambardella, Andrea Camporese, Luca Lenzi, Fabio Bonora e Arianna Tieghi. I brani in programma abbracciano diversi stili musicali, passando da autori classici ad autori moderni e contemporanei: Poulenc, Mendelssohn, Mozart, Hindemith, Morricone, Piazzolla, Cocciante, Kalogeros e lo stesso Arbonelli.
Guido Arboneli, perugino, è uno dei massimi clarinettisti a livello internazionale.
Ha fatto parte delle orchestre della Rai di Torino e Napoli, della NIS Simphony Orchestra in Serbia, Orchestra Sinfonica di Perugia e dell'Umbria, Arturo Toscanini Orchestra e della Queen's College Orchestra in Usa, della Orchestra Sinfonica di Constanta-Romania e ha tenuto il corso per Professori d'orchestra presso il Teatro lirico Sperimentale di Spoleto nel 2007. Circa 350 sono le composizioni a lui dedicate. Ha collaborato con le più importanti istituzioni italiane ed è stato ospite di festivals internazionali in tutto il mondo. Dal 1984 al 1994 Arbonelli ha vinto 13 primi premi in concorsi nazionali ed internazionali. E' autore di metodi di studio, trascrizioni e composizioni ed è docente presso diverse istituzioni.
Al termine del concerto seguirà una proiezione di videodanza.
Della compagnia francese Osmosis, diretta dal danzatore e coreografo Ali Salmi, verranno proiettati due video tratti dal loro repertorio: "Flesh" e "Waterfloor".
"Flesh" è una pièce coreografica per un danzatore, una voce araba e il vano di un camion; viene trattato il tema dell'esilio tramite l'immaginario della carne nello spazio chiuso entro le pareti bianche del camion.
"Waterfloor" è un video realizzato per la performance omonima in cui il tema dell'acqua viene affrontato secondo la poetica degli elementi di Gaston Bachelard e si tramuta in un assolo profondamente suggestivo.
Ali Salmi, nato a Valenciennes, ha seguito studi di architettura e ingegneria prima di dedicarsi alla danza; nei lavori del collettivo da lui fondato vediamo mescolarsi l'attenzione per i luoghi urbani e rurali, un teatro fisico potente e dinamico, e la memoria dell'immaginario collettivo e delle tradizioni popolari.