LABORATORIO DI LETTURA - Presentazione da Feltrinelli di Comune e Università
15-09-2008 / Giorno per giorno
A cura del Comune di Ferrara, Unità Operativa Promozione e Didattica Arti Sceniche, e del Centro Teatro Universitario di Ferrara, domani, martedì 16 Settembre alle 17 nella sede della Libreria Feltrinelli (via Garibaldi 30), avrà luogo la presentazione pubblica del laboratorio di lettura e sulla voce condotto da Vanda Monaco Westerståhl
dal titolo "Leggere insieme per gli altri". Il progetto, indirizzato ai giovani del territorio, nasce da un pluriennale rapporto di collaborazione tra il CTU Centro Teatro Universitario dell'Università di Ferrara e l'U.O. Promozione e Didattica Arti Sceniche del Comune di Ferrara. Le improvvisazioni musicali al clarinetto di Mauro Rolfini, giovane studente del Conservatorio Frescobaldi di Ferrara, saranno la colonna sonora della presentazione. Sono previsti massimo 25 partecipanti e una quota di iscrizione. Per iscrizioni e informazioni: Antonio Utili, responsabile U.O. Promozione e Didattica Arti Sceniche, via De' Romei, 3 Ferrara. Cell. 334-6050599, indirizzo e-mail utili.progetti@comune.fe.it .
LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) - Concerto di voci di tutte le età. Il laboratorio sviluppa il tema degli Inferni incrociati, ricavando i propri materiali dall'Inferno di Dante, e da Non è un paese per vecchi di Cormack McCarthy. Partecipare al laboratorio di lettura è costruire insieme un concerto di voci: femminili, maschili, voci di tutte le età. che vivono e comunicano emozioni. Leggere ad alta voce per trovare la propria voce, leggere ad alta voce per provare e suscitare emozioni. Un senso della vita di artista di Vanda Monaco Westerståhl è un andare di luogo in luogo, vivere fra l' Italia e Stoccolma, recitare in svedese, fare teatro in Messico, a Maputo con alcuni maestri dell'Opera di Pechino, insegnare regia e interpretazione scenica a Berkeley in California. Scivolare da una poetica teatrale all' altra, cercare nuovi linguaggi, trovarli, usarli, abbandonarli. Non c' è niente di romantico o di trasgressivo in questo suo andare, ma, come scrive Stefano de Stefano, c'è il bisogno di modificare la propria soggettività, di respirare mutevolmente con il respiro sempre diverso dei tempi.