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CONFERENZA STAMPA (20ott08) - Convegno su Max Ascoli

16-10-2008 / Giorno per giorno

Lunedì 20 ottobre alle 12.30, nella sala Arengo della residenza municipale di Ferrara, sarà presentato alla stampa il convegno internazionale di studi dal titolo "Max Ascoli, antifascista, intellettuale, giornalista" in programma a Ferrara il 23 e 24 ottobre al Ridotto del Teatro Comunale. All'incontro con i giornalisti interverranno, tra gli altri, l'assessore regionale alla Cultura Alberto Ronchi, l'assessore comunale Massimo Maisto, Sergio Lenzi (Fondazione Carife), Ezio Raimondi (Ibc Emilia Romagna), Renato Camurri (Università di Verona), Paolo Ravenna (Italia Nostra), Anna Quarzi (Istituto di Storia Contemporanea).

Max Ascoli: antifascista, intellettuale, giornalista (1898-1978)
Max Raoul Ascoli nacque a Ferrara da una famiglia ebraica il 25 giugno 1898. Laureatosi in giurisprudenza presso l'Università di Ferrara nel 1920, iniziò subito un'intensa attività antifascista che lo fece entrare in contatto con i fratelli Rosselli e con le più importanti riviste del tempo impegnate nella lotta al regime mussoliniano. Nel 1931 Ascoli emigrò negli Stati Uniti dove in pochi anni conquistò posizioni di grande rilievo sia in campo scientifico e culturale sia in quello politico, divenendo una delle figure più significative della battaglia condotta dagli esuli europei in terra americana contro le dittature fasciste e contro il nazismo. A trent'anni dalla morte, avvenuta a New York nel gennaio del 1978, a Ferrara il 23-24 ottobre un convegno internazionale intende fornire la prima completa radiografia della versatile personalità di Max Ascoli, rivisitando il periodo italiano della sua vita, ma soprattutto aprendo la riflessione su quello americano fino ad oggi scarsamente studiato. Il convegno si avvale del sostegno economico della Fondazione Cassa di Risparmio di Ferrara e del Comune di Ferrara. L'IBC ha seguito sul piano organizzativo l'intero progetto, avvalendosi della collaborazione scientifica del prof. Renato Camurri dell'Università di Verona e della prof.ssa Anna Maria Quarzi dell'Istituto di Storia Contemporanea di Ferrara (ISCOFE).