MUSEO RISORGIMENTO E RESISTENZA - Le mondine... da sole a sole. Venerdì 27 marzo concerto
17-03-2009 / Giorno per giorno
Nella sede del museo del Risorgimento e della Resistenza in Corso Ercole I d'Este 19 a Ferrara, dal 19 marzo al 2 aprile 2009 è in programma "Mondine ...da sole a sole. Spigolature archivistiche", mostra documentaria e fotografica a cura di Delfina Tromboni e Gian Paolo Borghi. Gli orari di apertura sono dal martedì alla domenica dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18. L'ingresso è libero. Nell'ambito della iniziativa espositiva, organizzata da Comune di Ferrara - assessorato alle Politiche e Istituzioni culturali, Servizio biblioteche e archivio storico, Centro documentazione storica e museo del Risorgimento e della Resistenza, venerdì 27 marzo alle 17, nella sala mostre di Corso Ercole I d'Este 19 avrà luogo il concerto del "Coro delle mondine di Porporana". Introdurrà Gian Paolo Borghi. Per informazioni telefonare allo 0532.205480 oppure 0532.242213.
LE SCHEDE (a cura degli organizzatori)
Mondine ...da sole a sole. Spigolature archivistiche
Le "spigolature archivistiche" che presentiamo in questa mostra, sono il frutto di un percorso tra i diversi fondi che raccolgono le fonti iconografiche, fotografiche, documentarie ed orali raccolte durante la pluridecennale attività del Centro Documentazione Storica del Comune di Ferrara, a cui afferiscono sia il Museo del Risorgimento e della Resistenza che il Centro Etnografico Ferrarese. L'idea nasce da due occasioni felici: il riemergere dagli archivi del Museo del Risorgimento e della Resistenza di un corpus di litografie dedicate alle mondine e realizzate dal pittore Aldo Borgonzoni in occasione del centenario di primi scioperi che nel 1882 interessarono alcune zone bracciantili del Veneto e dell'Emilia Romagna, Ferrarese compreso, noti con il nome de "La Boje"; l'avvio della risistemazione dell'Archivio fotografico dell'istituzione, uno dei più importanti della Regione per quantità e qualità di materiali, in previsione della sua riapertura al pubblico, dopo che questioni logistiche ne avevano impedito la fruizione per un lungo periodo, fortunatamente ormai volgente al termine. Attorno al corpus borgonzoniano si è dunque costruito il percorso che qui presentiamo, con l'intento prioritario di segnalare, fornendo soltanto alcuni exempla, la ricchezza delle fonti disponibili e la possibilità di un discorso interdisciplinare che le stesse offrono. I curatori desiderano ringraziare i collaboratori istituzionali e volontari che hanno consentito la realizzazione del progetto.
Le ricerche documentarie sono di Valeria Brighetti, Lorenzo Magri, Beatrice Morsiani, Giampiero Nasci. Segreteria organizzativa di Beatrice Morsiani, Valeria Brighetti, Alessandra Commodi, Elena Ferraresi. Idea grafica e cura in allestimento Lorenzo Magri. Immagini digitali Dante Giordano. Suoni digitali dall'Archivio Fonti Orali "Paolo Natali"
Enrico Trevisani.
"...Vi sono dei mestieri retorici: le mondine, i tipografi, i minatori. Fin da bambini leggiamo nei libri di lettura le descrizioni di questi mestieri fatali, ma quando una cosa si legge su un libro di lettura è destinata a non far più nessuna impressione, ci si abitua ad essa come ad un ritornello, poi la si mette via, insieme con le vecchie pagelle delle scuole elementari. Le mondine che stanno ore ed ore con i piedi nell'acqua ... le zanzare... la sete... il sole. I minatori affondati nelle "viscere della terra" [...] I tipografi, avvelenati dalle esalazioni del piombo [
] Cui si abitua e non ci si pensa più. Durante la vita si sente parlare delle mondine, dei minatori, dei tipografi. Stop: mestieri come tutti gli altri. Bisogna invece vederle, le mondine, starci insieme ai tipografi e ai minatori, e non solo a questi ma a tanti altri operai di tanti altri mestieri per avere un'idea chiara, viva di quello che può essere un lavoro e specialmente un lavoro condotto alla meglio, senza le opportune salvaguardie, senza la tutela della salute [...]. Gli operai e i braccianti sono donne e uomini, sono giovani e vecchi, hanno dei bambini, hanno una vita da vivere, una carne, un sangue, delle ossa che devono essere nutrite, un'anima che dovrebbe non soffrire. Dice la Menta di Persiceto: 'Ho sessantadue anni, è tanto che non vado più alla risaia. Ma mi ricordo ancora. Ero una bambina di tredici anni quando cominciai ad andare alla risaia". La Menta di Persiceto è una compagna che mi aiuta nei lavori di casa. Vuol tanto bene al mio bambino che, pure lui, ha tredici anni. Io [...] dico, anche perchè il bambino impari: Menta, raccontami di quando andavi alla risaia'..."
(da: Renata VIGANO', Mondine di cinquant'anni fa, in: Ead., Mondine, Artigrafiche Modenesi, 1952)
Il coro delle mondine di Porporana
Venerdì 27 marzo alle 17, nella sala Mostre del museo del Risorgimento e della Resistenza si terrà una esibizione del Coro delle mondine di Porporana.
Il Coro delle mondine di Porporana si è esibito per la prima volta nel giugno 2005, in occasione della festa del patrono della piccola località alle porte di Ferrara. E' composto da due ex mondine voci soliste, Anna Zappaterra e Dana Cavallari e da altre quattro coriste: Ornella Marchetti, Morena Gavioli, Raffaella Donadello, Giuliana Bregoli. Nato da un'idea di Ornella, si è esibito in varie occasioni, tra cui tre rassegne corali tenute nel Teatro di Porotto e due "Raduni nazionali delle mondine" a Jolanda di Savoia. Ha partecipato anche alla trasmissione "Agreste". I canti sono frutto della memoria delle voci soliste, che hanno conosciuto il lavoro in risaia, salvo poche eccezioni, reinterpretati e riscritti "alla ferrarese". Alcuni di questi testi fanno da filo conduttore della mostra esposta al museo del Risorgimento e della Resistenza.