CICLO DI SEMINARI SPAZIA/MENTI - Giovedì 19 marzo incontro con Piero Zanini
17-03-2009 / Giorno per giorno
Sarà Piero Zanini il protagonista, giovedì 19 marzo alle 15, alla Facoltà di Architettura (aula magna D3), del secondo incontro del ciclo dei seminari "Spazia/menti". Promosso dall'unità organizzativa Integrazione Area alunni stranieri dell'Istituzione Servizi educativi, scolastici e per le famiglie del Comune di Ferrara, il programma di incontri gode del patrocinio dell'Ufficio Scolastico Provinciale di Ferrara, è aperto a tutti gli interessati e rivolto in particolare a insegnanti, educatori, mediatori interculturali e operatori dei servizi.
Zanini approfondirà il senso dei luoghi, i loro significati culturali e le loro capacità di costruire relazioni, di diventare potenti evocatori simbolici e, in senso lato, il riflesso delle attività umane e sociali. "Lo spazio si trasforma in "luogo" attraverso l'azione fondatrice dell'uomo, attraverso la sua capacità di conferire e praticare sensi del e nel luogo. Negli spazi si riflettono le nostre concezioni culturali e sociali, i meccanismi di esclusione e inclusione, le nostre attività normative, religiose, politiche, educative, storiche. Un approccio integrato tra diverse discipline (architettura, antropologia, sociologia, psicologia, filosofia...) può offrirci una griglia di lettura di grande interesse dei nostri spazi/luoghi di vita".
"Questo seminario - come sottolineato dall'organizzatrice Laura Lepore - si collega alle attività formative e sperimentali che l'Istituzione servizi educativi scolastici e per le famiglie sta tenendo per la scuola dell'infanzia, "luogo", appunto, in cui si esprimono e si inscrivono teorie sull'infanzia, sull'educazione, la crescita e lo sviluppo, luoghi in cui costruire "accoglienza" per tutti, italiani e non, è di certo una priorità. Ma cosa rende un luogo accogliente ed educativo? ci sono modi perché tale accoglienza e significatività educativa dei luoghi abbia senso per famiglie italiane e straniere? Su questi temi iniziano a riflettere le scuole d'infanzia ferraresi esercitando ulteriormente il proprio sguardo interculturale".
LE SCHEDE a cura dell'unità organizzativa Integrazione Area alunni stranieri
Piero Zanini (Trento, 1966) ha studiato architettura a Firenze dove si è laureato con una tesi sul concetto di confine come dispositivo spaziale. Si interessa dei modi e delle forme che strutturano la relazione che le persone hanno, a differenti scale, con i loro luoghi di vita. Ha pubblicato il Il significato del confine (1997) e Lo stretto indispensabile (2004, con F. La Cecla) e curato i volumi di J. Friedman, La quotidianità del sistema globale (2005), e di J.-M. Besse, Vedere la Terra (2008), sempre per le edizioni Bruno Mondadori. Da alcuni anni porta avanti con A. Linke e R. Rinaldi una ricerca sul paesaggio alpino contemporaneo, di cui una prima versione è stata presentata alla IX Biennale di Architettura di Venezia (2004). Coordina l'attività dell'Istituto di Topologia di Topolò e collabora come ricercatore associato col Laboratoire Architecture/Anthropologie dell'Ecole d'Architecture de Paris-La Villette.
ABSTRACT
"Della necessità di (certi) luoghi"
Le cose quando accadono, accadono sempre da qualche parte. Si dice che "hanno luogo", no? Ma quando lo diciamo, di che tipo di luogo parliamo? E cosa ne sappiamo? Se l'abitare ha a che fare con la nostra presenza al mondo, allora ci sono luoghi - reali o immaginari poco importa - che ad un certo momento accolgono, e talvolta dovremmo dire, decidono, di questi accadimenti. E poi ce ne sono altri, che potremmo definire rivelatori, capaci di porci di fronte a un avvenimento, a un'epifania (o una geofania) e così facendo forzare la nostra attenzione, talvolta anche bruscamente. Luoghi che esprimono a modo loro le tensioni, gli imbarazzi, le continuità e/o le discontinuità che caratterizzano i passaggi tra vecchie e nuove situazioni, e che ci offrono metafore, occasioni e ipotesi per comprendere il nostro essere al mondo e nel mondo.