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SPETTACOLO (R)ESISTENZE - Dal 23 al 25 aprile le ultime repliche

22-04-2009 / Giorno per giorno

Proseguono le repliche dello spettacolo "(R)esistenze" diretto da Michalis Traitsis dell'Associazione Culturale Balamòs, con gli allievi del laboratorio del Centro Teatro Universitario di Ferrara, Claudia Cincotti e Giuseppe Lipani, accompagnati dalla voce e dalla fisarmonica di Lara Patrizio. Il progetto, che gode del sostegno dell'assessorato alla Cultura e Pubblica istruzione del Comune e delle Circoscrizioni Centro e Nord Ovest, oltre che della Regione, della Provincia, del teatro Comunale, dell'Istituto di Storia contemporanea, del Centro Teatro Universitario, dell'Anpi e dell'Arci, è ispirato al romanzo di Nico Landi "Una storia di Storia", da cui è nata l'elaborazione teatrale di alcune vicende di vita quotidiana e di fatti storici accaduti nel ferrarese durante il periodo della Resistenza, tra cui l'eccidio dei dieci martiri di Porotto.
Giovedì 23 aprile alle 21, lo spettacolo sarà in scena, al Teatro Verdi di Porotto; venerdì 24 aprile, alle 11,30 nella piazzetta A.Costa di Bondeno per le scuole medie e la cittadinanza del paese, e infine sabato 25 aprile, alle 18, nel cortile d'onore del Castello Estense di Ferrara. Gli spettacoli sono inseriti nel programma delle manifestazioni ufficiali del 64° anniversario della Resistenza e della Liberazione.

LA SCHEDA a cura dell'associazione Balamòs

Cos'è (R)esistenze
Si tratta dell'elaborazione di alcune vicende, micro-storie di vita quotidiana del Ferrarese, e di alcuni significativi episodi accaduti tra Ferrara e Porotto durante il periodo della Resistenza (1943-1945). Si racconta la vita quotidiana di un gruppo di giovani ragazzi ferraresi, si raccontano le loro relazioni, le loro inquietudini, il loro impegno civile, la loro vita di tutti i giorni tra lavoro, persecuzioni fasciste, tradimenti, fucilazioni pubbliche, feste ufficiali e clandestine, l'arrivo degli alleati, la pace, le vendette.
Scorrono le immagini della storia ferrarese di un passato non troppo lontano, la persecuzione fascista, la Resistenza, gli eccidi del Castello, gli eccidi della Certosa, gli eccidi di Porotto, il carcere di Via Piangipane, la caserma militare di San Giorgio, la stampa clandestina, i bombardamenti del territorio ferrarese, la fame, il freddo.
Scorrono anche le immagini del territorio ferrarese, i paesaggi d'inverno, la campagna in primavera, il Castello, il mercato di Ferrara, l'ufficio della deportazione di Porta Mare, il ghetto, Via Darsena, Corso Isonzo, il ponte dell'Impero, Corso Roma, Via Salinguerra, il Castello, il percorso da Ferrara a Porotto, Via Arginone, Via Vecchio Reno, il rifugio dei civili, il canale di Poatello, il paese di Porotto.
L'intento degli allievi del laboratorio teatrale, nel cui ambito si è originato lo spettacolo, è stato quello di vivificare ricordi, immagini, testimonianze attraverso la rievocazione di storie, semplici e complesse insieme, tramandate come orme preziose dalle persone che hanno vissuto un periodo di rara intensità politica, sociale e esistenziale.