Le nuove rette per i servizi scolastici
07-10-2000 / Giorno per giorno
Il calcolo delle nuove rette comporterà aumenti contenuti, sia in termini di quantità di prelievo sia in termini di numero di famiglie interessate. Infatti, per circa il 54% di queste con figli ai nidi non ci saranno aumenti. Anzi, per circa il 48% ci sarà una riduzione, per alcuni fino ad oltre 200mila lire, mentre per il restante 6% le rette resteranno invariate. Invece, gli aumenti fino a 100mila lire riguarderanno il 31,3% delle famiglie. Solo il 14,8% sarà interessato da aumenti superiori a 100mila lire mensili. Per le materne, invece, per circa il 55% delle famiglie non ci saranno aumenti: il calo riguarderà circa il 46,7% dei nuclei famigliari, mentre circa l'8,4% pagherà come prima. Gli aumenti fino a 100mila lire riguarderanno circa il 31% delle famiglie, oltre 100mila lire il 14%. C'è stata, in sostanza, una "spalmatura" del gettito derivante dalle rette con l'intento di non gravare sui cittadini più deboli, ma di puntare ad una redistribuzione del prelievo. Queste erano le indicazioni politiche contenute nella delibera approvata a luglio che recepiva dalla legge nazionale il nuovo strumento di calcolo del reddito, l'Isee (Indicatore della situazione economica equivalente), e questo è stato il risultato raggiunto. Ciò che ha ispirato l'Amministrazione comunale, non è stato solo l'adeguamento pedissequo alla normativa nazionale, ma l'introduzione di principi di equità e giustizia tra i cittadini. Con il nuovo sistema previsto dallo Stato, ai fini della determinazione delle rette che riguardano tutti i servizi, in questo caso scolastici, non sarà considerato più solo il reddito da lavoro, ma entrerà nel computo anche il patrimonio mobiliare (titoli, depositi, ecc.) e immobiliare. L'Amministrazione comunale ha però voluto tutelare le famiglie più deboli introducendo riduzioni di retta per i figli a carico fino a 18 anni (finora era fino a sei anni): 20% per chi ha un altro figlio, 25% per chi ne ha due oltre a quello che usufruisce dei servizi scolastici, 30% per chi ne ha più di due. Per la casa di proprietà abitata dal nucleo famigliare, la legge prevede una franchigia sui primi cento milioni di valore e il restante valore viene considerato nella misura del 20%. Oltre a queste detrazioni previste dalla legge l'Amministrazione comunale ha previsto un ulteriore 10% di riduzione di retta per chi possiede una sola casa di proprietà abitata dallo stesso nucleo famigliare. Detrazioni previste dall'Isee riguardano anche coloro che abitano case in affitto il cui importo è defiscalizzato. Percentuali delle rette invariate o ridotte dei nidi 2000/1999 Invariate: 5,9% da 0 a -50.000: 17% da - 50.000 a - 100.000: 16,6% da - 100.000 a - 150.000: 10,7% da - 150.000 a - 200.000: 2,2% oltre - 200.000: 1,5% Totale: 53,9% Percentuali delle rette in aumento dei nidi 2000/1999 da 0 a + 50.000: 19,1% da + 50.000 a + 100.000: 12,2% da + 100.000 a + 150.000: 3,3% da + 150.000 a + 200.000: 3,3% da + 200.000 a + 250.000: 4,1% da + 250.000 a + 300.000: 1,5% oltre 300.000: 2,6% Totale: 46,1% Percentuali delle rette invariate o ridotte delle materne 2000/1999 Invariate: 8,4% da 0 a - 50.000: 25% da - 50.000 a - 100.000: 14% da - 100.000 a - 150.000: 5,3% da - 150.000 a - 200.000: 1,7% oltre - 200.000: 0,7% Totale: 55,1% Percentuali delle rette in aumento delle materne 2000/1999 da 0 a + 50.000: 18% da + 50.000 a + 100.000: 12,9% da + 100.000 a + 150.000: 6,4% da + 150.000 a + 200.000: 3,9% da + 200.000 a + 250.000: 1,7% da + 250.000 a + 300.000: 0,6% oltre + 300.000: 1,4% Totale: 44,9%