Telefonia mobile e inquinamento elettromagnetico
07-11-2000 / Giorno per giorno
Conferenza stampa dell'Assessore all'Ecologia urbana Alessandro Bratti. Erano presenti il prof. Piero Oliva, docente alla facoltà di ingegneria dell'Università di Ferrara, Leonardo Malatesta del Servizio ambiente, Delves Fozzato responsabile dei servizi territoriali dell'ARPA. L'installazione di antenne per la telefonia mobile è sempre al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. Per fare il punto della situazione sull'inquinamento elettromagnetico venerdì 10 novembre, dalle 15 alle 19, nell'aula magna della facoltà di ingegneria, via Saragat 1, si terrà un seminario dal titolo: "Telefonia mobile e inquinamento elettromagnetico". Il seminario è organizzato dagli assessorati all'Ambiente del Comune di Ferrara e della Provincia e dalla facoltà di ingegneria dell'Università. Nel seminario saranno presentati i risultati del censimento delle radiazioni elettromagnetiche ad alta frequenza sul territorio del Comune condotto dalla facoltà di ingegneria, sarà illustrata l'attività di controllo svolta dall'Arpa e le valutazioni del rischio sanitario e l'evoluzione dei sistemi di telefonia mobile. Il pubblico potrà intervenire anche con domande di approfondimento. Da parte dell'Amministrazione comunale c'è l'impegno ad affrontare il problema delle onde elettromagnetiche in modo serio. A questo scopo è stata già definita una bozza di protocollo d'intesa con le aziende di telefonia mobile affinché si impegnino a definire e rispettare un programma annuale delle installazioni. "Presenteremo ufficialmente la proposta giovedì prossimo in commissione urbanistica. La giunta aveva preso un impegno a coinvolgere i cittadini e il consiglio su questa materia e ci stiamo muovendo in questa direzione. La legge regionale in materia approvata pochi giorni fa rafforza la nostra scelta di muoverci come stiamo facendo", ha detto l'assessore Bratti. In questa materia si tratta per i Comuni di trovare una strada per ottemperare al dovere di tutela della salute dei cittadini da un lato, e dall'altro di rispettare gli obblighi di legge sulla fornitura di servizi pubblici, qual è anche la telefonia. E il protocollo d'intesa va proprio in questa direzione. "Perché c'è tanta paura delle antenne di trasmissione e non di quella del telefonino tenuto attaccato all'orecchio?", si è chiesto provocatoriamente il professor Oliva argomentando come sul tema ci sia una mancanza di informazione o ci sia un'informazione incontrollata in tutto il mondo. Di una cosa ormai gli esperti sono certi, che poche antenne sul territorio vuol dire che ciascuna deve avere una potenza adeguata a coprire il servizio, meglio dunque tante antenne di bassa potenza, quindi meno dannose, che rispettino i limiti di legge. Delle 33 antenne installate nel territorio comunale tutte sono controllate e in regola. L'unico a sforare i limiti è il ripetitore posto sul grattacielo, situazione che con la recente legge regionale, entro giugno 2001, dovrebbe essere risanata.