Nota dell'Assessorato al Commercio e Turismo, ass. Sergio Alberti e dell'Assessorato Pianificazione urbana e Territoriale, Mobilità, asses. Carlo Magnani. Negli ultimi anni sono stati adottati diversi provvedimenti relativi alle modalità di sosta durante il periodo natalizio. Ogni volta scattano, immancabili, polemiche probabilmente connesse alla complessità della situazione che si determina. L'esperienza del 1999, nata dal preventivo confronto con le Associazioni di categoria, è stata complessivamente ritenuta positiva, inducendo l'Amministrazione Comunale a riproporla anche per il 2000 con alcune migliorie come, ad esempio, una più puntuale segnalazione dei parcheggi. È evidente che, se non si vuole scivolare nella semplicistica ricerca di soluzioni miracolistiche, non si possono immaginare parcheggi centrali ben funzionanti senza una rotazione dei veicoli che solo la sosta a pagamento può determinare. I parcheggi del centro storico intasati da una sosta senza limiti di tempo diverrebbero inevitabilmente uno stimolo a dirigersi principalmente verso la periferia, quindi lontano dalle attività commerciali del centro. È altresì chiaro che esistono ancora notevoli margini di miglioramento. In particolare, per quanto riguarda i parcheggi Kennedy ed ex Mof, l'anno prossimo sarà attivato un sistema a tariffa oraria che incrementi il livello di rotazione. Si tratta, è bene dirlo, di una soluzione utile ma che va adeguatamente calibrata. L'insieme di questi provvedimenti non può essere interpretato come una mera imposizione di nuove "gabelle": il pagamento del parcheggio, che peraltro procura introiti risibili, è al momento l'unico strumento che può impedire la sosta selvaggia. Riteniamo che in questo periodo l'Amministrazione Comunale, Ferrara Tua e gli operatori del centro storico abbiano cercato di offrire ai loro "clienti" il massimo livello di servizi. Ciò detto, l'enorme afflusso di persone ci incoraggia ad esaminare ogni possibile proposta che possa migliorare la fruibilità della città coinvolgendo in primo luogo proprio i commercianti, la cui capacità progettuale non è mai stata nostra intenzione sottovalutare.