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Un libro-catalogo per raccontare i 'Favolosi anni Ottanta'

I venticinque anni dell'Atelier Il Passaggio

09-12-2009 / Giorno per giorno

"Favolosi anni Ottanta. Ferrara fabbrica di idee". E' questo il titolo del libro-catalogo curato da Giuliana Berengan e Massimo Roncarà per ripercorrere 25 anni di vita dell'Atelier Il Passaggio da loro stessi ideato e fondato a Ferrara nel 1984.
Il volume sarà presentato sabato 12 dicembre alle 10,30 al Ridotto del teatro Comunale, con una conversazione a più voci sugli anni '80 a Ferrara, seguita dalla recita da parte dell'attore Franco Mazzi del 'monologo di Bloom' dall'Ulisse di Joyce. L'incontro si inserisce in un calendario di appuntamenti, con il patrocinio del Comune, che comprende anche l'apertura della mostra documentaria "25 anni di Atelier Il Passaggio" venerdì 11 dicembre alle 17 in via del Turco 37/a (visitabile fino al 15 dicembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,30) e la presentazione, nella stessa sede, dei "Video storici dell'Atelier" in programma per lunedì 14 dicembre alle 17.


LA SCHEDA a cura dell'Atelier Il Passaggio
Due anni di lavoro per ridare un ordine al poderoso archivio, per riattivare la vecchia e vastissima rete di contatti sparsi per il mondo, per reperire risorse e mezzi in tempi difficili per la cultura indipendente. Il volume è il risultato di questa paziente opera di tessitura nella quale si intrecciano immagini, reperti cartacei, fotografie, materiali inediti, sequenze video, notizie e informazioni, lacerti di memoria individuale e collettiva, documenti di storia della città e della cultura nazionale ed internazionale.
Saranno in molti a ritrovarsi nelle pagine di questo catalogo poiché l'avventura culturale di quei "Favolosi Anni Ottanta" è stata una grande opera collettiva. Centinaia di attori, comparse, tecnici, semplici spettatori: nell'Atelier di via De' Romei 19 tutti potevano dare il proprio contributo in un libero intreccio fra generazioni e competenze differenti. Si lavorava insieme in una visione corale capace di espandere le vie di apporto al pensiero creativo. Si imparava a misurarsi con la costruzione di progetti importanti che coinvolgevano la città in uno scambio intenso e proficuo tra Istituzioni pubbliche e libera iniziativa privata: l'Esperimento Alchera, il progetto Antigone, l'Omaggio a Corrado Govoni, il cinema di Tinto Brass, la Libreria del Festival Nazionale dell'Unità, il Teatro nei luoghi, l'incontro con la Video Arte, la cultura polacca all'Ariostea, lo spettacolo per Giovanni Paolo II, l'Atelier di Mosca, il Ticino, il Liceo classico e ancora tanto altro.
Ma nel libro ci sono anche emozioni, esperienze e ricordi condivisi, visioni del mondo che si confrontano dopo lunghe lontananze, parole scambiate con tutti quelli che c'erano: soci, simpatizzanti, amici, collaboratori, sostenitori che hanno formato e formano la grande rete dell'Atelier.
Questo libro è un monumentario ovvero un Museo della memoria che ogni lettore potrà visitare sfogliando le pagine che espongono nella forma originale le testimonianze di quella ricca e feconda stagione culturale. Un luogo nel quale anche "archeologi" e studiosi del recente passato potranno trovare spunti, idee e chiavi di lettura per interpretare i segni dell'oggi.