Risposta a il Resto del carlino sulla refezione scolastica
17-02-2001 / Giorno per giorno
Nota del Servizio Istruzione e Formazione professionale. Con riferimento all'articolo pubblicato oggi dal titolo "Rette, proteste per gli aumenti" si precisa che per le rette della refezione, per le quali pure era previsto un aumento conseguente ai maggiori costi del servizio derivati dall'introduzione nei pasti di prodotti biologici, non vi è stato un aumento indiscriminato. I dati in nostro possesso, ricavati dalle autocertificazioni presentate dalle famiglie, evidenziano che oltre il 16% delle famiglie pagheranno meno, il 6% pagheranno come l'anno scorso ed il 22%, a parità del numero di rientri, avranno un aumento inferiore o uguale a 5.000 lire mensili. Va tenuto conto che i suddetti dati non potranno che modificarsi a vantaggio delle famiglie, considerato che, dopo l'attribuzione della retta, è stata data la possibilità di presentare l'autocertificazione a coloro (quasi il 50%) che non l'avevano presentata ed ai quali, per regolamento, era stata assegnata la retta massima. Le percentuali sopra riportate non tengono conto, inoltre, delle richieste di esenzione di retta presentate dai Servizi Sociali. Per quanto riguarda lo "sbrigativo colloquio" con l'impiegata di cui si parla nell'articolo senza che l'autrice abbia fatto alcuna verifica presso gli uffici, esso è durato quasi un'ora, durante il quale sono state date spiegazioni sulle modalità di calcolo della retta, sulla scala di equivalenza ISEE, sull'incidenza della prima casa nel calcolo, sulle possibili distorsioni del sistema, sui dati utilizzati per l'introduzione sperimentale dell'ISEE nel calcolo delle rette, ecc. Al termine dell'incontro il cittadino ha ritenuto "esaurienti" le risposte tecniche ricevute ed ha chiesto un incontro con l'Assessore, già fissato per i primi giorni della prossima settimana, per una valutazione politica del problema.