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La Casa di S. Stefano per fronteggiare situazioni di bisogno

13-03-2001 / Giorno per giorno

In riferimento alla petizione sottoscritta dagli abitanti di Cocomaro di Focomorto, frazione del comune di Ferrara, contro l'insediamento di zingari presso il fabbricato "La Ginestra", quest'Amministrazione precisa quanto segue: La destinazione della Casa di Santo Stefano in Via della Ginestra, 9 è per persone in situazione abitativa precaria (sfratto), di abbandono, di pericolo fisico e psicologico; pertanto la finalità del progetto rappresenta una risposta concreta a quelle necessità che vengono elencate nella petizione quali: "famiglie sfrattate, licenziate, anziani abbandonati o handicappati soli". Non si tratta, dunque, di ospitalità di gruppi di nomadi o extracomunitari (non viene realizzato pertanto un campo nomadi o una casa di prima accoglienza per extracomunitari), anche se si ritiene comunque necessario dare una risposta a queste esigenze umane e abitative. Si precisa che presso la struttura di Via della Ginestra sono previsti 15 posti letto più n. 2 posti per i responsabili della casa senza di conseguenza sbilanciare il rapporto tra la popolazione residente e i nuovi ospiti. In relazione alle spese per la ristrutturazione della Casa è previsto uno stanziamento di £. 772.000.000 così ripartito: £. 150.000.000 dalla Regione, £. 150.000.000 dall'Associazione "V.le K." e £. 472.000.000 dal Comune di Ferrara. La realizzazione del progetto consente anche il recupero dello stabile al patrimonio del Comune di Ferrara, essendo la struttura di proprietà dell'Amministrazione stessa. E' importante sottolineare che le misure di contrasto alla povertà e di superamento delle forme di esclusione sociale, sono considerate finalità proprie della Legge 328/2000, nuova Legge quadro sull'assistenza sociale. In questa nuova Legge i Comuni sono chiamati a programmare azioni ed interventi, insieme alle Associazioni del Volontariato e alle Cooperative Sociali, per affrontare gli aiuti, anche di accoglienza temporanea, a fronte di disagi economici e sociali. Si ritiene, pertanto, particolarmente grave promuovere una petizione senza preventivamente conoscere in primo luogo se sussistono realmente le condizioni per insediamenti di nomadi presso la struttura di Via della Ginestra, e in secondo luogo gli estremi delle questioni sopra richiamate.