Dal 2 aprile parte il progetto "Vigile di quartiere"
23-03-2001 / Giorno per giorno
Nell'ambito del Progetto Speciale "Città Solidale e Sicura", a partire da lunedì 2 aprile verrà attivato il nuovo servizio per i cittadini che prende il nome di "Vigile di Quartiere". Il progetto, illustrato alla stampa questa mattina nella residenza Municipale dagli assessori Paola Castagnotto e Vainer Merighi e dal comandante della Polizia Municipale Stefano Lucci, è stato elaborato sia sulla base delle indicazioni fornite dalla Giunta, sia dagli incontri avvenuti nei mesi scorsi nelle Circoscrizioni, nonché da esperienze analoghe realizzate in altre città. Un gruppo di 18 vigili, che insieme ad altri colleghi (72 in totale) ha seguito appositi corsi di formazione realizzati in collaborazione con la Scuola Regionale di Polizia, si alternerà nelle diverse zone del territorio comunale. LE AREE DI INTERVENTO Grazie anche agli incontri avuti con le Circoscrizioni Giardino Arianuova Doro e Via Bologna, nelle quali sono stati attivati in forma sperimentale i "Gruppi di Ascolto" dei cittadini, si è cercato di dare priorità a quelle funzioni che rappresentano la risposta più concreta al "senso di insicurezza e di disagio" che investe parte della popolazione, con particolare riferimento agli anziani, nonostante i dati statistici evidenzino una tendenza al calo di episodi di microcriminalità. Non sarà un vigile "sceriffo", ma qualcuno di cui si possa avere fiducia, cui rivolgersi per manifestare le proprie preoccupazioni, ma anche istanze formali con la certezza di essere ascoltati e di ottenere comunque delle risposte. Per favorire una migliore conoscenza del territorio e una sorta di familiarità reciproca con i cittadini, saranno privilegiati i servizi "a piedi" e "in bicicletta", e verranno concordate con le Circoscrizioni le zone sulle quali concentrare maggiormente il servizio. Le principali aree di intervento sulle quali sarà indirizzata l'attività del personale, saranno: controllo dei parchi e delle aree verdi (situazione degli arredi, dell'illuminazione pubblica, pulizia, ecc..); fenomeni di abusivismo commerciale e accattonaggio con utilizzo di minori; vigilanza, unitamente alle altre forze di polizia, nei pressi delle scuole, finalizzata alla prevenzione di fenomeni legati allo spaccio di sostanze stupefacenti e alla tutela dei minori; mappatura del territorio sui luoghi di aggregazione giovanile, sia spontanei che organizzati; controllo delle fonti di disturbo della quiete e del riposo delle persone; contatti con le associazioni di volontariato, i centri anziani, le altre associazioni presenti sul territorio segnalazione agli organi competenti delle situazioni di disagio sociale. LA RETE Nel progetto sono stati coinvolti altri soggetti che a vario titolo interagiscono nelle materie attinenti con i problemi legati alla sicurezza dei cittadini. A tale scopo sono stati avviati contatti con i settori e uffici Comunali interessati (Manutenzione, Informacittà, Servizio abitazioni), con le Aziende (Agea, Acosea, Acft, Iacp) e con i Servizi Sociali, Sert, Ausl Servizio Diagnosi e Cura, al fine di creare quella rete di collaborazione che consentirà di garantire un efficace sistema di rapporti con i cittadini. L'ATTIVAZIONE DEL VIGILE DI QUARTIERE Questi gli aspetti organizzativi del servizio: a) realizzazione di un ufficio presso il Comando Centrale che coordinerà tutte le attività inerenti il progetto e si occuperà di convogliare tutte le informazioni che perverranno. Inoltre l'ufficio gestirà anche tutte le altre segnalazioni pervenute al Corpo sia attraverso esposti scritti, sia con richieste telefoniche; b) l'ufficio sarà coordinato da due Ispettori, e, nella fase sperimentale, sarà aperto al pubblico tutti i giorni feriali dalle 8 alle 13. Negli orari di chiusura e nelle giornate festive è sempre garantita la presenza di un ispettore responsabile presso il comando centrale dalle 7 all'una dopo la mezzanotte, che consentirà la gestione delle emergenze. NUOVE MODALITA' DI COLLABORAZIONE CON LE FORZE DI POLIZIA Sarà avviata con la Questura di Ferrara una nuova forma di collaborazione finalizzata allo scambio reciproco di informazioni su questioni attinenti la sicurezza e il disagio sul territorio comunale al fine di meglio coordinare gli interventi di competenza e attuare nel futuro una maggiore collaborazione nel controllo del territorio.