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Non saranno vietati i gelati alla frutta

17-07-2001 / Giorno per giorno

Nota dell'Assessore ai Servizi alla persona sociali e sanitari, Paola Castagnotto. In merito all'articolo pubblicato domenica da il Resto del Carlino dal titolo "Il Comune 'vieta' i gelati alla frutta" è opportuna qualche precisazione. Sotto la dicitura "gelato alla frutta" si identificano due prodotti di diversa preparazione. Intanto per produrre tutti i sapori che caratterizzano la lavorazione del gelato artigianale si ricorre, in genere, a due miscele base:  Miscela base all'uovo, costituita principalmente di latte naturale , panna liquida, tuorli d'uovo e zuccheri.  Miscela base al latte, costituita principalmente di latte naturale, panna liquida, latte in polvere e zuccheri. Questa miscela si adopera principalmente per fabbricare gelati di frutta. Il sorbetto invece è un dessert freddo costituito da una miscela a base di acqua, zuccheri(saccarosio, destrosio, glucosio) e succhi o polpe di frutta, prevalentemente ricca di acido citrico. Il gelato alla frutta, per la presenza di latte, alimento altamente deperibile, rende opportuna la pastorizzazione. Abitudine già in atto nella maggioranza delle gelaterie artigianali. Nel sorbetto, mancando uova e latte e per la caratteristica dei prodotti usati, è superflua la pastorizzazione. La bozza di Regolamento di Igiene si riferisce solo ai gelati di frutta. Pareva sufficientemente chiara la definizione, visto che altri Regolamenti di Igiene la riproducono in modo quasi identico, ultimo caso è il Regolamento di Imola, però se così non è si provvederà a migliorare il testo. Nelle diverse consultazioni di questi anni non erano state sollecitate obiezioni dalle Associazioni professionali, però, visto che siamo ancora in fase di migliorabilità del testo ben vengano suggerimenti per la Commissione dei tecnici sanitari. Per il richiamo alle palette diverse per gusto, la proposta è mirata ad evitare contaminazioni possibili. La cosa fondamentale è però l'indicazione di evitare l'immersione in acqua per i rischi di sviluppo microbico. Ogni problema è superabile con la disponibilità di un punto di erogazione di acqua corrente per lo sciacquo delle palette. Inoltre, nella pastorizzazione non è automatica" la cottura" del prodotto. Il metodo mira a distruggere i micro organismi patogeni, ma con valore e tempo di applicazione sufficientemente ridotti per non danneggiare le caratteristiche organoletiche e nutrizionali di quella "bontà" che è il gelato artigianale. Per ultimo, le preoccupazioni del Cons. Perazzolo erano già state affrontate in Commissione e volentieri continueremo a discuterne, però, mi pare non si voglia comprendere che lo spirito del Regolamento è quello di creare tutte le condizioni perché si possano conoscere anticipatamente le norme da applicare. Siamo disponibili a divulgare al massimo il nuovo Regolamento e a lasciare un semestre di graduale applicazione, proprio per evitare letture " vessatorie" o il ricorso a inevitabili sanzioni.