Una delegazione del Comune ospite a Szombathely in Ungheria
27-08-2001 / Giorno per giorno
Lo scorso fine settimana una delegazione del Comune, guidata dall'Assessore ai Rapporti internazionali Alessandra Chiappini, è stata ospite a Szombathely, capoluogo del Comitato Vas in Ungheria, città con la quale da quattro anni Ferrara ha un patto di amicizia che presto diventerà un vero e proprio gemellaggio. Sono stati tre giorni fitti di appuntamenti culturali e di incontri tra la nostra delegazione e i rappresentanti istituzionali del Comune di Szombathely con i quali sono stati affrontati in particolare argomenti relativi alle opportunità di scambi culturali per i giovani. Nella città ungherese, infatti, c'è una scuola delle Arti all'avanguardia e un altrettanto rinomata scuola alberghiera, due istituti dalle caratteristiche molto simili al nostro Dosso Dossi e all'Istituto statale Vergani. L'occasione dell'invito è stata data dallo svolgimento, sabato 25, dei Giochi storici della Savaria, rievocazione storica del passato della città. Quest'anno la manifestazione era incentrata sull'epoca romana con messa in scena degli eventi più salienti del periodo. Decine di figuranti in costume romano, cavalieri, fanti e danzatrici hanno rappresentato un tratto dell'identità cittadina. La manifestazione è stata aperta ufficialmente dal Ministro della Giustizia ungherese, la signora David Ibolya, a sottolineare l'importanza della ricerca delle proprie radici dopo il crollo dei due blocchi. Insieme a Ferrara erano presenti le altre dieci città gemellate con Szombathely, della Finlandia, della Germania dell'Egitto ed è stata dunque un'occasione per la nostra delegazione di intrattenere rapporti di reciproca conoscenza utili per scambi culturali, ma anche economici. L'Assessore Chiappini si è detta molto soddisfatta di questi tre giorni perché hanno offerto l'opportunità di cominciare a costruire, attraverso i gemellaggi, rapporti che vadano oltre l'aspetto folcloristico. Insieme alla delegazione ufficiale erano presenti 40 rappresentanti, tra figuranti e sbandieratori, della nostra Contrada di San Giorgio che ha riscosso un enorme successo sottolineato dal calore del pubblico sia per la bellezza dei costumi che per l'abilità acrobatica degli sbandieratori. In tre giorni ci sono state sette sfilate e altrettante esibizioni. Alla nostra contrada è stato affidato il compito di aprire sempre i cortei storici che si sono svolti durante le celebrazioni. Breve scheda di Szombathely e dei rapporti tra Ferrara e l'Ungheria. È capoluogo del Comitato Vas con i suoi 85mila abitanti ed uno dei centri commerciali e culturali dell'Ungheria Transdanubiana Occidentale. Nacque in epoca romana, di cui i reperti archeologici visitabili sono testimonianza, e ricevette il rango cittadino dall'imperatore Claudio nel 43 d.C. con il nome di Colonia Claudia Savaria. L'insediamento sorgeva sulla via dell'Ambra, antichissima strada di importanza fondamentale per il commercio internazionale. Nel 455 un terremoto la rase completamente al suolo tanto che per 400 anni non si hanno più notizie in documenti storici. Solo nell'860 ricompare menzionata in un atto con cui Ludovico il Germanico la poneva sotto l'autorità del primate di Salisburgo. Durante il Medioevo acquistò fama di città commerciale dove si svolgevano fiere alla fine della settimana: di qui il nome di Szombathely che significa luogo del mercato del sabato. Anche i rapporti di Ferrara con l'Ungheria sono antichi. Ippolito d'Este, infatti, fu vescovo di Strigonia e Agria. I rapporti di Ferrara con l'Ungheria cominciano già nel '200 quando una figlia di Azzo VII, detto Novello d'Este, Beatrice, divenne regina d'Ungheria. Un'altra Beatrice, questa volta d'Aragona, sorella di Eleonora, moglie di Ercole I d'Este, divenne regina d'Ungheria sposando, nel 1476, il Re Mattia Corvino. Per ben 34 anni, fino al 1510, Beatrice costituì il fulcro di strettissimi rapporti politico-dinastici tra la Casa d'Este e il regno ungherese. Intensissimi, a partire dal 1450, furono i rapporti culturali degli umanisti ferraresi con l'Umanesimo ungherese.