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Incontro in Municipio con Rehana Hashmi

08-10-2001 / Giorno per giorno

Si è svolto questa mattina, nella Residenza Municipale, il previsto incontro ufficiale fra l'afghana Rehana Hashmi, executive director del Pakistan Education Society, ospite a Ferrara in occasione della quarta Assemblea Onu dei Popoli che si svolgerà in Italia dall'8 al 14 ottobre e della Marcia per la Pace Perugia-Assisi in programma domenica 14 ottobre. Erano presenti all'incontro l'assessore comunale ai Rapporti Internazionali Alessandra Chiappini, quello provinciale all'Ambiente Sergio Golinelli, altri rappresentanti della Giunta, il presidente del Consiglio Comunale Romeo Savini, consiglieri e capigruppo consiliari. Rehana Hashmi vive da diversi anni in Pakistan dove opera attivamente da 15 anni per organizzazioni non governative nel settore dell'educazione e in difesa dei diritti delle donne e dei bambini sia del suo Paese sia all'interno dei campi profughi afgani presenti sui confini. "Per la nostra ospite - ha anticipato nel saluto dell'assemblea l'assessore Chiappini - avevamo previsto una fitta rete di incontri con diverse realtà locali, ma gli avvenimenti delle ultime ore hanno portato un cambiamento di programma. Rehana ha infatti deciso di fare ritorno in Pakistan". L'assessore ha comunque colto l'occasione per porgerle il benvenuto delle Istituzioni cittadine e per esprimerle l'ammirazione per la sua opera civile e umana e per quanto continuerà a fare al ritorno nel suo Paese. "In questo difficile momento le siamo molto vicini - ha proseguito l'assessore - e intendiamo stabilire con lei un ponte di comunicazione informatica. E' convinzione di questa Amministrazione che il rispetto reciproco e la conoscenza siano il fondamento della pace quale bene primario per l'umanità". E' quindi intervenuto l'assessore provinciale Sergio Golinelli, che ha colto l'occasione per ricordare come siano già tantissime le adesioni dei ferraresi per domenica alla Marcia per la Pace di Assisi e come la possibilità di ospitare Rehana Hashmi fosse l'occasione per concretizzare l'impegno solidale delle nostre Istituzioni nei confronti delle donne afgane. "Le difficoltà della realtà afghana e del terrorismo - ha quindi affermato l'ospite - hanno radici profonde. In un Paese dove sono presenti circa trenta diversi gruppi etnici e dove guerre e rivoluzioni hanno lasciato pesanti segni, la condizione delle donne e dei bambini ha poi aspetti davvero drammatici. Anche prima dell'affermarsi dei taleban sempre le donne e i bambini soffrivano la fame e la miseria, in più ora soffrono per le imposizioni fondamentaliste che ne limitano sia la libertà individuale sia qualsiasi tentativo di crescita. Nei campi profughi sono già presenti tre milioni di sfollati, adesso, in seguito agli attacchi sferrati dalle forze americane, se ne attendo altrettanti. La gente sta morendo di povertà, mentre il regime talebano obbliga i giovani alla guerra e anche molti pakistani stanno raggiungendo i campi militari, attirati dalla possibilità di dare sostentamento alle loro famiglie". Rehana Hashmi ha quindi chiesto che si continui ad attivare il canale dei supporti umanitari per la popolazione afghana, ma anche per il Pakistan, che sta soffrendo pesanti conseguenze dell'intera vicenda, visto che tutti gli altri Paesi che confinano con l'Afghanistan hanno chiuso le loro frontiere a ogni accesso. Dal canto suo, ha assicurato di avere costruito, nonostante la breve presenza a Ferrara, le basi per un rapporto duraturo con le nostre Istituzioni e la città.