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Le linee strategiche del bilancio preventivo 2002

01-12-2001 / Giorno per giorno

Conferenza stampa del sindaco Gaetano Sateriale e dell'assessore alla Valorizzazione e gestione delle risorse Ivan Ricci per illustrare il bilancio di previsione 2002. L'obiettivo della manovra finanziaria del Comune è quello di mantenere e aumentare il livello dei servizi forniti ai cittadini e di creare le condizioni di bilancio per aumentare la capacità di investimento ora di 35-40 miliari. Sono questi i due pilastri su cui è articolata la manovra proposta dalla giunta, a fronte di una riduzione dei trasferimenti statali e di un mancato rimborso dell'IVA per i servizi forniti dalle aziende di proprietà comunale per complessivi 4,5 miliardi in meno di entrate. "La manovra finanziaria del governo oltre ad essere centralistica non tiene conto delle modifiche al titolo quinto della Costituzione che ha introdotto principi di federalismo fiscale. Così siamo costretti ad intervenire sulle entrate, ma con l'obiettivo di mantenere e aumentare la qualità e quantità dei servizi forniti alla cittadinanza", hanno rimarcato sia il sindaco sia l'assessore. Proprio sul fronte dei servizi è previsto un aumento di spesa di quattro miliardi, di cui un miliardo per i servizi alla persona, due miliardi per la cultura che ha ricadute economiche sul commercio e il turismo, un miliardo per il sostegno alle imprese e lo sviluppo del territorio. Dai dati dell'assessore Ricci emerge che un altro capitolo di bilancio - che sul fronte delle uscite incide per il 36% sulle casse comunali - è quello relativo al personale la cui spesa aumenterà di 3,3 miliardi conseguente al rinnovo contrattuale, nonostante una riduzione di 120 unità negli ultimi due anni. L'azione sulle entrate sarà articolata su più fronti: addizionale Irpef dello 0,2%, aumento della Tarsu del 10%, adeguamento delle tariffe dei servizi comunali al tasso di inflazione programmato, riduzione del numero delle aliquote Ici per la prima casa, vendita di quote di minoranza di Agea.  Addizionale Irpef. Sarà pari allo 0,2% e porterà nelle casse comunali sei miliardi 200 milioni. Il nostro Comune, ha ricordato Ricci, arriva ultimo in regione ad assumere questa iniziativa. In due anni di legislatura, mentre altri Comuni avevano già adottato questo strumento previsto dalle legge, il nostro aveva deciso di seguire altre strade. Ora, invece, a fronte di minori trasferimenti statali si impone di agire sulla leva fiscale consentita agli enti locali per non dover ridurre il livello dei servizi ai cittadini.  Tarsu. L'aumento del 10% serve ad avviarsi verso la trasformazione della tassa in tariffa come previsto dal decreto Ronchi che impone la copertura dei costi di smaltimento del 100% attraverso la tariffa stessa. Per la Tarsu si tratta di una partita di giro, nel senso che sono soldi formalmente incassati dal Comune, ma girati ad Agea per lo smaltimento dei rifiuti. Quest'anno con la Tarsu sono stati coperti l'87% dei costi, nel 2002 si arriverà al 90%. La tariffa, che entrerà in vigore il primo gennaio 2003, provocherà degli sconvolgimenti. Non si pagherà più per i metri quadri di abitazione o attività commerciale posseduta, ma in base alla quantità di rifiuti prodotti e stimati da appositi studi. Così, a parità di dimensioni degli appartamenti, famiglie numerose pagheranno di più dei single. Allo stesso modo un fruttivendolo pagherà di più di una banca in relazione all'attività esercitata. Per evitare eccessivi squilibri l'Amministrazione Comunale, insieme alle categorie economiche, ha adottato dei correttivi per addolcire i picchi differenziali adottando dei criteri di accorpamento per categorie merceologiche. Per quanto riguarda, invece, le famiglie più deboli la giunta è orientata ad allargare il sistema del sostegno ai nuclei familiari con la creazione di fondi di bilancio appositi, un po' come si fa per l'Ici prima casa per i redditi catastali più bassi (vedi di seguito).  Adeguamento delle tariffe. L'aumento sarà pari all'1,7-1,9% corrispondente al tasso di inflazione programmato. Esse sono ferme dal '96 e mai adeguate all'inflazione. "Saremmo andati oltre questo aumento - ha detto il sindaco - perché abbiamo degli arretrati da recuperare". Infatti, le tariffe dei servizi comunali sono tra le più basse dell'Emilia Romagna.  ICI. Finora le aliquote prima casa erano due: 5‰ per redditi catastali sotto 1,2 milioni e 5,5‰ per tutti gli altri. Nel 2002 l'aliquota sarà per tutti del 5,5‰ producendo un aumento degli introiti di 300 milioni che saranno però stornati a favore delle fasce più deboli.  Vendita azioni Agea. È la manovra più complessa, ma che potrebbe portare nelle casse comunali tra 120 e 140 miliardi cedendo intorno al 40% del pacchetto azionario dell'azienda. Si tratta di entrate straordinarie che servirebbero ad estinguere i mutui più onerosi che ammontano complessivamente a 250 miliardi, pesando ogni anno per 33 miliardi. Con l'estinzione di parte dei mutui si renderebbero disponibili maggiori risorse sulla spesa corrente da utilizzare per migliorare i servizi. Infatti, nell'ipotesi di un introito di 140 miliardi ci sarebbe un abbattimento delle rate sui mutui di sette miliardi a semestre. La motivazione principale per questa operazione però non deriva dall'estinzione dei mutui, ciò sarebbe soltanto la conseguenza, ma da obblighi di legge che impongono ai Comuni di non detenere il 100% delle azioni delle società di servizi e da scelte di mercato. Infatti, come ha ricordato l'assessore, nei prossimi anni i servizi di gas, acqua, smaltimento rifiuti andranno tutti a gara e si aprirà, dunque, il mercato alla concorrenza esterna. "Potevamo scegliere di abbandonare il campo oppure tentare di raccogliere la sfida e di non disperdere il patrimonio di conoscenze accumulato dalle nostre aziende che sono radicate nel territorio. Così aprendoci ai privati abbiamo scelto questa seconda strada per fare più forte la nostra azienda", ha detto Ricci. A proposito di mutui Ricci ha ricordato che l'Amministrazione Comunale non ha abbandonato l'idea di attivare lo strumento dei Buoni Ordinari Comunali (Boc) che sono a tasso variabile e danno risultati positivi nell'immediato per le casse Comunali quando il costo del denaro è particolarmente basso. In più, hanno il vantaggio di essere flessibili, nel senso che la loro gestione è affidata all'autonomia delle Amministrazioni locali, mentre i mutui tradizionali devono passare dalla tesoreria dello Stato.  Spese. Sul fronte delle spese è da registrare una maggiore uscita di 500 milioni per la copertura delle tre mila lire di aumento della retta della Rsa comunale passata da 84.000 lire al giorno a 87 a carico degli ospiti. Previsti aumenti di spesa anche per l'assistenza domiciliare, per il fondo sociale per la casa, per il potenziamento del sistema infanzia, per l'aumento dell'offerta dei centri estivi, per il sostegno al commercio e turismo. Seicento milioni sono poi destinati al progetto di riqualificazione del centro storico che ha visto la sua prima tappa con il restauro di Piazza Municipale. Le priorità di interventi sono state individuate in modo condiviso con le categorie economiche, successivamente si discuterà su come reperire eventuali risorse aggiuntive. Un'altra novità è la costituzione di un fondo per il settore agricolo a sostegno delle imprese per le assicurazioni contro le calamità. Il Comune si farebbe in questo caso promotore dell'iniziativa nei confronti degli altri Comuni della provincia. Continuerà, come accennato sopra, l'impegno per la riqualificazione urbana, tra cui la zona Eridania, le riqualificazione delle vie Putinati e Fabbri, l'area del piazzale S. Giovanni, nove miliardi sono previste per le piste ciclabili di via Modena, via Comacchio, viale Volano, un miliardo e 100 per risolvere i punti di conflitto tra bici e veicoli a motore, altri fondi per la manutenzione strade, quattro miliardi per l'ampliamento e ristrutturazione della Residenza assistita anziani di via Ripagrande. Relazioni sindacali. Sulla concertazione con i sindacati il sindaco Sateriale ha ricucito lo strappo determinato nei giorni scorsi dal deposito il 30 novembre del bilancio preventivo, un atto formale per giungere all'approvazione entro il 31 dicembre, come previsto dalla legge. L'atto era stato interpretato dalle Organizzazioni sindacali come una chiusura al confronto. Il sindaco ha accolto un documento presentato dai sindacati sulle relazioni tra le parti e si è impegnato a portare in aula consigliare, sotto forma di emendamenti, le istanze sindacali sulle quali ci sarà convergenza.