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Non siamo all'anno zero dei mici

07-01-2002 / Giorno per giorno

Nota dell'Assessore ai Servizi alla persona, sociali e sanitari, Paola Castagnotto. Nell'articolo pubblicato su il Resto del Carlino del 6.01.2001 dal titolo "Gata: 'L'anno zero dei mici'", l'Associazione GATA ritiene che il Comune abbia fatto trascorre il 2001 senza un piano organizzativo. Dal 1997 al 2000, dopo apposita selezione fra le associazioni iscritte al Registro del volontariato e all'Albo dell'Associazionismo, ogni anno il Comune ha sottoscritto una convenzione con la Gata, che aveva fra i propri obblighi il censimento annuale delle colonie feline, censimento che deve essere assicurato dal Comune - così dispone la legge regionale - direttamente o tramite una convenzione con un'associazione. La GATA in questi quattro anni ha ripresentato un elenco di propri soci responsabili delle colonie, non completo dei dati necessari per programmare il piano delle sterilizzazioni per l'anno successivo, così come risulta anche dal parere espresso nell'agosto 2000 dal Servizio Veterinario USL che affermava di non poter esprimere "alcuna valutazione sull'efficacia degli interventi effettuati per l'assenza di qualunque informazione relativa alla consistenza della popolazione su cui si era operato". Sulla selezione per la convenzione 2001 (per 60 milioni di lire) più volte è stato spiegato all'Associazione che il Comune non intendeva sospendere o non attuare l'attività, ma che si sarebbe però svolta sotto il controllo istituzionale del Servizio Veterinario dell'Azienda USL, il quale avrebbe stabilito le priorità e programmato le sterilizzazioni sulla base di criteri individuati con l'associazione, dando risposte ai casi più urgenti, come ad esempio le colonie presenti all'interno del S. Anna. Il 14.5.2001 è stata attivata la selezione fra le associazioni sulla base dei risultati del censimento 2000 - e non di quelli presentati dalla Gata nel maggio 2001 - e il Gruppo di Valutazione ha accertato che erano pervenuti due progetti, uno dell'Associazione GATA ed uno dell'Associazione GAS, entrambe di volontariato, e pur dando atto della significativa esperienza maturata dalla prima, riteneva che anche da un punto di vista tecnico-operativo l'offerta di progetto formulata dalla seconda fosse più organica e dettagliata, demandando ai Dirigenti di Settore l'incarico di incontrare le due associazioni per un approfondimento delle proposte fatte da ciascuna, al fine di verificare la praticabilità di una possibile collaborazione fra loro. A seguito di incontri separati, le due associazioni si riservarono di valutare al proprio interno la proposta formulata. Ma pochi giorni dopo, il 27 giugno, a selezione non ancora conclusa, pervenne all'Assessorato alla Sanità una lettera del Comitato Direttivo dell'Associazione GATA con la quale, e solo in quel momento, si comunicava di aver già autorizzato nel primo semestre 2001 circa 350 sterilizzazioni e cure veterinarie per una spesa complessiva di L. 40.448.704, di cui chiedeva al Comune il rimborso. Non solo, ma furono inviate una serie di lettere di diffida al Comune, i cui chiarimenti hanno rallentato i procedimenti successivi. Questa difficile collaborazione ha costretto a modificare la convenzione e a rallentare la programmazione. Ci si è dovuti limitare ad aggiudicare il solo censimento annuale (che viene effettuato con singoli sopralluoghi in ogni colonia), che prevede un rimborso spese fino ad un massimo di L. 10.000.000, e ad erogare alla Gata due contributi, per complessive L. 45.500.000. Ora l'Amministrazione Comunale sta lavorando affinché le sterilizzazioni delle colonie feline dal 2002 siano effettuate all'interno del gattile - una struttura nuova, dotata di ambulatorio e reparto di degenza, il cui utilizzo riteniamo vada maggiormente razionalizzato - e praticate da veterinari del Servizio dell'Azienda USL, così come prevedono le normative. E ciò con un probabile risparmio di spesa. E' davvero una proposta così sconvolgente? Toglie qualcosa ai gatti delle colonie? Auspichiamo, infine, che i risultati del censimento che la Gata ha ammesso di non essere in grado di fare così come richiesto con l'annuale aggiornamento, sia la base delle sterilizzazioni per l'anno successivo. Bisogna precisare che la difficoltà incontrata l'anno scorso riguarda l'elaborazione delle schede pervenute in alcuni casi incomplete e pertanto difficili da gestire. A tal proposito si precisa che il totale della popolazione felina censita alla fine del 2000 risulta essere di 1.824 gatti, fra sterilizzati e non, mentre le sterilizzazioni finora sostenute dal Comune dal 1997 al 2000, in base ai dati trasmessi dall'Ass. GATA, ammontano a 2.056 per una spesa complessiva L. 265.100.000 tra sterilizzazioni e cure mediche. I risultati del censimento, che per i ritardi causati nella sua attivazione dovrà essere consegnato entro il 28.2.2002, saranno resi pubblici. Sarà quella l'occasione per stabilire la programmazione per il 2002 e le reali condizioni di collaborazione e di programma.