Comune di Ferrara

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Urgente un dormitorio per le persone senza fissa dimora

19-01-2002 / Giorno per giorno

Nota dell'Assessore ai Servizi alla persona sociali e sanitari, Paola Castagnotto. L'Amministrazione comunale è chiamata a rispondere in modo nuovo al tema della accoglienza temporanea per persone senza fissa dimora, di passaggio, per un periodo più o meno breve, sul nostro territorio comunale. Nella precedente legislatura si aprirono varie ipotesi di localizzazione di un dormitorio, ma non fu possibile dare risposte condivise. Questa Amministrazione ha deciso di confermare l'urgenza di un investimento per la realizzazione del dormitorio quale risposta indispensabile per affrontare le misure di contrasto alla povertà in modo adeguato alla responsabilità che la nuova legge quadro sull'assistenza assegna agli Enti Locali . Questo intervento deve essere collegato al sistema di accoglienza che stiamo sperimentando in accordo e convenzione con Coop. Sociali e Associazioni del Terzo Settore. In questi due anni si sono aperte: la prima casa di accoglienza per ex prostitute in protezione speciale secondo l'art. 18 della L. 286/00 sull'immigrazione, la prima casa rifugio per donne maltrattate, quattro mini appartamenti pubblici e ora altri quattro per accoglienze temporanee massimo di sei mesi per nuclei familiari in disagio grave; sta procedendo la ristrutturazione, con risorse pubbliche e private, del Centro La Ginestra per famiglie svantaggiate; si è trasferito il Centro di Prima Accoglienza per immigrati in un luogo più dignitoso e con una convenzione con l'Associazione Viale K. Per i cittadini Sinti del campo nomadi, si è sperimentata la prima fase di inserimento in una casa per due nuclei familiari con bambini piccoli. Il processo continuerà con la ristrutturazione di un immobile in disuso. Agli interventi a rilievo economico per il Comune si sono affiancati gli interventi proposti e gestiti autonomamente da Enti e Associazioni del Privato Sociale . La rete delle offerte si sta integrando e scambia informazioni perché sia il Pubblico sia il Privato Sociale possano utilizzare le reciproche risorse a vantaggio dei bisognosi, senza dispersione di potenzialità e di opportunità. In questa rete, un dormitorio è l'anello mancante, come ci confermano anche i dati prodotti dagli osservatori sulla povertà attivati in questo ultimo anno e coordinati dal Centro Servizi per il volontariato. Pertanto, mentre procede la scelta della destinazione definitiva, abbiamo deciso di adottare una soluzione transitoria per il 2002 grazie alla disponibilità di una struttura di proprietà della Associazione Viale K. Stiamo costruendo tutte le garanzie di sicurezza e le condizioni per una convenzione pubblica di gestione della struttura. Entro 10 giorni l'atto deliberativo e il conseguente impegno finanziario saranno assunti per dare un letto alle persone che hanno la strada come luogo di vita. L'accoglienza sarà regolamentata per avere garanzia di vigilanza e assistenza adeguate. Questa risposta urgente non rimanda l'impegno assunto di costruire una opportunità adeguata e definitiva per i senza dimora. La costruzione di forme, transitorie o permanenti, di contrasto alla povertà è uno degli obiettivi fondamentali del nuovo Piano Sociale di zona voluto dalla legge di riforma dell'assistenza. In questo caso, come nel resto della programmazione, si pone con forza il tema della rete tra vari soggetti per costruire nuovi interventi sociali. E' di buon auspicio l'abitudine, già cresciuta nella nostra città, ad integrarsi tra sistema pubblico e Terzo Settore. Dei 36 progetti a carattere sociale attivi, la maggior parte vede coinvolti , oltre il Comune e la Regione , anche diverse Cooperative Sociali ed Associazioni . E' una strada da percorrere con determinazione facendo aumentare gli obiettivi comuni e la qualificazione e flessibilità del sistema sociale.