Il Museo nazionale della Shoah si farà a Ferrara. Lo ha annunciato oggi l'On. Dario Franceschini nel corso di un incontro in Municipio con il sindaco Gaetano Sateriale, i rappresentanti della Comunità ebraica e il presidente della Provincia Giorgio Dall'Acqua. L'idea fu proposta dal sottosegretario ai Beni culturali on. Vittorio Sgarbi e da Alain Elkann nei mesi scorsi. Alla proposta di legge, di cui Franceschini è promotore, hanno aderito tutti i gruppi parlamentari e già domani o martedì potrebbe partire l'iter parlamentare. Nella proposta di legge sono stanziati 29 miliardi di lire per la gestione e il progetto che dovrà essere realizzato con un concorso di idee internazionale. La nuova struttura dovrà essere rivolta prevalentemente al mondo giovanile e avere un orientamento didattico affinché la memoria della Shoah si tramandi nelle generazioni. Il sindaco Sateriale si è detto molto soddisfatto perché si tratta di una proposta equilibrata e di una bella sintesi della discussione dei mesi scorsi. Alle 16, poi, in via Vignatagliata 79, sede dell'antica scuola ebraica che raccolse gli studenti e gli insegnanti ebrei cacciati dalle scuole nel '38 in seguito alle leggi razziali, alla presenza delle autorità cittadine e degli on. Franceschini e Sgarbi, una cerimonia informale ha ricordato il giorno della memoria, quel 27 gennaio 1945 quando le truppe alleate entrarono ad Auschwitz. Sulla è strada è stata scoperta una lapide voluta dai maestri e allievi della scuola che ricordano i loro compagni e insegnanti scomparsi, tra cui Giorgio Bassani. Nella lapide si legge: "In questa casa di via Vignatagliata, secolare sede delle scuole ebraiche di Ferrara, generazioni di giovani furono educate al sapere, alla libertà, al culto degli avi. Nel 1938 vi furono accolti anche studenti e insegnanti - tra questi Giorgio Bassani - espulsi dalle scuole del regno per le leggi razziali. I maestri e gli allievi di un tempo ricordano i compagni scomparsi nella Shoah. Giorno della memoria, 27 gennaio 2002, 14 Shevat 5762"