Comune di Ferrara

mercoledì, 30 luglio 2025.

Dove sei: Homepage > Lista notizie > Proposta regionale contro l'emergenza PM 10

Proposta regionale contro l'emergenza PM 10

08-03-2002 / Giorno per giorno

Il 19 febbraio scorso si è svolto in Regione un incontro istituzionale tra i Comuni, le Province e la Regione stessa sull'emergenza PM10 e sulle azioni da intraprendere per il futuro. Al termine della riunione sono scaturite una serie di proposte. Quello che segue è il documento reso noto dalla Regione e reperibile nel suo sito Internet all'indirizzo www.regione.emilia-romagna.it TERZO INCONTRO ISTITUZIONALE SULLA SITUAZIONE DELL'INQUINAMENTO ATMOSFERICO - 19 FEBBRAIO 2002 PROPOSTA DI OBIETTIVI E DI AZIONI PER LA COSTRUZIONE DI UN PIANO INTEGRATO PER IL MIGLIORAMENTO DELLA QUALITA' DELL'ARIA 1) Il livello nazionale: proposte al Governo a) attivazione di un tavolo interministeriale e interistituzionale adeguato alla complessità, all'entità e alla diversificazione delle leve da azionare per l'integrazione finanziaria e strutturale sui settori: ambientale, delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto, dei sistemi di mobilità, delle fonti energetiche rinnovabili, delle politiche di innovazione tecnologica nella produzione dei veicoli e dei carburanti. Tale tavolo dovrà pervenire all'individuazione e messa a disposizione al sistema delle autonomie locali dei finanziamenti necessari; b) attuazione delle normative europee sulla qualità dell'aria, ivi compresi i decreti tuttora mancanti; c) definizione di un accordo di programma tra il Ministero dell'Ambiente e la Regione Emilia Romagna per l'individuazione e la concreta attuazione degli interventi integrati e sinergici di breve e medio periodo utili alla riduzione delle emissioni inquinanti; 2) Il livello regionale a) istituzione di un tavolo regionale di concertazione e progettazione delle politiche integrate, costituito dalla Regione - con la presenza organica dei settori: Ambiente, Trasporti, Energia e industria, Sanità - dalle Province e dai Comuni capoluogo e di maggiori dimensioni; b) ricognizione orizzontale di tutte le misure finanziate, programmate e programmabili, con risorse nazionali e regionali per l'individuazione dei primi pacchetti integrati di azioni, quali in particolare: - Piani urbani della mobilità, ovvero sistemi di coordinamento, controllo e gestione integrata della mobilità - Incentivi alla trasformazione a metano e GPL dei mezzi, e in particolare dei taxi, dei mezzi per le attività artigiane e per il trasporto delle merci - Potenziamento della rete regionale di distribuzione del gas metano - Iniziative per l'accesso agli accordi e ai programmi nazionali per la produzione di veicoli e carburanti alternativi. Per quanto riguarda i programmi strutturali sul trasporto pubblico da realizzarsi con mezzi statali si ritiene prioritario: Trasporto pubblico autofilotranviario: - rinnovo parco autobus finalizzato all'abbattimento dell'età media a 6-7 anni (sui 12 attuali) e alla diffusione dei mezzi a metano e GPL Mobilità ciclistica: - richiesta di rifinanziamento della legge 366/98 Trasporto rapido di massa: - rifinanziamento della legge 211/92 anche per i sistemi tranviari e metrò leggeri delle medie città Trasporto ferroviario: - stanziamento per il rinnovo e potenziamento del materiale rotabile leggero - accelerazione dell'erogazione alle Regioni dei fondi già in bilancio per infrastrutture e materiale rotabile c) promozione di un atto di indirizzo, da approvare con accordo di programma tra Regione Emilia Romagna, Province e Comuni, per la gestione della fase transitoria di allineamento progressivo agli obiettivi fissati dall'UE al 2005, anche ai fini di raggiungere adeguati livelli di efficacia e di coordinamento dei provvedimenti comunali di limitazione della circolazione in area vasta. d) individuazione delle azioni progettate e praticate localmente con esiti efficaci di sostenibilità ambientale, da supportare con una politica di incentivazione, da definire nel tavolo tecnico regionale, anche nell'ambito del consolidamento e sviluppo del patto di sostenibilità ambientale. e) adeguamento della rete di monitoraggio della qualità dell'aria gestita da ARPA e ottimizzazione del sistema di informazione e comunicazione dei dati.