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Ordine del giorno della Giunta contro i tagli del governo alla scuola

15-03-2002 / Giorno per giorno

Nota della Giunta. La legge finanziaria avrà ripercussioni anche sul sistema scolastico ferrarese con una riduzione di 41 docenti a fronte di un aumento di 359 alunni. Inoltre, la qualità dell'offerta formativa subirà una riduzione per l'aumento del numero di allievi per classe, difficoltà di integrazione di alunni immigrati o con disagio psico-fisico-sociale, la riduzione del tempo pieno, ecc. Per questo oggi la giunta ha approvato un ordine del giorno, di cui si allega il testo integrale, in cui si "chiede a tutte le forze politiche e sociali di porre la scuola al centro della loro azione politica perché l'intero paese non esca impoverito da scelte che indeboliscono il sistema formativo italiano". "ORDINE DEL GIORNO DELLA GIUNTA SUI PROBLEMI DELLA SCUOLA" OGGETTO: ordine del giorno sulla diminuzione delle dotazioni organiche delle scuole statali e il mancato rifinanziamento della L. 23 sull'edilizia scolastica. LA GIUNTA Rilevato che — l'applicazione della Legge finanziaria 2002 comporta un taglio consistente degli organici della scuola elementare e della scuola secondaria di primo e secondo grado; — in Emilia Romagna, a fronte di un aumento della popolazione scolastica, quantificato secondo i dati ufficiali in 4.212 alunni, è previsto un taglio di 400 docenti; - — in provincia di Ferrara, a fronte di un aumento di 359 alunni, gli organici dei docenti diminuiranno di 41 posti; considerato che la diminuzione degli organici comporterà di fatto — una riduzione dell'offerta formativa della scuola statale, — difficoltà di inserimento ed integrazione degli alunni immigrati, — l'aumento del numero degli alunni per classe e conseguenti maggiori difficoltà di integrazione degli alunni in situazioni di disagio e degli alunni con handicap, — la diminuzione del tempo pieno, — la riduzione o la sospensione delle sperimentazioni, — l'impossibilità di adeguare l'offerta della scuola materna alle richieste delle famiglie, — maggiori oneri a carico degli Enti Locali; ritenuto che — la massiccia riduzione degli organici, unitamente al mancato rifinanziamento della Legge sull'edilizia scolastica, pregiudichi fortemente la qualità dell'offerta formativa e dei servizi scolastici e di fatto scarichi sugli enti locali richieste e conseguenti oneri non sostenibili; — la razionalizzazione della spesa pubblica non possa tradursi in una diminuzione della diffusione e della qualità dell'offerta scolastica statale tanto meno laddove si è in presenza di un consistente aumento del numero degli alunni come avviene in Emilia Romagna ed in provincia di Ferrara; — il diritto allo studio debba essere effettivo e garantito a tutti gli alunni e debba essere assicurata la sua fruizione su tutto il territorio nazionale secondo standard elevati di qualità; — la sfida alla modernizzazione e alla competizione con i sistemi educativi degli altri paesi europei sia inconciliabile con l'impoverimento dell'offerta formativa innescato dalla riduzione degli organici e dal mancato rifinanziamento della Legge sull'edilizia scolastica; — tali scelte siano di grave pregiudizio per la stessa autonomia funzionale delle istituzioni scolastiche private delle risorse necessarie per assicurare la continuità qualitativa e lo sviluppo della propria missione educativo-formativa; sollecita il Governo — ad attuare una politica formativa improntata alla promozione e allo sviluppo della persona umana; — a garantire il diritto di tutti ad una formazione di qualità; — a riconsiderare le scelte che hanno portato alla riduzione degli organici e al mancato rifinanziamento della legge sull'edilizia scolastica; — ad investire sullo sviluppo e sul futuro del paese e, quindi, sulla formazione dei giovani e degli adulti; chiede a tutte le forze politiche e sociali di porre la scuola al cento della loro azione politica perché l'intero paese non esca impoverito da scelte che indeboliscono il sistema formativo italiano.