Delegazione cilena in Municipio
12-04-2002 / Giorno per giorno
I problemi della comunità Mapuche in Cile, le forme di organizzazione sociale e di sviluppo economico di quelle realtà, insieme ai temi dello sviluppo sostenibile, delle nuove forme di Stato, delle azioni di incentivo della Provincia all'agricoltura di qualità ed ecocompatibile, sono stati i temi al centro dell'incontro svoltosi stamattina nella sala di Giunta della Residenza Municipale tra il Sindaco Gaetano Sateriale, il Presidente della Provincia Piergiorgio Dall'Acqua, gli assessori Alessandra Chiappini e Marcello Marighelli e una delegazione cilena in Emilia Romagna per il progetto di solidarietà Huilio promosso da Cgil, Cisl e Uil regionale. Ad accompagnare la delegazione cilena Beppe Ruzziconi (Cgil), Paolo Paramucchi (Cisl) e Davide Stabellini (Uil). I cileni resteranno a Ferrara per dieci gironi, alla scoperta delle nostre istituzioni e del patrimonio cooperativistico ferrarese, oltre a partecipare ad uno stage formativo per l'acquisizione del patentino di certificatore di prodotti biologici per uno dei componenti la delegazione impegnato in questo tipo di produzioni. "Il progetto di cooperazione e sviluppo dei tre sindacati confederali - ha detto Ruzziconi - parte dall'idea che può essere per noi occasione di ricevere insegnamenti sulla sostenibilità ambientale e la tutela idrogeologica del territorio. Il progetto è articolato in più filoni di intervento: lo sviluppo delle produzioni agricole dall'autosostentamento al mercato locale; la tutela della salute, affidata alle donne Mapuche, attraverso la valorizzazione della tradizione di cura con le erbe officinali; lo sviluppo di una tradizione scritta sconosciuta nella storia della comunità degli indios Mapuche le cui tradizioni sono tramandate oralmente. Quest'ultimo filone cerchiamo di svilupparlo in collaborazione con associazioni locali". Per la delegazione cilena erano presenti due rappresentanti degli indios Mapuche Norma Loncon, Apicultrice e responsabile della comunità Lluco, e Coel Melin, agricoltore biologico, insieme a Denis Smythe tecnico dell'Ong "Gedes". Gli ospiti cileni hanno sottolineato come nel loro paese il latifondo monocolturale, la forte spinta all'esportazione dei prodotti della terra, l'industrializzazione forzata unita a un liberismo spinto stia producendo in Cile, ma in generale in America Latina, una negazione delle identità indie e di possibili strade di sviluppo alternativo. Su questo ultimo aspetto si è soffermato Sateriale sottolineando come quanto avviene nel locale derivi anche da un'idea di globalizzazione che cerca di imporre un unico modello di sviluppo riproponendo anche gli stessi passaggi evolutivi (l'industrializzazione forzata, l'industria pesante, ecc.), con ripercussioni pesanti sull'ambiente e sul contesto sociale. Il Comune di Freire, a sud del Cile, è composto per il 78,33% da popolazione rurale con il 67% di indios Mapuche. I poveri sono il 31,2% della popolazione, gli indigenti il 10,6. In Cile il 10% della popolazione detiene il 60% della ricchezza del paese.